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Taranto
24 Giugno 2025 - 10:58
TARANTO - Sarà la multinazionale spagnola Fluidra a realizzare le due piscine da competizione che saranno il cuore dello Stadio del Nuoto di Taranto, in vista dei Giochi del Mediterraneo del 2026. L’evento, che si svolgerà dal 21 agosto al 3 settembre, porterà nel capoluogo ionico atleti e delegazioni da decine di nazioni del bacino mediterraneo e vedrà nella nuova struttura acquatica uno dei poli principali della manifestazione.
Il progetto prevede la costruzione di due vasche olimpioniche, una coperta da 50x25 metri con profondità variabile tra 2 e 3 metri, dotata di una tribuna da 980 posti, e una vasca scoperta da 51,5x21 metri e 2 metri di profondità, servita da 1.000 posti a sedere. Entrambi gli impianti saranno omologati per gare internazionali di nuoto e pallanuoto, rispettando i requisiti previsti dalla rassegna.
A esprimere l’orgoglio per la partecipazione al progetto è Chiara Tonghini, marketing manager di Fluidra Commerciale Italia: “Contribuire alla realizzazione delle piscine per i Giochi del Mediterraneo è un’opportunità che ci consente di mettere in campo le nostre competenze tecniche e promuovere valori come sportività, cooperazione e impegno. Sarà un’eredità concreta per Taranto, che beneficerà a lungo termine di queste infrastrutture”. Fluidra è già stata protagonista di eventi come i Giochi Panamericani 2019, gli Europei di nuoto a Roma nel 2022 e il meeting di Belgrado 2024.
Alla Ferraro SpA, azienda esperta in architetture complesse, è stata affidata la costruzione dello Stadio del Nuoto. Il progetto architettonico, ispirato ai bastioni storici di Taranto, è firmato da Sportium, realtà specializzata nella progettazione di impianti sportivi di nuova generazione. La realizzazione coinvolge anche InFire per la sicurezza antincendio, STAIN Engineering per la componente MEP, e SCE Project per le strutture, tutte realtà coordinate dalla holding Progetto CMR International.
Al termine dei Giochi, l’intero complesso resterà a disposizione della collettività. Oltre alle piscine, saranno attivate palestre, ambulatori medico-sportivi e aree ricreative per corsi, allenamenti e attività aperte al pubblico. Il progetto si sviluppa attorno a tre direttrici fondamentali: sostenibilità ambientale, integrazione paesaggistica e funzionalità sportiva avanzata.
In linea con i Criteri Ambientali Minimi 2022 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, Fluidra adotterà materiali eco-compatibili e tecnologie ad alta efficienza energetica, riducendo l’impatto ambientale delle strutture.
Dal punto di vista tecnologico, le piscine saranno realizzate con il sistema Skypool, tecnologia brevettata che impiega pannelli in acciaio zincato montati su soletta in calcestruzzo e rivestiti con membrane in PVC-P e piastrelle ceramiche. Questo approccio consente tempi di montaggio rapidi e una notevole adattabilità, senza rinunciare a standard elevati in termini di qualità e durabilità.
Particolarmente innovativa sarà la vasca coperta, dotata di ponte mobile di ultima generazione che permetterà di suddividere l’area in più sezioni, favorendo l’uso simultaneo per attività diverse. Una soluzione pensata per massimizzare la fruibilità dell’impianto anche al di fuori delle competizioni, adattandosi ad allenamenti, scuole nuoto e corsi rivolti alla cittadinanza.
Tra i dispositivi di punta figurano i blocchi di partenza BCN03 Astralpool, sviluppati da Fluidra per i Mondiali di Nuoto di Barcellona 2003. Omologati FINA, questi blocchi consentono la regolazione manuale dell’inclinazione della pedana da 0 a 10 gradi, offrendo prestazioni personalizzate agli atleti.
Le corsie BCN03, anch’esse brevettate, rappresentano un’evoluzione significativa in termini di assorbimento delle onde. Secondo studi condotti dall’Istituto di Idrodinamica Applicata nel 2003, queste corsie riducono dell’80% le onde all’interno della corsia e assorbono fino al 50% in più delle oscillazioni rispetto ai modelli tradizionali. Il sistema si compone di galleggianti con 24 turbine distribuite su 6 assi, capaci di trasformare il moto ondoso in energia meccanica da dissipare tramite attrito.
Ogni dettaglio dell’impianto è stato progettato per rispondere ai più elevati standard sportivi e tecnologici, rendendo Taranto un punto di riferimento internazionale nell’ambito delle infrastrutture natatorie.
I Giochi del Mediterraneo del 2026 non saranno soltanto un grande appuntamento sportivo, ma anche un’occasione di rilancio per la città e per tutta la regione, che potranno contare su impianti duraturi, moderni e sostenibili, nati per accogliere l’élite dello sport ma pensati per restare a servizio della comunità.
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