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San Giorgio Jonico

Dante conquista le Tagghjate: successo di pubblico per l’Inferno a cielo aperto. Le foto più belle

Grande partecipazione per lo spettacolo-evento “Inferno nelle Tagghjate”: i cittadini-attori portano in scena i versi del Sommo Poeta tra le cave di tufo, trasformando il paesaggio in teatro

SAN GIORGIO JONICO - Un pubblico numeroso e commosso ha accolto sabato sera l’“Inferno nelle Tagghjate”, lo spettacolo ideato e diretto dal regista Alfredo Traversa, che ha trasformato il Parco delle Tagghjate in un teatro naturale di voci, emozioni e poesia. Tra le cave di tufo, simbolo identitario della comunità sangiorgese, i versi dell’Inferno di Dante hanno ripreso vita attraverso la voce e il corpo di cittadini-attori, protagonisti di una performance intensa e collettiva.

Tra i costoni irregolari del parco, si sono susseguite le immagini potenti e dolorose della prima cantica della Divina Commedia, in un’interpretazione totalmente priva di effetti speciali, che ha puntato tutto sulla forza della parola dantesca e sull’autenticità delle persone coinvolte.

Il progetto, come spiegato nei giorni precedenti alla conferenza stampa, nasce dall’idea di riportare l’arte tra la gente, di restituire ai luoghi storici una funzione viva, partecipata, corale. “Nessun travestimento, nessuna scenografia artificiosa” ha dichiarato il regista Traversa. “Solo la parola di Dante che si fa carne, fatica, verità quotidiana. Un Inferno che ci appartiene perché racconta anche i nostri limiti, le nostre colpe, ma anche la possibilità di riscatto e bellezza”.

L’intero spettacolo è stato un viaggio suggestivo, che ha attraversato le atmosfere cupe e visionarie dei canti più celebri, con un’umanità viva e presente che ha dato corpo ai dannati e alle loro storie. Emozionante il coinvolgimento dei cittadini, trasformatisi per una sera in attori capaci di rendere attuale un testo antico, senza mediazioni, con coraggio e passione.

Grande la soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale. Il sindaco Mino Fabbiano ha sottolineato il significato profondo dell’iniziativa: “Per una notte, tra le nostre cave, sono tornate le voci del dolore, i sospiri e le invocazioni, come ai tempi degli ‘zuccaturi’. Ma questa volta, a vibrare, è stata la dignità ritrovata di un luogo che è parte della nostra memoria collettiva”.

Per l’assessora Marta Sibilla, lo spettacolo rappresenta un tassello importante nel percorso di valorizzazione del territorio, mentre l’assessora alla Cultura Mariagrazia Tasco ha rimarcato il valore della cultura come forza che unisce e fa riflettere, ricordando come l’omaggio a Dante sia anche un invito a scoprire il patrimonio paesaggistico e storico della città.

L’evento, a ingresso gratuito, è stato un successo anche in termini organizzativi, con un pubblico ordinato, coinvolto e partecipe. Le immagini scattate nel corso della serata testimoniano la forza visiva dello spettacolo, la magia delle luci naturali, l’intensità dei volti, l’armonia tra parola poetica e ambiente.

“Inferno nelle Tagghjate” non è stato solo uno spettacolo teatrale, ma un’esperienza collettiva che ha saputo restituire senso alla parola “comunità”. Il Sommo Poeta, immerso nel cuore di San Giorgio Jonico, ha parlato con le voci di chi ogni giorno vive quei luoghi. E lo ha fatto con una potenza che solo la poesia, vissuta dal basso, può generare.

In allegato, una selezione fotografica con alcuni scatti di Carmine La Fratta che raccontano i momenti più intensi della serata.

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