PUTIGNANO – La Puglia si conferma terra madre di formaggi d’eccellenza, capace di portare sul palcoscenico internazionale tutta la ricchezza della tradizione lattiero-casearia del Sud. A sancirlo è la classifica mondiale 2025 stilata da TasteAtlas, una delle fonti più autorevoli nel panorama gastronomico globale. Al secondo posto assoluto nel mondo e primo in Italia tra i produttori di formaggi c’è infatti il Caseificio Artigiana di Putignano, autentico ambasciatore del gusto pugliese.
È un riconoscimento che premia qualità, passione e radici locali, come sottolinea il fondatore Francesco D’Ambruoso: «Questo risultato è il frutto del lavoro di tutta la nostra squadra, ma anche della cultura artigianale che ci appartiene e che custodiamo con orgoglio ogni giorno».
Nel dettaglio, ben tre formaggi targati Artigiana sono stati inseriti nella Top 100 mondiale: il Caciocavallo Silano DOP al 16° posto, la Stracciatella affumicata al 20° e la Burrata al 22°. Nella classifica dedicata esclusivamente all’Italia, il dominio è ancora più evidente: sei specialità Artigiana entrano tra i 100 migliori formaggi italiani, con piazzamenti prestigiosi come il 2° posto per il Caciocavallo Silano, il 4° per la Stracciatella affumicata e il 5° per la Burrata.
Una scalata costruita con determinazione, grazie a una filiera basata su latte 100% pugliese, oltre 130 dipendenti e due stabilimenti produttivi, oltre a un piano industriale da 15 milioni di euro che prevede il raddoppio della produzione e il recupero delle tecniche di affinatura in grotta.
Il successo di Artigiana rappresenta però l’emblema di un’intera regione. Basti pensare alle mozzarelle di Gioia del Colle, celebri per il loro sapore autentico, o alle burrate di Andria, apprezzate in tutto il mondo come simbolo della raffinatezza casearia pugliese. La Puglia non è solo una terra di formaggi: è un patrimonio vivente di saperi, mani esperte e gusto senza tempo.
Con questo riconoscimento internazionale, il comparto caseario pugliese ottiene una consacrazione definitiva, che lo pone tra i migliori al mondo. Una vittoria collettiva che profuma di latte fresco, di tradizione antica e di un Sud che sa competere a testa alta, portando la sua identità gastronomica sulle tavole del pianeta.