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L'appuntamento

Scarti marini e innovazione, a Taranto la sfida europea per il mare sostenibile

Il Politecnico di Bari guida il progetto GreenLife4Seas: dal riuso dei sedimenti e delle conchiglie nuove soluzioni per porti e costruzioni. Workshop al Castello Aragonese

TARANTO – Trasformare i rifiuti del mare in risorse per il futuro. È questo l’obiettivo del progetto GreenLife4Seas (GL4S), coordinato dal Politecnico di Bari, selezionato tra le iniziative dell’European Maritime Day In My Country 2025, la campagna lanciata dalla Commissione Europea per accendere i riflettori sull’importanza delle attività marittime per l’ambiente e le economie dell’Unione.

Venerdì 30 maggio, dalle 9.15, il progetto sarà protagonista di un workshop interattivo dal titolo “Sedimenti e gusci di mitili: una straordinaria storia da raccontare”, ospitato nel Castello Aragonese di Taranto, con la collaborazione del CNR-IRSA e della Marina Militare. All’incontro prenderanno parte autorità marittime, accademici, studenti e ricercatori, in un confronto sulle nuove tecnologie per il recupero dei sedimenti dragati e dei gusci di molluschi, come le cozze, trasformati in sottoprodotti utili per l’edilizia, le infrastrutture portuali e la difesa costiera.

Il progetto GL4S, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, nasce per affrontare due emergenze ambientali: ogni anno nei porti europei vengono dragati circa 200 milioni di metri cubi di sedimenti, spesso contaminati, e generate oltre 490.000 tonnellate di conchiglie, scarto dell’acquacoltura. L’iniziativa punta a ridurre l’impatto ambientale e i costi di smaltimento, convertendo questi rifiuti in materiali ecosostenibili.

Durante il workshop saranno presentati i primi prototipi sviluppati dal team GL4S: blocchi per pavimentazione, frangiflutti e massa stabilizzata per l’edilizia, ottenuti grazie a una tecnologia di miscelazione in situ. Inoltre, i partecipanti potranno prendere parte a un laboratorio pratico per scoprire il potenziale dei materiali marini rigenerati.

Il progetto ha coinvolto Italia e Grecia e interessa i porti di Bari, Barletta, La Spezia e Atene-Pireo. Tre i pilastri dell’intervento: produzione dei nuovi materiali, sviluppo di un modello di business basato su un impianto mobile e definizione di un protocollo autorizzativo per l’uso dei sedimenti bonificati come sottoprodotti edilizi.

Tra gli interventi più attesi ci saranno quelli di Vito Uricchio, Commissario straordinario per la bonifica di Taranto, e della prof.ssa Claudia Vitone del Politecnico di Bari, che illustrerà come la ricerca stia trasformando scarti marini in risorse circolari. Sarà inoltre presentata un’attività a cura degli studenti dell’IPSSEAO Mediterraneo di Pulsano, seguita da dimostrazioni sperimentali e mostre tematiche.

L’evento si configura come un importante momento di sensibilizzazione ambientale, in linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di proteggere almeno il 30% dei mari entro il 2030, e dimostra come l’innovazione scientifica possa guidare la transizione verso una vera economia blu circolare.

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