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Lecce

Tornano libere nel mare di Castro quattro tartarughe marine

Curate per mesi dal Centro di Calimera con il supporto di Plastic Free Onlus, sono state restituite al loro habitat tra gli applausi di centinaia di persone. Un evento di festa e di impegno per l’ambiente

CASTRO - Quattro tartarughe marine sono tornate a nuotare libere nelle acque del Salento, dopo lunghi mesi di cure e riabilitazione. A ridare loro la libertà, domenica 25 maggio, è stata un’azione congiunta tra il Centro di Recupero Tartarughe Marine (CRTM) di Calimera e l’associazione Plastic Free Onlus, in un evento pubblico carico di emozione e partecipazione.

A fare da scenario alla liberazione è stato il mare di Castro, dove centinaia di persone – famiglie, bambini e volontari – si sono riunite per assistere al momento in cui le tartarughe, sopravvissute a ferite, infezioni e all’inquinamento da plastica, hanno ripreso il loro viaggio tra le onde.

Presenti all’iniziativa anche Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia, Luigi Fersini, sindaco di Castro, e Maurizio Pinna, docente di Scienze Naturali all’Università del Salento, che hanno dato il loro patrocinio alla manifestazione.

A commuovere il pubblico è stata soprattutto la storia di una tartaruga di circa 30 anni, trovata spiaggiata, in stato di disidratazione e con il carapace sbiancato. Dopo sette mesi di cure intensive, l’esemplare è riuscito a riprendere forza ed è tornato a nuotare in mare aperto.

Insieme a lei sono state liberate altre tre tartarughe: una giovane verde di 4-5 anni, rimasta intrappolata in una busta di plastica sintetica; una Caretta caretta con un amo di 9,5 centimetri conficcato in gola e un grave ascesso infettivo; infine, una tartaruga recuperata proprio a Castro, rimasta a lungo in cura per problemi di galleggiamento e disorientamento causati dall’ingestione di plastica.

Il progetto di recupero è stato reso possibile anche grazie al sostegno economico di Plastic Free Onlus, che ha contribuito all’acquisto di farmaci, attrezzature veterinarie e al monitoraggio dei nidi.

“Oggi abbiamo celebrato il nostro animale simbolo, vittima innocente dell’incuria e dell’abuso di plastica”, ha dichiarato Luigi Schifani, referente regionale dell’associazione, parlando di un evento che unisce emozione e consapevolezza.

Luca De Gaetano, fondatore e presidente nazionale di Plastic Free, ha fornito numeri impressionanti: 230 tartarughe salvate, 6.722 nate sotto tutela. Ma il bilancio globale resta allarmante: oltre 40.000 tartarughe marine muoiono ogni anno per cause legate all’uomo, tra plastica, pesca illegale e inquinamento.

“La nostra battaglia continua, goccia dopo goccia, coinvolgendo sempre più persone”, ha sottolineato De Gaetano.

La giornata si è conclusa con laboratori didattici per bambini e famiglie, per insegnare l’importanza della tutela degli ecosistemi marini e trasmettere un messaggio chiaro: la difesa dell’ambiente passa da gesti concreti e quotidiani.

Oggi quelle tartarughe, che rischiavano di non sopravvivere, sono tornate a vivere. Nel loro mare. Libere. Come dovrebbero essere sempre.

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