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Bari
16 Maggio 2025 - 07:57
BARI - Con un investimento di 2,5 milioni di euro, la Regione Puglia lancia un piano straordinario per sostenere i Comuni che nel 2024 non hanno superato il 40% di raccolta differenziata, incentivando un cambio di passo nella gestione dei rifiuti urbani. Il provvedimento, approvato dalla Giunta regionale, rientra nel Programma Regionale per la Tutela dell’Ambiente (PRTA) e punta a ridurre la distanza dagli obiettivi europei e dal target del 65% fissato dal Piano Regionale di Gestione Rifiuti (PRGRU).
Il fondo, che verrà erogato a fondo perduto, è destinato a 24 Comuni pugliesi e si propone di stimolare azioni concrete per aumentare la raccolta differenziata tra giugno e dicembre 2025, attraverso un avviso pubblico illustrato ieri a Bari dall’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani e dalla dirigente della Sezione Ciclo Rifiuti Antonietta Riccio, alla presenza degli amministratori locali interessati.
“Questo intervento urgente è una misura concreta per rafforzare il sistema regionale del trattamento dei rifiuti e colmare i divari territoriali” – ha dichiarato Triggiani – “Siamo intervenuti con una strategia che prevede azioni mirate e risorse dedicate, in modo da ridurre drasticamente i quantitativi di indifferenziato destinati alla discarica, anche a seguito delle modifiche impiantistiche disposte dalla Giunta regionale lo scorso febbraio”.
Il presidente della Regione Michele Emiliano, a margine della presentazione, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa: “È un’occasione decisiva per i Comuni in ritardo. Vogliamo aiutarli a migliorare la performance ambientale e a diventare protagonisti della transizione ecologica”.
Il fondo sarà suddiviso in tre fasce di premialità, legate al grado di miglioramento che ogni Comune riuscirà a conseguire entro fine anno:
500.000 euro saranno assegnati proporzionalmente a quei Comuni che riusciranno a incrementare di almeno 5 punti percentuali la propria raccolta differenziata rispetto ai dati ARPA 2024
700.000 euro aggiuntivi andranno a chi riuscirà a salire di almeno 10 punti percentuali
1.300.000 euro saranno riservati a chi otterrà un aumento di almeno 15 punti percentuali
La ripartizione avverrà sulla base della popolazione equivalente, comprensiva delle presenze turistiche. I Comuni dovranno attuare le misure previste tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2025 e rendicontare le spese entro il 31 marzo 2026.
I progetti finanziabili dovranno riguardare servizi complementari alla raccolta urbana, come forniture, realizzazione di opere, adeguamenti infrastrutturali o potenziamenti del servizio, strettamente connessi al miglioramento della raccolta differenziata.
“Non possiamo permetterci ulteriori ritardi – ha concluso Triggiani –. In questi mesi siamo stati costretti a prendere decisioni difficili come l’ampliamento delle volumetrie in discarica, ma adesso abbiamo l’opportunità di invertire la rotta. Serve responsabilità e una sinergia forte tra Regione e Comuni, da attuare in 6 mesi, con l’ambizione di cambiare radicalmente le performance ambientali delle aree più fragili”.
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