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Bari
14 Maggio 2025 - 15:10
BARI - Una targa per non dimenticare, un gesto per tramandare la memoria di chi ha segnato in profondità la vita culturale della città. Questa mattina l’amministrazione comunale ha reso omaggio a Giovanni Capaldi, musicista, critico e intellettuale barese, con l'apposizione di una lapide commemorativa all’angolo tra via Melo e corso Vittorio Emanuele, dove un tempo sorgeva la sede dell’Istituto musicale consorziale Niccolò Piccinni, fondato e diretto proprio da Capaldi e oggi riconosciuto come Conservatorio statale.
Cenni biografici
Giovanni Capaldi (Bari 1889-1969)
Intellettuale e musicista nella Bari della prima metà del Novecento, città in forte sviluppo culturale, fu fortemente impegnato a dar vita a iniziative che si sarebbero rivelate di fondamentale importanza per la storia della città: la creazione dell’Istituto musicale “Piccinni” in via Melo (poi liceo musicale e infine Conservatorio di Stato dal 1960) e l’apertura lungamente preparata dell’Università degli Studi.
Giovanni Capaldi studiò musica prima a Bari, poi a Roma sotto la guida di Pasquale La Rotella, il compositore bitontino di scuola verista che lo mise in contatto con i vari Pizzetti, Respighi (che fu pure suo maestro a Roma), Mascagni, Giordano.
Terminati gli studi, Capaldi tornò nella sua città dove cominciò un’attività multiforme. Produsse saggi musicologici sui grandi compositori pugliesi (Piccinni, Traetta, Paisiello, Mercadante) dedicandosi contemporaneamente all’attualità culturale del suo tempo, come organizzatore (le stagioni del Circolo Artistico) e pubblicista: scrisse per il Giornale d’Italia, il Corriere delle Puglie e poi La Gazzetta del Mezzogiorno. In questo modo si costruì una rete di rapporti che andava ben oltre lo specifico musicale: tra i suoi interlocutori figurano il filosofo Benedetto Croce e casa Laterza, il meridionalista Gaetano Salvemini e il drammaturgo Sem Benelli.
Nel 1925 inaugurò, in uno stabile di via Melo, con impegno e sacrifici personali, l’Istituto Piccinni e ne seguì le vicende che lo portarono a trasformarsi in liceo musicale nel 1932, a ottenere il pareggiamento ai Conservatori statali nel ‘37, il trasloco nell’attuale sede di villa Lindemann-Bucciero nel ‘57 e, due anni dopo, la trasformazione definitiva in Conservatorio sotto la guida dell’allora direttore Nino Rota.
Per Giovanni Capaldi lo studio, la divulgazione e la critica, la diffusione e l’insegnamento facevano parte di un’unica, coerente militanza: quella in favore della musica e della sua città.
L’apposizione della targa, a cent’anni dall’inaugurazione dell’Istituto musicale Piccinni, vuol essere un omaggio a Giovanni Capaldi e un monito a non dimenticare le figure che hanno dedicato il proprio impegno alla crescita culturale e civile della città.
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