Cerca

Cerca

Bari

Una targa nel cuore della città per celebrare il padre del Conservatorio Piccinni

Cerimonia ufficiale all’angolo tra via Melo e corso Vittorio Emanuele per onorare la memoria di Giovanni Capaldi, musicista e intellettuale barese che fondò l’istituto oggi diventato un’eccellenza nazionale

BARI - Una targa per non dimenticare, un gesto per tramandare la memoria di chi ha segnato in profondità la vita culturale della città. Questa mattina l’amministrazione comunale ha reso omaggio a Giovanni Capaldi, musicista, critico e intellettuale barese, con l'apposizione di una lapide commemorativa all’angolo tra via Melo e corso Vittorio Emanuele, dove un tempo sorgeva la sede dell’Istituto musicale consorziale Niccolò Piccinni, fondato e diretto proprio da Capaldi e oggi riconosciuto come Conservatorio statale.

Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità cittadine, tra cui il sindaco Vito Leccese, la vicesindaca Giovanna Iacovone, l’assessora alle Culture Paola Romano, il direttore del Conservatorio Corrado Roselli, il presidente Fabio Diomede, la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti e il direttore dell’Archivio di Stato Adriano Buzzanca, insieme ai familiari del maestro Capaldi.

Nel suo intervento, il primo cittadino ha sottolineato il valore di questo gesto come forma di riconoscimento collettivo a una figura che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo culturale di Bari. “Ricordare il maestro Capaldi – ha affermato Leccese – significa onorare chi ha saputo coniugare competenza, passione civile e amore per la musica, gettando le basi di quella che oggi è una delle più prestigiose istituzioni accademiche del Mezzogiorno”.

Il sindaco ha poi richiamato l’importanza di custodire la memoria delle personalità che hanno lasciato un segno, soprattutto quando il loro impegno ha prodotto valori duraturi e crescita collettiva. “Se vogliamo programmare il futuro, dobbiamo conoscere il nostro passato”, ha aggiunto, ricordando il ruolo cruciale del maestro Capaldi nella trasformazione dell’istituto musicale barese in un centro di formazione di livello nazionale.

Nel corso dell’evento, è stato sottolineato come il lascito del maestro Capaldi non sia solo accademico, ma anche etico e culturale: un modello di impegno civile che continua a ispirare generazioni di studenti, musicisti e operatori culturali. La targa, ora visibile nel cuore della città, rappresenta un segno tangibile di gratitudine da parte della comunità barese a uno dei suoi più illustri cittadini.

Cenni biografici

Giovanni Capaldi (Bari 1889-1969)

Intellettuale e musicista nella Bari della prima metà del Novecento, città in forte sviluppo culturale, fu fortemente impegnato a dar vita a iniziative che si sarebbero rivelate di fondamentale importanza per la storia della città: la creazione dell’Istituto musicale “Piccinni” in via Melo (poi liceo musicale e infine Conservatorio di Stato dal 1960) e l’apertura lungamente preparata dell’Università degli Studi.

Giovanni Capaldi studiò musica prima a Bari, poi a Roma sotto la guida di Pasquale La Rotella, il compositore bitontino di scuola verista che lo mise in contatto con i vari Pizzetti, Respighi (che fu pure suo maestro a Roma), Mascagni, Giordano.

Terminati gli studi, Capaldi tornò nella sua città dove cominciò un’attività multiforme. Produsse saggi musicologici sui grandi compositori pugliesi (Piccinni, Traetta, Paisiello, Mercadante) dedicandosi contemporaneamente all’attualità culturale del suo tempo, come organizzatore (le stagioni del Circolo Artistico) e pubblicista: scrisse per il Giornale d’Italia, il Corriere delle Puglie e poi La Gazzetta del Mezzogiorno. In questo modo si costruì una rete di rapporti che andava ben oltre lo specifico musicale: tra i suoi interlocutori figurano il filosofo Benedetto Croce e casa Laterza, il meridionalista Gaetano Salvemini e il drammaturgo Sem Benelli.

Nel 1925 inaugurò, in uno stabile di via Melo, con impegno e sacrifici personali, l’Istituto Piccinni e ne seguì le vicende che lo portarono a trasformarsi in liceo musicale nel 1932, a ottenere il pareggiamento ai Conservatori statali nel ‘37, il trasloco nell’attuale sede di villa Lindemann-Bucciero nel ‘57 e, due anni dopo, la trasformazione definitiva in Conservatorio sotto la guida dell’allora direttore Nino Rota.

Per Giovanni Capaldi lo studio, la divulgazione e la critica, la diffusione e l’insegnamento facevano parte di un’unica, coerente militanza: quella in favore della musica e della sua città.

L’apposizione della targa, a cent’anni dall’inaugurazione dell’Istituto musicale Piccinni, vuol essere un omaggio a Giovanni Capaldi e un monito a non dimenticare le figure che hanno dedicato il proprio impegno alla crescita culturale e civile della città.

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori