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L'intesa

Nel segno di San Nicola, Bari si gemella con Cesa: nasce un ponte tra fede, cultura e territori. Le foto

Firmato a Palazzo di Città il patto di amicizia tra il capoluogo pugliese e il comune casertano. Al centro dell’accordo scambi culturali, progetti scolastici, promozione turistica e valorizzazione delle tradizioni popolari

BARI - Un nuovo legame ufficiale unisce Bari e Cesa, nel nome di San Nicola, figura spirituale condivisa e venerata da entrambe le comunità. Nella giornata di ieri, a Palazzo di Città, i sindaci Vito Leccese e Vincenzo Giuda hanno sottoscritto un gemellaggio che punta a rafforzare la cooperazione istituzionale tra le due realtà, attraverso un progetto che valorizza cultura, tradizioni popolari e turismo.

L’accordo, firmato durante le celebrazioni dedicate al Santo Patrono, sancisce l’impegno congiunto a realizzare iniziative comuni, in particolare in occasione delle festività nicolaiane, coinvolgendo istituti scolastici, associazioni e realtà territoriali. Lo scopo è promuovere lo scambio di esperienze e mettere in campo progetti culturali che alimentino la conoscenza reciproca e valorizzino il patrimonio identitario dei due Comuni, anche attraverso itinerari legati all’enogastronomia e al turismo religioso.

Il primo cittadino di Bari ha sottolineato l’importanza di questo passo: «San Nicola è un ponte tra popoli, il simbolo di una spiritualità che parla al mondo intero di pace e solidarietà. Questo gemellaggio rappresenta un altro tassello del percorso che stiamo costruendo con le città che condividono la nostra devozione». Leccese ha ricordato che proprio a Bari, nel 2018, Papa Francesco riunì i primati delle Chiese del Medio Oriente per lanciare da qui un messaggio di pace, a testimonianza della vocazione ecumenica della città e della forza unificante della figura del vescovo di Myra.

Il sindaco di Cesa, accompagnato da una rappresentanza della giunta e del Consiglio comunale, ha evidenziato la lunga tradizione di pellegrinaggi che lega i cittadini cesani a Bari, attraverso l'antica via nicolaiana. A testimonianza di questo vincolo, durante la cerimonia è stato consegnato a Leccese un volume storico che documenta immagini e racconti legati alla devozione popolare.

Giuda ha poi tracciato un profilo del territorio cesano, citando le sue unicità enologiche e archeologiche, tra cui il vitigno asprinio, coltivato in alberata a diversi metri dal suolo, e le grotte tufacee che conservano importanti testimonianze del passato. «Questo patto nel nome di San Nicola è anche un’occasione per raccontare la nostra comunità oltre i confini della Campania – ha affermato – e invogliare cittadini e turisti a scoprire la bellezza semplice e autentica della nostra terra».

Alla cerimonia erano presenti anche i sindaci delle città gemellate di Missanello (Potenza) e Beit Jala, contribuendo a rafforzare il senso di rete e collaborazione tra realtà unite dalla comune devozione al Santo che unisce Oriente e Occidente.

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