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Nasce il nuovo waterfront di Bari Vecchia tra storia, cultura e futuro. Le foto

Avviata la trasformazione del molo Sant’Antonio: nascerà il Museo del Mare, simbolo di un lungomare rinnovato e accessibile. Il progetto vale oltre 10 milioni di euro

BARI – La città si affaccia verso il futuro riscoprendo il valore della sua costa storica. Nel cuore della città vecchia, sono in pieno svolgimento i lavori di riqualificazione dell’area del molo Sant’Antonio, uno dei tratti più suggestivi del lungomare barese. In questo spazio simbolico, sta prendendo forma un nuovo edificio destinato a ospitare il Museo del Mare di Bari (Mu.Ma.B), una struttura che coniugherà vocazione culturale e ricettiva, pensata per aprire al pubblico uno spazio finora riservato quasi esclusivamente ad ambiti specialistici.

Il nuovo edificio sorge dove un tempo si trovavano locali di servizio, sedi di circoli e attività legate alla marineria, costruzioni risalenti ai primi anni ’90 e ormai in avanzato stato di degrado. Il manufatto è stato completamente demolito per far posto a una struttura moderna, che conserva l’impianto longitudinale originario ma ne rinnova profondamente funzione e prospettive. Il fronte rivolto a nord-ovest, che guarda verso il mare, sarà protetto da una rampa che conduce a una terrazza panoramica. Al contrario, il prospetto sud-est sarà trasparente e aperto in direzione del Porto Vecchio, favorendo un nuovo dialogo tra il mare e la città.

Da febbraio 2025 è stato completato il 50% della struttura portante in acciaio e degli elementi in calcestruzzo. La conclusione dei lavori è prevista per luglio. A breve inizieranno le opere per la scala sul lato est, una costruzione verticale che, oltre a collegare i diversi livelli, ospiterà spazi espositivi e offrirà nuove visuali panoramiche sulla città.

Questa fase segue il complesso intervento di messa in sicurezza del molo, avviato nell’ottobre 2023 e conclusosi a febbraio 2025, con la realizzazione di una nuova scogliera lunga 453 metri, larga 12 metri in sommità e fino a 52 metri alla base, costituita da circa 140.000 tonnellate di massi provenienti da cava. Il cantiere marittimo ha richiesto l’impiego coordinato di 4 motonavi, indispensabili per seguire l’andamento del fondale e realizzare l’opera di difesa.

Parallelamente, nella zona nord del molo, sono in corso le operazioni preparatorie per l’installazione di pontili modulari, allineati alla quota della passeggiata sul lungomare storico e al piano di calpestio del nuovo museo. Questi pontili garantiranno accessibilità diretta e sicura, ridisegnando il profilo della banchina e della massicciata oltre il muro paraonde.

L’intero progetto ha l’obiettivo di rilanciare il potenziale sociale, culturale e paesaggistico del waterfront, integrando nuove funzioni per il tempo libero, contenendo traffico e sosta veicolare, e promuovendo un modello di mobilità sostenibile. L’appalto è stato aggiudicato alla Rossi Restauri srl per un importo complessivo di 10.193.598,11 euro.

A illustrare la visione dell’intervento è l’assessore alla Cura del territorio Domenico Scaramuzzi, che definisce il nuovo lungomare come “un perfetto equilibrio tra memoria e innovazione”. Le opere marittime, sottolinea, rappresentano “una difesa poderosa contro le mareggiate, molto più ampia e robusta rispetto ai vecchi frangiflutti”, mentre l’edificio in costruzione si inserisce in una rete di spazi culturali che include Palazzo Starita, il Polo delle Arti Contemporanee e il Museo di Santa Scolastica. Tra gli elementi più suggestivi del progetto spicca la terrazza panoramica, che offrirà una vista completamente inedita su Bari e sul suo mare. Una volta terminata questa fase, si procederà alla realizzazione delle pedane in legno, che daranno forma alla nuova passeggiata affacciata sull’Adriatico.

Alla base del progetto c’è una lettura approfondita del patrimonio culturale esistente: dal valore archeologico del Museo di Santa Scolastica, al sistema difensivo storico della costa, dai contenitori culturali e architettonici ai percorsi legati alle feste religiose come quella di San Nicola. Il lungomare viene così pensato come un palinsesto vivente, in grado di valorizzare i flussi turistici, le pratiche culturali e la produzione artistica del territorio.

Si tratta, in definitiva, di un intervento strategico non solo per l’urbanistica ma anche per lo sviluppo economico e culturale della città, che riconsegnerà ai baresi e ai visitatori un fronte mare accessibile, attrattivo e pienamente valorizzato.

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