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Francavilla Fontana
31 Marzo 2025 - 08:08
FRANCAVILLA FONTANA – La discarica di Feudo Inferiore non è più solo un capitolo del passato. Il sito, per anni fonte di preoccupazioni ambientali, è ora al centro di un articolato piano di bonifica promosso dall’Amministrazione Comunale, con interventi già in fase avanzata e nuove azioni pronte a partire.
Nelle scorse settimane è stata approvata una perizia di variante che permetterà di concludere le operazioni già in corso, risolvendo alcune criticità emerse durante i lavori, come l’approfondimento imprevisto degli avvallamenti e la necessità di smaltire i liquidi accumulati. L’area sarà inoltre coperta con un nuovo telo isolante. Questo intervento, dal valore di oltre 113 mila euro, sarà finanziato grazie ai fondi stanziati dalla Provincia, nell’ambito della messa in sicurezza d’emergenza.
Le operazioni già concluse hanno riguardato la rimodellazione dei rifiuti, l’installazione di teloni protettivi, il ripristino dell’impianto elettrico e della videosorveglianza, l’attivazione dei pozzi per la captazione del biogas, la sistemazione delle recinzioni e il recupero della rete di drenaggio delle acque meteoriche.
“Concludiamo una fase fondamentale del nostro piano per la bonifica del sito,” ha spiegato il sindaco Antonello Denuzzo, “ora possiamo guardare con concretezza alla messa in sicurezza definitiva, per cui contiamo sul sostegno della Regione, che ha già finanziato la progettazione tecnica.”
Il prossimo passo sarà infatti la redazione del progetto di bonifica definitiva, che prevede l’avvio del recupero dell’area e l’eliminazione di ogni rischio ambientale. Le indagini geotecniche preliminari, affidate a una società specializzata, sono già in corso e verranno finanziate con 150 mila euro dalla Regione Puglia.
“Chiudere definitivamente la discarica è una priorità ambientale,” ha dichiarato l’assessora Numa Ammaturo. “Grazie al finanziamento regionale possiamo accelerare su un obiettivo strategico per la sicurezza e lo sviluppo del nostro territorio.”
Ma l’impegno dell’Amministrazione non si ferma al fronte tecnico. Sul piano giudiziario, è stato avviato un percorso legale per ottenere il riconoscimento dei danni subiti dal Comune, dopo il fallimento della società consortile che avrebbe dovuto gestire la discarica per trent’anni dalla chiusura. Già a dicembre è stata emessa un’ingiunzione da 800 mila euro verso le aziende ancora operative che componevano il consorzio. Ora, un legale incaricato dal Comune avvierà un’azione per ottenere la condanna al risarcimento integrale dei danni ambientali ed economici.
“Chi ha abbandonato il territorio alle proprie responsabilità dovrà risponderne,” ha dichiarato l’assessore al Contenzioso Domenico Attanasi. “La discarica è una ferita aperta e noi vogliamo chiuderla nel rispetto della legalità, dell’ambiente e della comunità. Il messaggio è chiaro: non è accettabile fare profitti e poi sottrarsi agli obblighi di bonifica.”
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