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19 Marzo 2025 - 15:00
BARI – Non solo proiezioni, star internazionali e red carpet: il cinema, a Bari, invade le strade, le vetrine, i caffè, le librerie e i quartieri, diventando un linguaggio condiviso, una festa collettiva, un ponte tra arte, cultura e comunità.
È questo lo spirito del “FuoriBif&st – La Città si veste di cinema”, l’estensione urbana e partecipativa del Bari International Film&Tv Festival, presentata ufficialmente questa mattina a Palazzo di Città. Un programma ricchissimo, con oltre 100 appuntamenti diffusi in tutta la città, dal 22 al 29 marzo 2025, grazie alla partecipazione attiva di operatori commerciali, associazioni culturali, scuole e cittadini.
Il progetto, nato da una call pubblica promossa dal Comune di Bari, rappresenta una delle novità più significative di questa sedicesima edizione del Bif&st, e mira a portare il cinema oltre i teatri e le sale, trasformando ogni angolo urbano in spazio creativo e narrativo.
«È un’edizione speciale – ha dichiarato il sindaco Vito Leccese – perché segna un punto di svolta nel rapporto tra il festival e la città. Il Bif&st cresce, diventa sempre più internazionale, e Bari, grazie a questo straordinario coinvolgimento diffuso, mostra al mondo il suo volto più dinamico, aperto, accogliente».
Particolarmente significativo è il focus scelto dal direttore artistico Oscar Iarussi, che ha voluto connotare l’edizione 2025 all’insegna dell’identità euromediterranea. Proprio per questo, tra i momenti più attesi, vi è la consegna delle chiavi della città allo scrittore Tahar Ben Jelloun, presidente della sezione Meridiana del festival. «Un atto simbolico – ha spiegato Leccese – con cui celebriamo il valore della convivenza, della tolleranza e del dialogo tra culture».
Bari si trasforma in un grande set: oltre 100 eventi per il FuoriBif&st 2025
La sezione “off” del festival, come accade nei grandi eventi internazionali, diventa protagonista e anima pulsante dell’intera manifestazione. Installazioni artistiche, rassegne tematiche, laboratori per bambini e adulti, degustazioni, reading, mostre, vetrine allestite a tema cinematografico: tutto contribuisce a trasformare Bari in una grande scenografia urbana in movimento.
«Il FuoriBif&st dà del tu al Bif&st» – ha affermato Iarussi –. Quest’anno si nota una perfetta sintonia tra la proposta artistica centrale e le iniziative diffuse. Ogni titolo, ogni vetrina, ogni evento rimanda al cuore tematico del festival, che è il Mediterraneo, luogo di incontro e di storie condivise. È questa coralità che fa di una città un vero centro culturale europeo».
Secondo Iarussi, i numeri parlano chiaro: nella sola prima ora di apertura della biglietteria, sono stati venduti 4.500 biglietti, a testimonianza dell’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto il festival.
Particolarmente apprezzata l’iniziativa “Le Strade del FuoriBif&st”, illustrata dall’assessore allo Sviluppo economico Pietro Petruzzelli, che ha permesso a cinque vie cittadine – da via Mameli a Madonnella a via Abbrescia nell’Umbertino – di diventare isole pedonali temporanee per ospitare eventi, performance, proiezioni e attività collettive.
«Queste feste di quartiere – ha sottolineato Petruzzelli – sono nate dal basso, grazie all’impegno di oltre 30 operatori che hanno scelto di scommettere sulla cultura come leva per l’economia e la socialità».
Accanto agli eventi nelle strade, tornano le “Vetrine del FuoriBif&st”, con negozi e locali che allestiranno spazi a tema cinematografico, trasformandosi in veri e propri angoli scenografici. Il tutto sarà raccontato anche su un ledwall informativo installato in via Sparano, reso possibile grazie al supporto degli sponsor privati.
A rimarcare la dimensione collettiva e inclusiva del progetto, è stata l’assessora alle Culture Paola Romano, che ha voluto ringraziare le oltre cento realtà coinvolte, molte delle quali hanno creato reti spontanee per unire le forze e moltiplicare le occasioni di partecipazione.
«È un patrimonio straordinario di creatività, visione e impegno – ha dichiarato Romano – che ci permette di portare il Bif&st anche nei quartieri più periferici, di raggiungere chi non frequenta abitualmente le sale, di costruire nuovi pubblici e nuove consapevolezze. Il tema del Mediterraneo, scelto per quest’anno, risuona forte in ogni iniziativa, tra racconti di migrazioni, convivenze e identità plurime».
Un esempio è l’evento dei “Martedì della pace”, che all’interno del FuoriBif&st vedrà protagonisti Luciana Castellina, Michele Laforgia e Nicola Signorile in un dialogo sul pacifismo, l’anticolonialismo e l’eredità culturale del Vietnam, letti alla luce delle attuali tensioni geopolitiche.
Il festival, inoltre, si intreccia con altri percorsi avviati dall’amministrazione, come il programma d_Bari per il sostegno all’economia di prossimità, che negli anni ha favorito la nascita di imprese culturali e la valorizzazione di spazi pubblici attraverso eventi come il FuoriBif&st.
A questo si aggiungono le azioni in rete con le scuole, le università e le associazioni del territorio, in un’ottica di crescita condivisa, che trasforma l’investimento culturale in motore di sviluppo e coesione sociale.
La partecipazione straordinaria, la qualità delle proposte e l’entusiasmo della comunità cittadina confermano il successo di un modello ormai maturo, che può diventare punto di riferimento a livello nazionale.
«Il Bif&st non è solo un festival, è un laboratorio permanente di cittadinanza culturale» – ha concluso il sindaco Leccese –. Abbiamo imparato a raccontare storie con gli occhi di chi vive la città ogni giorno, e da qui vogliamo ripartire per immaginare il futuro».
In attesa della cerimonia di apertura del festival, la città è già pronta. Le strade parlano di cinema, i quartieri respirano cultura. E Bari, ancora una volta, si scopre protagonista del suo tempo.
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