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Brindisi
26 Febbraio 2025 - 06:34
BRINDISI - La crisi occupazionale legata alla chiusura dell’impianto di cracking Versalis a Brindisi si fa sempre più preoccupante. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ribadito la sua piena disponibilità a sostenere le organizzazioni sindacali nella richiesta di un rinvio della chiusura dell’impianto, con l’obiettivo di guadagnare tempo per un confronto con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Emiliano ha scritto al ministro Adolfo Urso, chiedendo la convocazione di un tavolo di crisi con tutte le parti coinvolte: sindacati, istituzioni locali e rappresentanti del mondo produttivo.
"È fondamentale capire se l’eliminazione della chimica di base in Italia sia una scelta compatibile con gli interessi strategici del Paese, soprattutto in questo delicato contesto economico", ha dichiarato Emiliano al termine di un vertice tenutosi in Prefettura a Brindisi, al quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Cobas, il prefetto Luigi Carnevale, l’assessora regionale alle Crisi industriali Serena Triggiani, il presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli, la vicepresidente della Provincia Antonella Vincenti, il capo della Task Force regionale per l’occupazione Leo Caroli e l’assessore comunale alle Politiche del Lavoro Ercole Saponaro.
Uno dei nodi centrali della questione riguarda il destino delle imprese dell’indotto, che potrebbero subire pesanti conseguenze dalla chiusura dell’impianto, con il rischio concreto di ulteriori perdite di posti di lavoro. "Questa crisi non riguarda solo i dipendenti diretti di Versalis, ma un’intera filiera produttiva che rischia di essere smantellata", ha sottolineato Emiliano, aggiungendo che "è necessario un fronte comune tra istituzioni e sindacati per evitare il collasso del comparto industriale locale".
Da parte sua, l’assessora regionale alle Crisi industriali, Serena Triggiani, ha espresso una forte preoccupazione per la situazione, evidenziando l’urgenza di un intervento ministeriale. "Abbiamo ribadito alle rappresentanze sindacali la nostra piena disponibilità a trattare la crisi in tutte le sue sfaccettature, sia attraverso tavoli regionali già convocati, sia sollecitando il governo nazionale", ha dichiarato Triggiani, rimarcando la necessità di "presentarsi uniti e compatti a tutela di un territorio in forte sofferenza".
Secondo l’assessora, il rischio maggiore è rappresentato dal blocco imminente delle attività del cracking Versalis, un’eventualità che avrebbe "un impatto devastante su centinaia di lavoratori, creando una vera e propria emergenza sociale". Per questo motivo, ha spiegato, la Regione ha inviato una richiesta formale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sollecitando un incontro urgente per discutere le prospettive di reindustrializzazione del sito.
In attesa di una risposta da parte del Ministero, i sindacati si sono riservati di valutare le prossime mosse. "Mi auguro che prevalga l’unità di intenti tra tutte le componenti coinvolte e che si lavori insieme per un obiettivo comune", ha concluso Emiliano, ribadendo il suo impegno a partecipare a un eventuale tavolo ministeriale con il consenso delle sigle sindacali.
Al termine dell’incontro in Prefettura, il governatore ha incontrato anche un gruppo di lavoratori in protesta, riuniti davanti alla sede della Prefettura in attesa di sviluppi sulla vertenza. La tensione è palpabile e l’incertezza sul futuro pesa sulle famiglie coinvolte.
L’obiettivo dichiarato dalle istituzioni locali e regionali è chiaro: ottenere un differimento della chiusura, evitare il licenziamento di centinaia di persone e garantire un percorso di transizione industriale che non lasci Brindisi e il suo territorio privi di un comparto produttivo strategico. Resta ora da vedere quale sarà la risposta del governo nazionale e se il pressing politico e sindacale riuscirà a ottenere un cambio di rotta.
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