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Bari

Burrate e mozzarelle pugliesi conquistano l’export: oltre 4.700 certificazioni dalla Asl nel 2024. Le foto

Cresce la domanda internazionale per i prodotti caseari pugliesi. Rafforzati i controlli e nasce un corso di formazione per il settore

BARI - Il settore lattiero-caseario pugliese continua a espandersi sui mercati internazionali, con una crescita dell’export del 15% annuo. Nel 2024, i Servizi Veterinari della Asl Bari hanno emesso 4.779 certificazioni per garantire qualità, igiene e sicurezza alimentare a prodotti come mozzarella, burrata e formaggi a pasta filata, destinati a Paesi europei ed extraeuropei.

A guidare il mercato è la burrata, particolarmente apprezzata in Francia, Germania e Danimarca, oltre che in Canada, Stati Uniti, Cina e Medio Oriente. Una delle ultime frontiere commerciali è la burrata frozen, un prodotto surgelato che permette di estendere la durata di conservazione e coinvolgere anche piccoli produttori locali.

Un settore strategico per l’economia locale

L’export di latticini rappresenta un’importante leva economica per la Puglia, con un valore di 180 milioni di euro nel 2023, pari al 92% del totale delle esportazioni regionali del settore. Il comparto coinvolge circa 2.000 addetti, con un indotto ancora più ampio tra allevamenti, trasformazione e commercio di mangimi per animali.

Per sostenere questa crescita, il SIAV B Area Sud, con sede a Putignano e diretto dal dottor Livio Germinario, organizza per il 18 febbraio 2025 il corso di formazione “Prodotti a base di latte: problematiche, gestione in campo, normativa ed export”, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Valenzano. L’iniziativa, curata dalla dottoressa Teresa Manginelli, ha l’obiettivo di fornire agli operatori del settore le competenze necessarie per affrontare le sfide legate all’esportazione e alla certificazione sanitaria.

Controlli rigorosi per garantire qualità e sicurezza

Ogni prodotto destinato all’export deve superare rigorosi controlli sanitari, con il rilascio di un certificato ufficiale da parte dei Servizi Veterinari. Molti Paesi richiedono inoltre che gli stabilimenti di produzione siano inseriti in liste sanitarie ufficiali, con un aggiornamento annuale per mantenere la certificazione.

Grazie a questo sistema di tracciabilità e sicurezza, la Puglia si conferma una delle regioni di punta per l’export caseario, consolidando la propria presenza sui mercati globali e aprendo nuove prospettive per la filiera lattiero-casearia.

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