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Il caso

Fondi di Sviluppo e Coesione, la Bat resta esclusa: dura accusa del centrodestra. Le foto

Ventola, Damiani, Matera e altri esponenti dell'opposizione attaccano Lodispoto e il centrosinistra regionale

BAT - La provincia Bat è fuori dai progetti finanziati attraverso i Fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) nell’ambito dell’accordo siglato tra il premier Giorgia Meloni e la Regione Puglia. A denunciarlo sono esponenti del centrodestra, tra cui l’europarlamentare Francesco Ventola (FdI), i parlamentari Dario Damiani (FI) e Mariangela Matera (FdI), i consiglieri regionali Tonia Spina (FdI) e Giuseppe Tupputi (FI), insieme al gruppo consiliare provinciale del centrodestra.

Secondo gli esponenti politici, la colpa di questa esclusione ricadrebbe sul presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto, accusato di non aver presentato progetti adeguati e immediatamente cantierabili. "La Bat ha perso un’occasione storica per intercettare importanti risorse che avrebbero potuto rilanciare il territorio. Questa mancata programmazione dimostra l’inadeguatezza del governo provinciale guidato da Lodispoto", si legge nella nota congiunta.

Gli esponenti del centrodestra evidenziano una grave mancanza di coordinamento tra la Provincia e le istituzioni locali. "Era necessario lavorare dal basso, coinvolgendo i sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio per pianificare insieme l’utilizzo di queste risorse. Al contrario, la Provincia si è dimostrata un ente incapace di progettare e coordinare, tanto da diventare un’entità dormiente, che si occupa solo di contenziosi".

Nella nota si critica anche l’assenza di interventi strutturali sulle strade provinciali e il ritardo cronico nei pagamenti alle imprese. "Le condizioni delle infrastrutture provinciali sono sotto gli occhi di tutti: lavori non avviati, strade dissestate e promesse mai mantenute. Le aziende che collaborano con l’ente attendono mesi, se non anni, per vedere saldate le fatture. Questa gestione superficiale rischia di compromettere il futuro del territorio per i prossimi dieci anni".

La polemica si estende alla gestione politica: "La maggioranza è ormai al collasso. Nell’ultimo Consiglio provinciale, è stata necessaria la presenza della minoranza per garantire il numero legale. Il centrodestra, pur criticando aspramente l’operato di Lodispoto, ha dimostrato senso di responsabilità istituzionale per consentire lo svolgimento delle attività consiliari".

L’accusa del centrodestra si conclude con un invito diretto al presidente della provincia Bat. "Se non si è in grado di amministrare un ente, anche se di secondo livello, la scelta più dignitosa è quella di farsi da parte. Continuare a governare senza visione e senza capacità decisionale rischia solo di aggravare ulteriormente i problemi del territorio".

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