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La mobilitazione dell'Usb

Ilva in amministrazione straordinaria, dossier al Prefetto

Per 1.500 lavoratori era previsto da oggi il rientro in fabbrica

La data non è casuale: a partire da 23 agosto 2023, e per tutto il 2024, i lavoratori ex Ilva in amministrazione straordinaria - a Taranto 1.500 persone, più altre 200 a Genova - avrebbero dovuto tornare gradualmente in fabbrica. Questo in base all'accordo del 6 settembre 2018: così non è stato e per questo una delegazione dell’Unione Sindacale di Base ha chiesto ed ottenuto un incontro con il prefetto di Taranto, Demetrio Martino

Il sindacato ha consegnato al Prefetto un documento relativo alla vertenza che coinvolge questi lavoratori, ormai da quasi cinque anni, fuori dalla fabbrica. Da parte di Usb si sottolinea l'esigenza di «sollecitare il Governo, attraverso il Prefetto, su una serie di interventi, illustrati nel documento, che a questo punto sono per l’organizzazione sindacale più che opportuni e che non riguardano solo gli ex Ilva ma coinvolgono anche i dipendenti di Acciaierie d'Italia, come l'incentivo all’esodo ed il riconoscimento del comparto della siderurgia tra i lavori usuranti»

Da parte del prefetto Martino c'è «estrema disponibilità a cercare di individuare una soluzione» e «grande sensibilità  verso le problematiche occupazionali del territorio, ed in particolare per questa platea di lavoratori» rileva il sindacato che ha in programma una iniziativa mirata a coinvolgere i parlamentari del territorio affinché facciano proprie le rimostranze e le rivendicazioni che l’Usb solleva «a nome dei lavoratori».

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