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Il match

Il Taranto pareggia 1-1 nel big-match notturno contro il Picerno. Le foto

Le reti nel secondo tempo: al calcio di rigore trasformato da Romano, risponde Murano di testa

Pareggio nella sfida ad alta quota ed un vago senso di rammarico. Il Taranto spreca l’occasione di regalarsi una notte da vicecapolista a scapito del quotato Picerno e non va oltre il risultato simmetrico di 1-1 in occasione del debutto nel girone di ritorno fra le mura amiche dello Iacovone.

La cornice di pubblico sfida il freddo sotto i riflettori e regala un supporto costante alla squadra di Ezio Capuano, la quale sancisce una propria continuità di rendimento e di risultati nel confronto con la compagine lucana guidata dal giovane Emilio Longo, un duello che promette di confermarsi avvincente in ottica play off. L’essenza della partita è concentrata nella sua seconda porzione, quando gli ionici pervengono al vantaggio grazie ad un calcio di rigore realizzato dallo specialista Antonio Romano, il quale infrange l’anatema dal dischetto che aveva attanagliato la formazione rossoblu nei mesi precedenti (errori distribuiti di Cianci ed Antonini).

Successivamente il Picerno ristabilisce la parità grazie al primo affondo utile concretizzato da Jacopo Murano, capocannoniere del torneo, mentre i padroni di casa non riescono a sferrare il colpo di grazia complice un salvataggio sulla linea ed una doppia circostanza vanificata a porta praticamente sguarnita. Come temuto alla vigilia, le condizioni fisiche di molti atleti non sono ottimali: Capuano deve rinunciare a Mastromonaco influenzato, mentre sia Panico (suo sostituto sulla fascia destra), sia Romano stringono i denti ed accettano la titolarità; Ferrara presidia la corsia mancina nonostante la sofferenza alla caviglia, mentre Calvano agisce in mediana. Riggio è ripristinato come braccetto a sinistra della linea difensiva completata da Luciani a destra, Antonini centrale e Vanucchi a custodia dei pali. In avanti fiducia al tridente rapido sperimentato contro il Foggia: è Fabbro ad operare da attaccante interno, supportato da Kanoute e Bifulco sulla trequarti. Imbruttire il Picerno, depotenziare la sua struttura tattica votata al 4-2-3-1, offuscare il talento di interpreti offensivi del calibro di Murano, Ceccarelli e Vitali: il piano studiato da Capuano si sviluppa nel corso del secondo tempo, fatta eccezione per la lacuna sul gol incassato, mentre la prima frazione della gara è caratterizzata da un approccio intraprendente e condiviso, nonché da ritmi rapidi, dinamismo nella sovrapposizione sulle catene e nella ricerca dell’ampiezza, repentini capovolgimenti di fronte, puntualità nell’uno contro uno, anticipi logici nella marcatura.

Entrambe le squadre si esprimono con un baricentro alto: gli ospiti lucani provano a pungere con due conclusioni al volo effettuate da Guerra (6’) e Ciko (7’), mentre la prima opportunità è di marca ionica, con Fabbro che si esibisce in una girata di testa energica all’8’, dopo aver raccolto il cross confezionato da Kanoute involatosi sulla corsia destra. Al 10’ Maiorino approfitta di un disimpegno errato di Riggio ed esegue un insidioso destro dal limite, destinato sul fondo. Sette minuti dopo, Ferrara medita lo schema dalla bandierina sinistra e serve Romano, la cui coordinazione è interessante ma fuori misura. Merelli, estremo difensore del Picerno, limita gli spunti di Bifulco defilato sul versante mancino (29’) e di Romano su calcio di punizione arcuato (42’), mentre Maiorino smista una sfera ghiotta sul secondo palo e direttamente dal piazzato centrale, intercettata di testa da Allegretto ma senza precisione (46’). La ripresa s’inaugura con la scelta intrisa di fantasia adottata da Capuano, il quale rileva Fabbro per Orlando. E le propulsioni premiano il Taranto già al 13’st, quando proprio il neo entrato Orlando è atterrato da De Ciancio in area: l’arbitro Crezzini della sezione di Siena non ha dubbi ed assegna il calcio di rigore a favore dei padroni di casa. E’ Antonio Romano a dirigersi sul dischetto ed a ritrovare il feeling dagli undici metri, trasformando con un rasoterra nell’angolino e spiazzando così Merelli alla sua sinistra al quarto d’ora.

Longo inserisce Santarcangelo e Pitarresi al posto di Ceccarelli e Ciko (19’st), mentre Capuano inietta forze fresche in nevralgica con Zonta che regala i tributi all’uscente Romano (21’st). Il Picerno pareggia al 24’, sfruttando l’unica azione effettiva costruita: Guerra scandisce il suggerimento dalla porzione esterna mancina ed invita Murano all’altezza del palo opposto, il quale si eleva superando la confusione in marcatura di Riggio ed incorna magistralmente per l’1-1 alle spalle di Vannucchi. Il Taranto potrebbe riconquistare il vantaggio al 29’: Orlando s’incarica dell’esecuzione di un calcio di punizione dal versante mancino, a beneficio di Antonini appostato presso il secondo palo, ma sullo stacco aereo del difensore italo-brasiliano è provvidenziale il salvataggio sulla linea garantito da Gilli. Ancora al 39’ ed in doppia circostanza: il vivace Orlando avanza sul binario destro, liberandosi del controllo di Allegretto e lanciando in solitudine un diagonale sul portiere Merelli; sulla ribattuta si avventa l’accorrente Bifulco dal lato opposto, ma manca il tap-in di prima intenzione e neutralizza il tentativo sull’esterno della rete.

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