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Taranto
16 Ottobre 2025 - 06:47
Il corteo dei lavoratori ex Ilva si muove dalla sede del siderurgico e si avvicina al centro
Ex Ilva, le dichiarazioni di Valerio D'Alò segretario nazionale Fim Cisl prima dell'inizio del corteo
TARANTO - Ecco le dichiarazioni di Valerio D'Alò, segretario nazionale Fim Cisl prima dell'inizio del corteo: "Oggi è la giornata che conclude il percorso delle assemblee in cui ci siamo confrontati con i lavoratori sulla situazione attuale dell'intero gruppo. Le assemblee sono partite anche da Genova, Novi Ligure e tutti i siti del gruppo Ilva. È arrivato un momento in cui bisogna fare chiarezza, soprattutto con il governo.
Dichiarazioni di Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil
TARANTO - Anche Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil, è intervenuto prima dell'inizio del corteo: "Ieri abbiamo ottenuto un primo risultato: il governo ha accettato di convocarci. Ma subito noi abbiamo dichiarato che la mobilitazione continua e non ci fermiamo perché il governo oltre a convocarci dovrà discutere con noi i nostri contenuti e di ciò che chiediamo. Prima di tutto è inaccettabile come si sia deciso di dare mano libera ai commissari rispetto alla cassa integrazione. L'altro punto: bisogna iniziare a prendere delle decisioni rispetto all'intervento pubblico, a costituire una società che garantisca la transizione, che garantisca l'occupazione, perché non c'è alternativa. I bandi sono andati deserti, non c'è un interesse privato che voglia assegnare, è ora di dare la svolta. Ultima questione che per cui siamo oggi in mobilitazione: i lavoratori non ne possono più di questa situazione, vogliono la svolta e sono disposti a lottare per questa svolta".
Le dichiarazioni di Francesco Brigati, segretario generale Fiom Cgil Taranto
TARANTO - Ecco le dichiarazioni di Francesco Brigati, segretario generale Fiom Cgil Taranto: "Oggi è una grande mobilitazione. Abbiamo messo in campo questo sciopero per chiedere al Governo di intervenire rispetto alle problematiche che abbiamo sulla prospettiva futura e sulla transizione ecologica che non arriva. Abbiamo il tema della cassa integrazione straordinaria. Sappiamo benissimo che il governo ha deciso unilateralmente di aumentare i numeri della cassa integrazione a 4.450. Gli impianti sono fermi e i lavoratori sono in cassa. Non possiamo continuare a pagare le scelte sbagliate del governo. È il momento di intervenire sulla questione del bando di vendita internazionale, ritirare quel bando è necessario: serve un intervento pubblico per garantire la transizione ecologica".
Le dichiarazioni di Giuseppe D'Ambrosio, delegato Fiom Cgil
TARANTO - Le dichiarazioni di Giuseppe D'Ambrosio, delegato Fiom Cgil: "Un'azienda al collasso, un governo che ancora una volta ha tradito le aspettative degli operai. Hanno fatto bene a cacciare la Morselli, ma un minuto dopo dovevano rendere pubblica l'azienda e provare a riportarla laddove l'avevano lasciata come governo. Oggi invece un governo di pagliacci e di incompetenti hanno mollato la barca peggio dell'era Mittal".
Le dichiarazioni di Nicola Russo, lavoratore Ilva in as
TARANTO - Le dichiarazioni di Nicola Russo, lavoratore Ilva in as: "Ci troviamo qui ancora una volta davanti alle portinerie per tutelare quelli che sono i nostri diritti, ancora una volta qui in piazza per dire che noi siamo delle persone e vogliamo rispetto. Per quanto lavoro abbiamo dato in questa fabbrica, pretendiamo e vogliamo rispetto. Siamo diventati la pallina da ping pong dello Stato. Uno Stato che in questo momento ha lasciato solo un cerino in mano al Comune. Siamo stanchi della politica, siamo stanchi di un'azienda che non presenta una piattaforma, siamo stanchi di tutti quelli che ci vengono a dire che noi siamo i lavoratori che abbiamo causato il male di questa città. Abbiamo fatto l'acciaio più importante al mondo. Ora siamo diventati gli ultimi della classe e questo noi non lo vogliamo, perché siamo delle persone, degli operai, dei dipendenti che hanno lavorato e sudato per il proprio posto di lavoro. Quindi ancora una volta in piazza e crediamo che questa marcia non ci si ferma nemmeno oggi".
Dichiarazioni di Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil
TARANTO - Le dichiarazioni di Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil: "Oggi i lavoratori sono in sciopero perché stiamo provando a difendere il futuro dell'acciaio, dell'occupazione e della transizione all'acciaio green nel nostro Paese. Purtroppo il governo ad oggi non ha dato le risposte che sono necessarie e la risposta necessaria è che intervenga con una soluzione pubblica di gestione degli impianti per garantire occupazione, produzione e transizione. La manovra va vista nel merito. Noi quello che chiediamo in questa manovra sono risorse per gli investimenti, per l'industria metalmeccanica e per rilancio del sistema industriale del paese e dall'altro lato vogliamo la detassazione degli aumenti del contratto nazionale perché il nostro potere d'acquisto deve essere salvaguardato dalla contrattazione e noi per questo vogliamo rinnovare il contratto nazionale delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici".
Le dichiarazioni di , Segretario Uilm Nazionale
TARANTO - Le dichiarazioni di Guglielmo Gambardella, Segretario Uilm Nazionale: "Oggi 20.000 lavoratori stanno protestando e stanno scioperando per pretendere un progetto, una prospettiva, un piano industriale, una soluzione complessiva che dia risposte a migliaia e migliaia di lavoratori che da 13 anni soffrono un dramma sociale, ambientale, occupazionale e quindi noi ci auguriamo che nella convocazione prevista per il 28 del mese prossimo ci possa essere questa risposta. Sentiamo annunci di piani industriali, ridimensionamenti, spezzatini. Noi abbiamo bisogno di una tranquillità, una prospettiva che possa rassicurare le famiglie che oggi si vedono costrette a sopravvivere con l'assistenzialismo e pretendono invece una prospettiva di lavoro che possa assicurare un futuro ai propri figli, ai propri familiari, ai propri cari.
E noi quindi oggi con la manifestazione in città chiederemo anche alle istituzioni locali di unirsi insieme ai lavoratori della fabbrica di Taranto per pretendere da parte del governo e delle istituzioni e della politica una prospettiva. Noi ci auguriamo che effettivamente a partire da oggi ci possa essere una svolta perché fino adesso si è andato avanti solo con rinvii rispetto a delle decisioni che dovevano essere assunte. Se ci troviamo dopo 13 anni ancora in queste condizioni, evidentemente nessuno fino ad oggi si è assunto alla responsabilità, quindi ci aspettiamo che a partire dal 28 di ottobre a Palazzo Ghigi ci possa essere un punto di svolta e un'apertura di una discussione di un negoziato che possa dare delle soluzioni".
TARANTO - “Gli unici responsabili rispetto alle sorti del polo produttivo e della tutela occupazionale sono i lavoratori, costretti ancora una volta a scioperare, a rimetterci di tasca propria - come se non bastassero tutti i sacrifici già fatti - per richiamare il Governo a scelte oculate e definitive rispetto alle sorti del Siderurgico a Taranto”. È quanto afferma la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, oggi nel centro ionico a sostegno della mobilitazione indetta dai sindacati.
“Le proposte sul tavolo del Governo sono orientate a uno spezzatino delle attività che non dà alcuna garanzia di tenuta complessiva del polo siderurgico e degli occupati diretti e indiretti”, prosegue Bucci. “Continuiamo a sostenere un’assunzione di responsabilità diretta dello Stato, una gestione pubblica a fronte delle ingenti risorse già impegnate e degli investimenti ancora da fare rispetto agli impianti, ai processi irreversibili e prioritari di transizione energetica, agli interventi di natura ambientale. Il Governo non si nasconda dietro eventuali privati interessati e lavoratori, compia scelte di politica industriale e agisca da subito con strategie che siano orientate alla tutela di produzione e occupati”.
Corteo degli ex Ilva, la mobilitazione comincia prima dell'alba
TARANTO - È iniziata prima dell’alba la giornata di protesta dei lavoratori ex Ilva, che oggi invaderanno le strade di Taranto per raggiungere piazza Castello, cuore simbolico della città e sede del Palazzo di Città. I primi gruppi si sono radunati all’esterno dello stabilimento di Acciaierie d’Italia, da dove partirà un lungo corteo destinato ad attraversare buona parte del centro urbano.
Il percorso della manifestazione è stato definito in dettaglio: partenza lungo la statale 7 (via Massafra), proseguimento verso il sottopasso del Cavalcavia, quindi attraversamento del Ponte di Pietra e passaggio in piazza Fontana, corso Vittorio Emanuele II e piazza Municipio, fino al punto d’arrivo in piazza Castello. Lì i manifestanti si fermeranno per protestare sotto le finestre del Municipio.
Per consentire lo svolgimento in sicurezza del corteo, la Polizia di Stato ha predisposto un articolato piano di deviazioni. Il traffico proveniente dalla statale 100 in direzione Taranto è stato reindirizzato verso la statale 106 Taranto–Reggio Calabria, per poi confluire sulla statale 7 Taranto–Brindisi e sulla statale 7 ter Ponte Punta Penna. Analogo schema per i mezzi provenienti dalla statale 106 diretti al capoluogo. Anche i veicoli in arrivo dalla statale 7 Brindisi–Taranto vengono deviati sulla 106 per evitare l’ingresso in città.
Nel centro urbano, la Polizia Locale ha disposto ulteriori modifiche alla circolazione. Il traffico da corso Umberto è deviato su via Margherita, con direzione lungomare, fino al completo passaggio del corteo su Ponte di Pietra. Solo dopo il transito della manifestazione sarà possibile ripristinare la viabilità lungo corso Umberto, corso Due Mari, Ponte Girevole, Scesa Vasto, via Garibaldi, via Cariati e nuovamente Ponte di Pietra verso il rione Tamburi.
Resterà invece chiuso l’accesso da Ponte di Pietra verso Ponte Punta Penna, poiché piazza Municipio sarà interamente occupata dai manifestanti fino al termine della protesta.
La Polizia Locale invita i cittadini a rispettare i divieti di sosta già installati su corso Vittorio Emanuele II, piazza Municipio, piazza Castello e nelle vie adiacenti. Tutte le restrizioni verranno rimosse al termine della mobilitazione, quando la viabilità sarà completamente ripristinata.
Durante la marcia, il corteo è costantemente presidiato dalle forze dell’ordine, presenti lungo tutto il tragitto per garantire ordine e sicurezza. “Invitiamo i cittadini a seguire le indicazioni degli agenti e a collaborare per evitare disagi alla circolazione”, è l’appello diffuso dalla Polizia Locale, che segue minuto per minuto la grande mobilitazione che oggi sta attraversando Taranto.
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