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La presentazione

"Arte a Taranto. 1980-1990": Antonio Basile e Gianluca Marinelli all'Acclavio

Incontro con gli autori del volume che racconta il fervore creativo della generazione di artisti degli anni '80

La copertina del volume

La copertina del volume

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Sarà presentato martedì, 25 giugno, alle ore 18.00, nella Biblioteca Civica “Pietro Acclavio” di Taranto, il volume di Antonio Basile e Gianluca Marinelli dal titolo  “Arte a Taranto. 1980-1990”, con un saggio di Stefania Castellana, pubblicato da Progedit di Bari.

Curato dalla sezione tarantina della Società di Storia Patria per la Puglia, prevede, dopo i saluti istituzionali, la relazione dello storico dell’arte, Nicola Fasano alla presenza degli autori.

Il libro

Arte a Taranto. 1980-1990” riporta nell’atmosfera degli anni Ottanta del secolo scorso percorsi dal fervore creativo di una generazione di artisti che ha avuto il merito di restituire all’arte una funzione sociale, fornendo un valido contributo alla ricerca artistica. E' diviso in tre parti: nella prima Antonio Basile sottolinea l’importante contributo fornito alla diffusione della cultura da parte delle istituzioni pubbliche, Comune di Taranto, Marina Militare e Circolo Italsider, ognuno per le sue competenze. Dopo queste premesse Basile si sofferma sull’attività artistica svolta all’interno dei laboratori di arti visive come quello di Giulio De Mitri, autore anche di importanti progetti editoriali e su quella dei collettivi come la Cooperativa Punto Zero, associazione molto vicina ai giovani, che ha saputo coniugare l’impegno artistico con quello politico, sociale e ambientale.

Taranto 1992, Inaugurazione Piazza Fontana, da sinistra Giulio De Mitri, Nicola Carrino, Antonio Basile

Nella seconda parte Gianluca Marinelli tratta il tema della fotografia. Egli ripercorre le esperienze condotte nel territorio jonico sia da maestri di chiara fama come Uliano Lucas e Mario Cresci che hanno affrontato progetti su temi fortemente attuali, sia da fotografi originari della nostra provincia quali Ciro De Vincentiis e Pino Settanni, anch’essi poi riconosciuti a livello nazionale. L’autore dedica inoltre alcune pagine anche ad altri professionisti originari della nostra terra, Ciro Quaranta, Carmine La Fratta, Sergio Malfatti, Marcello Nitti e Sandro Fischetti.

Ciro De Vincentiis, Occhio del Sud, 1976.

Gianluca Marinelli riserva, inoltre, un capitolo del suo lavoro al contributo offerto a Taranto dalla Galleria Extra, concentrata nelle sperimentazioni artistiche contemporanee, diretta da Piero Bruno, architetto dallo spirito inquieto e generoso ed infine nel suo ultimo capitolo, estende lo sguardo all’attività artistica della provincia.

Conclude il volume un saggio di Stefania Castellana che si focalizza sulla reinterpretazione degli spazi urbani, affrontando i progetti di Luigi Canella, Gio Pomodoro, Pericle Fazzini e Nicola Carrino, portatori di “nuove istanze identitarie” non disgiunte dal tentativo di sprovincializzare il territorio.

Con estrema precisione l’autrice ripercorre le tappe fondamentali del riassetto urbanistico di Piazza Fontana a Taranto commissionato a Nicola Carrino, opera appartenente all’estetica post-moderna, posta al centro di accesi dibattiti che sin  dall’epoca della sua realizzazione continuano ad animare la cronaca cittadina.

Nicola Carrino, Piazza Fontana

Nel corso della presentazione, coordinata da Mariolina Alfonzetti, componente del consiglio direttivo della Sezione della Società di Storia Patria, Gianfranco Guarino leggerà alcuni brani significativi presenti nel volume.

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