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"Dormono sulla collina": al TaTà l'ombra del conflitto riletta tra gli eroi di Troia e i versi di De Andrè

Prima nazionale per lo spettacolo di Barbara Gizzi con Massimo Cimaglia

Massimo Cimaglia durante le prove dello spettacolo

Massimo Cimaglia durante le prove dello spettacolo

Dettagli evento

2025-10-18 19:00:00 2025-10-17 22:00:00 UTC "Dormono sulla collina": al TaTà l'ombra del conflitto riletta tra gli eroi di Troia e i versi di De Andrè Via Grazia Deledda, 74123 Taranto TA, Italia

Far parlare i morti di guerra come atto di ribellione: è questa la potente chiave di lettura dello spettacolo "Dormono sulla collina" che si prepara al suo debutto nazionale sabato, 18 ottobre, alle ore 21, all’auditorium TaTÀ di Taranto, al quartiere Tamburi. L'evento si inserisce nel "Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee", rassegna che quest'anno esplora il tema de "L’ombra della guerra" sotto la direzione artistica di Massimo Cimaglia.

Eroi antichi e conflitti moderni
Il testo, firmato dalla drammaturga Barbara Gizzi, si presenta come una personale rilettura dell’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, filtrata attraverso la sensibilità e la poetica di Fabrizio De André, in particolare il brano "La collina".
Lo spettacolo fa dialogare figure mitologiche come Patroclo, Ettore e Aiace con soldati delle guerre più recenti, collocandoli in una fossa comune apocalittica. Come spiega Cimaglia, regista e interprete, l’intento è fare della guerra di Troia il paradigma su cui si declinano tutti i conflitti: «La guerra è ancora, drammaticamente, nel qui e ora». In scena, Cimaglia è affiancato da Marco Maggio, con le voci fuori campo di Valeria Cimaglia e Mariachiara Basso e il canto devozionale africano di Gloria Enchill.

Un atto d'amore per la vita
Gizzi sottolinea come l'atto di far parlare i morti sia una ribellione contro il pensiero unico, ma anche «un atto estremo e gioioso di amore per la vita». I personaggi, vittime e carnefici, si interrogano in un luogo anacronistico e distopico, rivelando nell'inaspettato finale il mistero della loro stessa esistenza e la drammatica attualità della violenza umana.
Al termine della première nazionale, il festival consegnerà i Premi Taras Teatro Festival: per la sezione cultura a Francesca Romana Paolillo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bari (già a Taranto) e per la sezione promozione del territorio alla professoressa Enza Tomaselli.
Il Festival, realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Puglia, si avvale del patrocinio di istituzioni di prestigio come l’Inda, l'Università di Bari e il MarTA.

I biglietti sono acquistabili su vivaticket.com (intero 10 euro, studenti 5 euro). Info: 333.2694897.

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