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MUSEO ARCHEOLOGICO TARANTO

"Rara Avis. Ritratti in bronzo": al MArTa la Magna Grecia incontra l'arte contemporanea

Un dialogo tra passato e presente. In mostra al Museo Archeologico Nazionale di Taranto le opere dell'artista Antonio Affidato

"Rara Avis", la mostra al Museo MArTA di Taranto

"Rara Avis", la mostra al Museo MArTA di Taranto

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2025-09-08 06:30:00 2026-01-06 18:30:00 UTC "Rara Avis. Ritratti in bronzo": al MArTa la Magna Grecia incontra l'arte contemporanea Via Cavour, 10, 74123 Taranto TA, Italia

La storia, a volte, non è solo scolpita nella pietra o scritta nei libri. Può farsi materia, fondersi con il presente e assumere nuove forme. È questa l'idea, potente e suggestiva, alla base di "Rara Avis. Ritratti in bronzo dalla Magna Grecia al contemporaneo", la mostra che dal 6 settembre 2025 animerà le sale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (via Cavour) fino al 6 gennaio 2026. Non una semplice esposizione, ma un vero e proprio dialogo tra epoche, tecniche e linguaggi che vede protagonista il bronzo, plasmato dalla sapiente mano dell'artista e orafo Antonio Affidato.

Il viaggio tra mito e contemporaneità

«Esistono vari modi di rendere eterna la storia, tramandarne significati e insegnamenti - ha commentato la direttrice del MArTA, Stella Falzone, durante la presentazione alla stampa - Come Museo archeologico nazionale di Taranto cerchiamo sempre nuovi linguaggi, nuove formule, per far sì che quei reperti, gli oggetti che raccontano storie tra mito e realtà di uomini, donne e civiltà, possano trovare un modo per arrivare ad ogni visitatore e con esso tornare a viaggiare per il mondo».

E il viaggio è proprio il tema centrale. Un percorso a ritroso e in avanti, che parte dai miti della Magna Grecia per approdare alle visioni contemporanee di Affidato, docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Reggio Calabria. Le sue nove sculture in bronzo, arricchite da incastonature di pietre preziose come diamanti, topazi, rubini, ambre e smeraldi, sono ritratti che danno nuova vita a figure epiche: da Hera a Medusa, da Pitagora a Heracle, fino all'eroe Faillo.

Quando l'argilla si fa emozione

Le opere di Affidato, poste nella sala espositiva al secondo piano, alle spalle della celebre Sala I, creano un affascinante cortocircuito visivo e narrativo. Se le sale del MArTA risplendono di ceramiche e reperti antichi, l'artista calabrese sposta il focus sul bronzo e sulla sua capacità di farsi ponte tra passato e futuro.

«Esporre al MArTA rappresenta per me un momento di grande valore - ha spiegato  Affidato - Scultura e oreficeria diventano strumenti di un processo di ricerca che indaga la materia, i processi, le tecniche e i simboli, trasformandoli in nuove narrazioni. È un’occasione per riconoscere le radici di una cultura e, al tempo stesso, per proiettarle verso nuove prospettive artistiche».

Un concetto ripreso anche dal curatore della mostra, l'archeologo Francesco Cuteri: «In una narrazione, quella di Antonio Affidato, in cui l’argilla si è fatta bronzo ed il metallo sensazioni, sentimenti, vissuto». La mostra celebra la materia, in un'epoca dominata dal virtuale e lo fa guardando al passato con uno "doppio sentire": rispettando la storia e il mito, ma proiettandoli verso la contemporaneità, in un flusso continuo.

L'esposizione è anche un omaggio alle affinità storico-mitologiche tra due regioni del Sud, Puglia e Calabria, terre bagnate dallo stesso mare e custodi di un'eredità culturale comune. Una tradizione di bellezza e maestria artigiana che trova il suo culmine nella preziosa collezione di ori custodita nelle sale del MArTA, prodotti dagli antichi e valenti artigiani tarantini.

La mostra con il solo costo del biglietto di ingresso al Museo dal martedì al sabato dalle ore 08,30 alle 19,30, con ultimo ingresso alle 19,00. Un'occasione da non perdere per ammirare un dialogo inusuale e profondo tra l'antico e il nuovo, tra la materia e l'emozione.

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