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L'evento

Ginosa: l'arte rompe il silenzio sulla violenza contro le donne

Il Palazzo della Cultura ospiterà una mostra e istallazioni per riflettere e sensibilizzare sul delicato tema

L'opera di Valeria Zito

L'opera di Valeria Zito

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Un'importante riflessione sul tema della violenza contro le donne si terrà martedì, 13 maggio alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Ginosa, Comune nella provincia di Taranto. L'evento, intitolato "Violenza contro le donne: Rompere il silenzio con l'arte", promosso dal Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, offrirà al pubblico un'occasione per esplorare questa delicata tematica attraverso il linguaggio universale dell'arte.

Si parte dalla mostra personale “Tra simboli e sogni” di Valeria Zito, artista di origini pugliesi che vive e lavora a Ginosa e  che per questa mostra ha scelto una serie di volti femminili, colorati e luminosi, che raccontano di forza e di poesia, di narrazioni senza tempo, che affondano le loro radici nelle storie che ci hanno cresciuti: le leggende popolari, le favole antiche, le pagine di letteratura che hanno lasciato un segno nella vita dell’artista. Una raccolta che rende visibile ciò che spesso rimane sommerso: l’eredità silenziosa dei racconti, la potenza evocativa dei simboli, la bellezza nascosta nel dettaglio, la forza del colore e della luce.

Al centro della serata vi sarà l'installazione artistica "In Art P.B." di Stefania Pellegrini, un'opera che commemora la figura di Pippa Bacca, l'artista che scelse di vestire la sua vita di pace viaggiando in autostop da Milano a Gerusalemme indossando l'abito da sposa come simbolo di speranza e che tragicamente trovò la morte per mano di un uomo. L'installazione si propone come un messaggio d'amore, di vita e di resistenza, attraverso brevi poesie popolari afghane scritte dalle donne, raccolte in forma anonima.

In Art P.B.

L'evento vedrà anche la partecipazione di Ira Panduku che presenterà la sua installazione artistica "Sottovoce", opera  concepita come un omaggio silenzioso alle donne afghane a cui è stato tolto il diritto di parola, di istruzione e di sogno. Attraverso il filo e il tessuto, l'artista dà voce ai loro silenzi, trasformando i loro divieti in una presenza tangibile.

L'opera "Sottovoce" di Ira Panduko

Il progetto artistico "Fili che resistono", sempre a cura di Ira Panduku, renderà omaggio a Shamsia Hassani, artista afghana di fama mondiale le cui opere denunciano con forza le difficili condizioni di vita delle donne in Afghanistan.

I momenti musicali sono a cura della violinista, Didi Tartari.

La mostra sarà inaugurata dall’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ginosa, Dania Sansolino e dalla psicologa del Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, Stefania Quarato.

La mostra e le installazioni artistiche saranno visitabili fino al 20 maggio.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Ginosa, il Comune di Ginosa e la Bibliofficina.

 

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