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Progetto Costa Sud-Matinelle a Trani, «Da dove spunta fuori una vasca verde?». Il video

Cittadinanza Attiva OIKOS contesta la realizzazione di una “vasca verde” in un’area naturalizzata

TRANI - Il piano di riqualificazione e rigenerazione territoriale della costa Sud-Matinelle, a Trani, solleva perplessità e interrogativi. A lanciare l’allarme, ancora una volta, sono i vertici dell’Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Trani APS, che mettono in discussione alcuni aspetti della progettazione, in particolare la realizzazione di una "vasca verde" di grandi dimensioni in un’area di elevato valore naturalistico.

Un intervento che modifica un’area già naturalizzata

Secondo l’associazione, il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale, subordinato a interventi di messa in sicurezza del sentiero costiero e della falesia soggetta a frane. La normativa stabilisce infatti che, per poter costruire la nuova infrastruttura, fosse necessario ridurre il livello di pericolosità geomorfologica della zona, declassandolo da "molto alta" (PG3) a "alta" (PG2).

Tuttavia, nel progetto definitivo è comparsa la realizzazione di una "vasca verde" nella zona delle conche-ex cava, un’area già completamente rinaturalizzata e situata a ridosso della costa, ai piedi della falesia.

Una scelta difficile da giustificare

Secondo Cittadinanza Attiva OIKOS, la funzione ufficiale della "vasca verde" sarebbe quella di opera di consolidamento, ma la sua reale utilità appare poco chiara. "Rinaturalizzare un’area già ad alto valore ambientale è come somministrare zuccheri a un diabetico", denunciano i rappresentanti dell’associazione, sottolineando il rischio di un intervento invasivo e poco coerente con la tutela del territorio.

Inoltre, emerge un dubbio concreto: si sta cercando di intervenire su quest’area ora, perché in futuro sarebbe quasi impossibile ottenere autorizzazioni per opere inamovibili? L’associazione ipotizza che il vero obiettivo sia quello di preparare il terreno per un futuro utilizzo balneare, magari con la concessione a privati.

Il timore di un progetto poco trasparente

I rappresentanti di Cittadinanza Attiva OIKOS chiedono maggiore trasparenza e chiarezza sull’effettiva finalità dell’intervento, soprattutto considerando che il progetto è finanziato con fondi del PNRR. Il rischio, secondo loro, è che si sfrutti questa opportunità per realizzare opere che potrebbero favorire interessi privati, piuttosto che la reale tutela del paesaggio e del territorio.

L’associazione invita quindi a riflettere sulle scelte progettuali e a garantire che gli interventi siano davvero finalizzati alla sicurezza e alla fruibilità della costa, senza snaturare un’area di straordinaria bellezza e valore ambientale.

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