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GIORNATA DELLA MEMORIA
29 Gennaio 2024 - 12:05
La Giornata della Memoria non poteva essere onorata meglio di così: al Teatro Tarentum, diretta dal Maestro Dante Roberto, ha avuto luogo il concerto “memorie di Shlomo” di Nadia Martina con il gruppo musicale Shanah Tovah ispirato alla storia, ai suoni, ai colori, alle atmosfere della migliore tradizione musicale ebraica. Nel corso della serata, gli Shanah Tovah (Nadia Martina voce, Fabio Zurlo fisarmonica, Gianpaolo Saracino violino, Marco Schiavone violoncello, Vincenzo Grasso clarinetto, Vito De Lorenzi percussioni) hanno saputo reinterpretare e valorizzare parti selezionate del repertorio tradizionale profano di musica ebraica, un “viaggio” che partito dalla tradizione Sefardita in giudeo-spagnolo è giunto alla tradizione Aschenazita in lingua yiddish. La musica, la cultura e soprattutto la lingua di questo “viaggio” si sono fuse in un mix di tedesco, ebraico, polacco, ucraino, russo e rumèno.
La musica ebraica, in verità, appare meravigliosamente “contaminata” dai contatti che gli “ebrei della Diaspora” hanno dovuto accettare con tante e diverse culture; ad esempio la musica Klezmer** (nei Balcani), quella Sefardita*** (degli Ebrei esiliati dalla Spagna dopo il 1492), quella degli Ashkenaziti****(delle comunità trapiantate nel cuore dell’Europa, in particolare nell’area franco tedesca).
Ne scaturisce una musica davvero unica che esprime le gioie e i dolori della vita, le emozioni, le speranze e le sofferenze ma soprattutto contraddistingue la condizione e la storia di un popolo perseguitato. Una musica fatta di suoni dell’esilio, della dispersione, della diaspora.
Il progetto musicale del gruppo “Shanah Tovah” è quindi basato essenzialmente sugli studi e sulla continua attività di ricerca della cantante e musicologa di Oria, Nadia Martina, che ha saputo declinare i vari aspetti delle culture musicali ebraiche con un’opera encomiabile di valorizzazione, rivisitazione e reinterpretazione moderna. La ricercatrice ha saputo creare un ponte ideale tra il passato ed il presente: i suoi concerti sono una vera promozione culturale della musica ebraica tradizionale: la musica di un popolo che dai tempi di Mosè ha sempre vissuto la condizione dell’esilio.
Perché il nome Shanah Tovah? Perchè durante il capodanno ebraico (Rosh Hashanah) ci si augura “shanah tovah” che significa “per un buon anno”); in realtà è una pratica abbreviazione dell’espressione "l'shanah tovah techatemu ve tikatevu" , che significa "che il tuo nome possa essere inscritto e serbato nel Libro della Vita per un buon anno”. E “Memorie di Shlomo” non è soltanto il nome del concerto ma anche il titolo del primo CD del gruppo salentino: un omaggio doveroso a Shlomo Venezia, scrittore italiano di origine ebraica nato a Salonicco nel 1923 e scomparso a Roma nel 2012: uno degli ultimi sopravvissuti all'interno dei campi di concentramento nazisti, uno tra i più importanti testimoni dell’Olocausto.
Shanah Tovah Il gruppo, di origine salentina, nasce nel gennaio 2011. Nadia Martina, fondatrice e cantante del gruppo, laureata a pieni voti in Musicologia e Beni Musicali, si occupa già da diversi anni di ricerca nel campo della musica tradizionale ebraica, in particolare della tradizione Sefardita e Aschenazita, vantando anche diverse partecipazioni in eventi importanti.
**la musica Klezmer è la musica di un popolo, della sua anima ma è anche composta da tante esperienze sonore e timbriche provenienti da tutto il grande bacino territoriale in cui vivevano le comunità ebraiche orientali.
*** Sefardita significa Spagnolo in ebraico. Questa parola si riferisce ai discendenti degli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492, dopo la caduta del Regno di Granada, ultimo episodio della riconquista cristiana della penisola iberica. Più generalmente, il termine sefardita comprende le comunità ebraiche del mondo arabo-musulmano, in particolare nel Maghreb. I canti sefarditi comprendono tutte e due le definizioni: i canti degli esuli dalla Spagna, trasmessi ed arricchiti di secolo in secolo dalle comunità nate da questa diaspora, e più in generale, la musica secolare o liturgica degli ebrei orientali.
****Ashkenaziti - Gli ebrei dell’Europa centrorientale; da Ashkenaz, che nella «tavola dei popoli» in Genesi, X, 3 e in Geremia, LI, 27 indica una nazione discendente da Iafet, stanziata a Nord della Siria, e che nell’ebraismo medievale fu identificata con la Germania. Intorno al X secolo gli ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania; durante la grave crisi dovuta alla peste del 1348-49, si ebbe una violenta esplosione antisemita in cui molti ebrei vennero uccisi dai «flagellanti»; i sopravvissuti emigrarono in Polonia dietro invito del re polacco Casimiro III. La loro lingua è lo yiddish, e per tradizioni liturgiche differiscono dai sefarditi di Spagna.
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