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Prevenzione e recupero
02 Ottobre 2025 - 00:13
L’epidermide, la nostra prima barriera protettiva, si trova spesso ad affrontare un periodo di stress
Sole, sale e vento: un mix inebriante durante le vacanze, ma che al rientro può lasciare segni visibili sulla nostra pelle. L’epidermide, la nostra prima barriera protettiva, si trova spesso ad affrontare un periodo di stress, manifestando secchezza, maggiore sensibilità, e un’accentuazione di macchie preesistenti o la comparsa di nuove discromie. Ma niente panico: con la giusta routine di cura e uno sguardo attento, è possibile ripristinare la salute e la bellezza della nostra pelle, prevenendo problemi futuri e individuando tempestivamente ciò che merita l’attenzione di un dermatologo.
Il rientro dalle vacanze non è solo un cambio di ritmo, ma anche un’opportunità per “resettare” la nostra pelle. Dopo l’esposizione prolungata ai raggi UV, alla salsedine e al vento, la barriera cutanea può risultare compromessa, con una perdita di idratazione e una maggiore vulnerabilità. È fondamentale agire con prodotti specifici che favoriscano la riparazione e il rinforzo, senza dimenticare l’importanza della prevenzione.
Per aiutare la pelle a ritrovare il suo equilibrio, è bene adottare una routine di bellezza che metta al centro delicatezza, idratazione e protezione.
• Detersione delicata, mattina e sera: Dimenticate i prodotti aggressivi che possono alterare ulteriormente il pH cutaneo. Optate per detergenti a basso potere schiumogeno, privi di solfati e alcol, con ingredienti lenitivi come l’avena, la camomilla o l’aloe vera. Una detersione dolce, ma efficace, è il primo passo per rimuovere impurità e residui, preparando la pelle ai trattamenti successivi.
• Idratazione e riparazione intensiva: Dopo la detersione, è il momento di nutrire la pelle in profondità. Scegliete creme e sieri ricchi di attivi in grado di rafforzare la barriera cutanea e ripristinare l’idratazione. Acido ialuronico, ceramidi, niacinamide (vitamina B3) e peptidi sono alleati preziosi. Questi ingredienti aiutano a trattenere l’acqua nella pelle, a riparare i danni cellulari causati dal sole e a migliorare l’elasticità e la luminosità. Applicate questi prodotti con un leggero massaggio, per favorirne l’assorbimento e stimolare la microcircolazione.
• Protezione solare irrinunciabile, anche in città: L’abbronzatura può sembrare svanita, ma l’esigenza di proteggere la pelle dal sole non lo è affatto. Nelle prime settimane post-estate, e specialmente se notate che le macchie tendono a scurirsi, è fondamentale continuare ad applicare uno schermo solare ad ampio spettro (SPF 30 o 50) ogni mattina, anche se trascorrete la giornata in ufficio o in città. I raggi UV, infatti, sono presenti anche nelle giornate nuvolose e possono contribuire all’invecchiamento cutaneo e all’aggravamento delle discromie.
Uno degli aspetti più importanti della cura della pelle post-estiva è l’auto-osservazione. L’esposizione al sole può influenzare l’aspetto di macchie e nei, rendendo alcuni di essi più evidenti o modificandone le caratteristiche. Distinguere tra un innocuo cambiamento di pigmentazione e qualcosa che merita un controllo dermatologico è cruciale.
• Discromie vs. lesioni sospette: Le discromie (macchie solari, lentiggini) tendono a cambiare lentamente, hanno margini solitamente abbastanza netti e un colore uniforme o leggermente variegato. Al contrario, lesioni cutanee che modificano rapidamente forma, colore o dimensione, o che presentano caratteristiche atipiche, meritano un controllo medico immediato.
• La regola ABCDE: una bussola per l’auto-esame dei nei: Per monitorare i nei e individuare potenziali segnali di allarme, è utile memorizzare la regola ABCDE:
− A come Asimmetria: Il neo non è uguale nelle due metà.
− B come Bordi irregolari: I margini sono frastagliati, dentellati o poco definiti.
− C come Colore non uniforme: Il neo presenta diverse sfumature di colore (nero, marrone, rosso, bianco, blu).
− D come Diametro: La dimensione del neo supera i 6 millimetri.
− E come Evoluzione: Il neo cambia rapidamente forma, dimensione, colore, o presenta nuovi sintomi come prurito, sanguinamento, croste.
Oltre all’auto-osservazione, esistono situazioni in cui una visita dermatologica è caldamente consigliata o addirittura urgente.
• Controlli periodici: la prevenzione prima di tutto: Se hai molti nei, una storia di scottature solari severe, un fototipo chiaro o una familiarità con casi di melanoma, è fondamentale programmare controlli dermatologici periodici, almeno una volta all’anno. Questo approccio proattivo permette di monitorare l’evoluzione dei nei e di individuare precocemente eventuali anomalie.
• Segnali d’allarme che richiedono un’azione immediata: Non rimandare la visita se noti sintomi insoliti e persistenti come sanguinamento spontaneo di un neo o di una lesione, prurito persistente e inspiegabile, o la comparsa di lesioni che “non guariscono” o che si modificano rapidamente. Questi possono essere indicatori di condizioni che necessitano di una valutazione professionale.
Il periodo post-estivo è un momento cruciale per la pelle. Adottare una routine che privilegi detersione delicata, idratazione profonda e protezione solare costante è il primo passo per ripristinare la sua salute e bellezza. Ma altrettanto importante è sviluppare una consapevolezza maggiore nei confronti della nostra epidermide, monitorando attentamente macchie e nei. La regola ABCDE è uno strumento semplice ed efficace per l’auto-esame. In caso di dubbi, incertezze o segnali d’allarme, la scelta migliore è sempre quella di consultare un dermatologo. Meglio una visita in più che un rinvio, per garantire alla nostra pelle la cura e l’attenzione che merita. Prendersi cura della propria pelle significa investire nella propria salute a lungo termine.
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Testata: Buonasera
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