Notizie
Cerca
PATOLOGIA DIFFUSA
02 Ottobre 2025 - 00:09
Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, in Puglia oltre il 6 per cento della popolazione è affetto da diabete
In Puglia il diabete non è più solo un problema delle fasce adulte e anziane, ma una patologia diffusa che tocca sempre più da vicino anche adolescenti e giovani adulti. I numeri fotografano una realtà preoccupante e indicano che la Regione deve affrontare una doppia sfida: prevenire la malattia nelle nuove generazioni e al tempo stesso garantire ai pazienti già diagnosticati cure adeguate e tecnologie aggiornate.
Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, in Puglia oltre il 6 per cento della popolazione è affetto da diabete, con una prevalenza superiore alla media nazionale. Taranto e la sua provincia si collocano nella fascia più critica, complice un mix di fattori ambientali, sociali e comportamentali che favoriscono l’insorgenza della malattia. In particolare, la diffusione di sovrappeso e obesità infantile rappresenta un campanello d’allarme: più di 1 bambino su 4 ha un peso superiore a quello raccomandato, condizione che aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in età precoce.
Gli esperti concordano su un punto: per invertire la rotta occorre intervenire sulle abitudini quotidiane già dai primi anni di vita. Alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e riduzione del consumo di zuccheri semplici sono i pilastri della prevenzione. In Puglia sono stati avviati progetti pilota nelle scuole primarie che prevedono laboratori di educazione alimentare, menu controllati nelle mense e ore di movimento aggiuntive. Tuttavia, queste iniziative restano circoscritte e manca una strategia unitaria che coinvolga tutto il territorio regionale.
A Taranto, dove i dati dell’obesità infantile sono fra i più alti della regione, alcuni istituti hanno sperimentato programmi di “colazione sana” e camminate di gruppo, ottenendo miglioramenti nei parametri metabolici dei bambini coinvolti. Ma per gli esperti del Dipartimento di Prevenzione della ASL Taranto serve una campagna strutturale, con investimenti certi e monitoraggi annuali, che accompagni i giovani fino all’adolescenza e coinvolga attivamente le famiglie.
Sul fronte dell’assistenza, la Puglia dispone di una rete di centri diabetologici pubblici distribuiti nelle ASL provinciali. Tuttavia, la domanda supera spesso l’offerta e i tempi d’attesa per una prima visita specialistica o per il rinnovo dei piani terapeutici possono arrivare a diverse settimane. In alcune province, come Taranto e Foggia, le liste sono più lunghe rispetto al barese.
Gli operatori sanitari sottolineano che la gestione del diabete richiede presa in carico multidisciplinare: medici di medicina generale, diabetologi, nutrizionisti, infermieri specializzati e psicologi. La realtà pugliese presenta eccellenze, come il centro di riferimento regionale presso il Policlinico di Bari o i percorsi integrati avviati dall’ASL Lecce, ma mostra anche differenze marcate tra territori. Questa disomogeneità rischia di tradursi in disuguaglianze di accesso e qualità delle cure per i pazienti.
Negli ultimi anni la gestione del diabete ha fatto passi avanti significativi grazie a nuove tecnologie che consentono un controllo più accurato e meno invasivo della glicemia. In Puglia è aumentata la distribuzione dei sensori di monitoraggio continuo e dei microinfusori per insulina, strumenti che migliorano il controllo metabolico e riducono il rischio di complicanze.
La Regione ha investito nel potenziamento dei presidi territoriali e nell’estensione dei dispositivi alle fasce più giovani, ma restano criticità legate ai costi, alla formazione degli operatori e alla necessità di un supporto continuo per le famiglie. In molti casi i pazienti lamentano ritardi nelle forniture o difficoltà burocratiche per l’accesso ai nuovi dispositivi.
Sul fronte delle terapie farmacologiche, i diabetologi pugliesi evidenziano la necessità di ampliare l’uso dei farmaci innovativi che hanno dimostrato benefici anche su cuore e reni, ma che richiedono percorsi prescrittivi più snelli. Il rischio, altrimenti, è che solo una parte dei pazienti possa beneficiare dei progressi terapeutici disponibili a livello nazionale.
Per un territorio esteso come la Puglia, la medicina di base rappresenta il primo presidio nella lotta al diabete. Il monitoraggio dei fattori di rischio, la promozione di stili di vita sani e l’identificazione precoce dei casi sospetti sono funzioni chiave dei medici di famiglia. Tuttavia, la carenza di personale e i carichi di lavoro elevati possono limitare la capacità di svolgere queste funzioni in modo sistematico.
La pandemia ha accelerato l’uso della telemedicina, aprendo nuove prospettive per il follow-up dei pazienti diabetici. Alcune ASL pugliesi hanno attivato piattaforme per l’invio a distanza dei valori glicemici e per consulti online con gli specialisti. I primi risultati mostrano una maggiore aderenza terapeutica e una riduzione degli accessi inappropriati agli ambulatori. Se consolidata, questa innovazione potrebbe diventare un alleato prezioso per superare le barriere geografiche e ridurre i tempi d’attesa.
Gli esperti ritengono che la Puglia debba adottare un piano regionale sul diabete che metta insieme prevenzione, diagnosi precoce, presa in carico multidisciplinare e accesso uniforme alle nuove tecnologie. Un modello che potrebbe ispirarsi alle migliori pratiche di altre regioni italiane, adattandole al contesto pugliese.
Questo piano dovrebbe prevedere obiettivi misurabili: ridurre del 10 per cento l’obesità infantile in cinque anni, portare il controllo glicemico ottimale al 70 per cento dei pazienti seguiti, garantire tempi di attesa per la prima visita diabetologica inferiori a 20 giorni. Indicatori concreti che consentano di valutare l’efficacia delle azioni e correggere gli interventi in corso d’opera.
Il diabete in Puglia è una emergenza silenziosa che rischia di esplodere se non affrontata con decisione. Investire su stili di vita sani nelle giovani generazioni significa ridurre l’incidenza futura della malattia e alleggerire il carico sul sistema sanitario. Potenziare le strutture e garantire l’accesso alle tecnologie innovative significa migliorare subito la qualità della vita dei pazienti e prevenire complicanze costose e invalidanti.
Per una Regione che si confronta da anni con problemi ambientali, disuguaglianze socioeconomiche e carenze strutturali, il diabete diventa un indicatore chiave della capacità di fare prevenzione efficace. Se la Puglia saprà trasformare questa sfida in un’opportunità, potrà costruire un modello di sanità pubblica più equa, moderna e vicina ai cittadini, dove la salute non sia più solo cura della malattia ma promozione del benessere a partire dai più giovani.
Vuoi restare aggiornato su benessere, prevenzione e nuove scoperte mediche? Clicca qui per visitare la sezione “Speciale Salute” e scoprire consigli utili, approfondimenti, reportage esclusivi e curiosità per prenderti cura di te ogni giorno.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA