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SPECIALE FESTIVITà

Cartellate, profumo di Natale: dolce più amato della Puglia, storia, tradizione e ricetta

Dalle cucine di campagna ai borghi illuminati a festa, sono il simbolo più antico e riconoscibile del Natale in ogni provincia pugliese

Speciale Festività

Origini, significato e la ricetta completa per portare in tavola un capolavoro della tradizione

Quando in Puglia arriva dicembre, l’atmosfera cambia lentamente. Le case cominciano a riempirsi di profumi familiari, nelle cucine si ripetono gesti tramandati di generazione in generazione e la tavola diventa il centro di un rito che unisce tutta la famiglia.

Tra i dolci che segnano il passaggio all’attesa natalizia, uno è considerato da tutti il più rappresentativo: le cartellate, vere protagoniste delle feste in ogni provincia della regione.

La loro forma caratteristica, un intreccio di pasta sottile avvolto a spirale, ricorda antichi simboli legati al sacro e alla tradizione contadina.

Secondo una delle interpretazioni più diffuse, queste roselline dorate richiamerebbero le fasce del Bambin Gesù oppure le ghirlande offerte alle divinità nella cultura mediterranea.

Un dolce che quindi unisce tradizioni cristiane e radici ancestrali, capace di attraversare i secoli rimanendo sempre attuale.

Nelle case pugliesi la preparazione delle cartellate non è mai un gesto solitario. Si impasta insieme, si arrotola insieme, si frigge insieme. La cucina diventa così un piccolo laboratorio di affetti, dove l’attesa del Natale si mescola a racconti, aneddoti e risate.

Il risultato finale è un dolce croccante e profumato, pronto a essere immerso nel miele o nel vincotto, due varianti che dividono affettuosamente le famiglie pugliesi.

Una storia che attraversa la Puglia

Le cartellate sono diffuse ovunque: dal Gargano ai borghi del Tavoliere, dalle Murge ai paesi del Salento.

Ogni zona custodisce una sua versione, con piccole differenze nell’impasto, nella forma o nella scelta del condimento.

Per qualcuno la ricetta originale prevede solo miele tiepido, per altri è fondamentale il vincotto ottenuto da mosto cotto o fichi secchi, un ingrediente che rappresenta la memoria più antica dell’enogastronomia pugliese.

La bellezza del Natale pugliese sta anche in questo: una tradizione che si rinnova senza mai rinunciare al proprio carattere popolare.

Le cartellate, simbolo di questa continuità, sono presenti in ogni casa, nelle piazze durante i mercatini dell’Avvento e in molte manifestazioni dedicate ai sapori del territorio.

La magia del Natale pugliese

Le cartellate sono solo uno dei tanti elementi che rendono il Natale in Puglia un periodo unico. Nelle città e nei borghi si susseguono presepi viventi, mercatini artigianali, concerti di zampogne e bande musicali. Si accendono le luminarie che illuminano le piazze, mentre nelle case i profumi delle cucine annunciano l’arrivo dei giorni più attesi dell’anno.

In questo quadro di festa, il cibo diventa un linguaggio universale, una forma di memoria e identità. Le cartellate rappresentano tutto questo: sono il dolce del ritorno, della famiglia riunita, dei ricordi che si rinnovano a ogni morso.

E ogni anno, quando compaiono sulla tavola, è come se il Natale in Puglia accogliesse tutti con la stessa promessa: celebrare la bellezza delle tradizioni semplici, quelle che resistono al tempo e continuano a unire le persone.

La ricetta tradizionale delle Carteddàte tarantine

Pochi ingredienti, tanta pazienza e un po’ di manualità: così nasce uno dei dolci più amati della Puglia. Ecco una ricetta fedele alla tradizione, alla portata di chiunque voglia provare a realizzarle.

Ingredienti: Farina 00 500 g, Olio extravergine d’oliva 100 ml, Vino bianco 160 ml, Scorza di 1 arancia o 1 clementina non trattata, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale, Olio di semi per friggere, Miele o vincotto per condire. Zuccherini, noci tritate o canditi per decorare.

Preparazione dell’impasto: In un pentolino scaldare l’olio extravergine d’oliva con la scorza dell’agrume. Una volta aromatizzato, eliminare la scorza. Sistemare la farina su una spianatoia, unire il sale, lo zucchero e l’olio caldo. Cominciare a lavorare il composto, aggiungendo il vino tiepido poco alla volta fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Coprire e far riposare per circa un’ora.

Dare forma alle cartellate: Dividere l’impasto in piccoli panetti e stendere ciascuno in una sfoglia sottile. Ricavare delle strisce larghe circa 3 cm e lunghe 20-30 cm. Pizzicare la pasta ogni pochi centimetri per creare le tipiche cavità, poi arrotolare la striscia su se stessa formando una spirale. Lasciare asciugare su un vassoio per una notte: questo passaggio migliora la croccantezza.

Frittura e condimento: Friggere le cartellate in abbondante olio caldo fino a doratura. Scolarle su carta assorbente. Una volta tiepide, immergerle nel miele scaldato o nel vincotto, oppure irrorarle con il condimento prescelto. Decorare con zuccherini o frutta secca.

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