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SPECIALE FESTIVITà

“Pettolata sotto l’antenna” con Ciccio Cavallo ai Tamburi

È un appuntamento che richiama centinaia di persone da tutta la città, con la collaborazione dei condomini della zona e che si ripete da circa quarantacinque anni

Speciale Festività

Quartiere Tamburi - Taranto, pettolata sociale la notte di santa Cecilia (foto Carmine La Fratta)

Dall’inizio del mese, con l’allestimento degli addobbi, fervono i preparativi ai Tamburi per la tradizionale pettolata che si terrà all’alba del 22 novembre, ricorrenza di Santa Cecilia, in via Leopardi angolo via Verga, nei pressi del gigantesco traliccio delle antenne Telecom. Per questa particolare localizzazione la manifestazione è intitolata appunto “La pettolata sotto l’antenna”.

È un appuntamento che richiama centinaia di persone da tutta la città, con la collaborazione dei condomini della zona, e che si ripete ormai da circa quarantacinque anni, simbolo di un quartiere che vuol rimarcare le sue radici strettamente popolari.

Ne è promotore un gruppo di amici, abbastanza avanti nell’età, che porta avanti questa tradizione a nome di quello più numeroso che lo ha iniziato, che ora si tengono compagnia al “San Brunone”, poco distante.

Ne parla Ciccio Cavallo, 72enne ex collaudatore di tubi allo stabilimento siderurgico e poi titolare di un negozio di articoli per la casa, ora in pensione.

Cavallo, già calciatore nelle file della storica “Jonica” e compagno di squadra di tanti elementi che hanno militato in serie B e C, è stato più volte ospite in note trasmissioni televisive (fra cui “Porta a Porta” e “Report”) per parlare delle vicende del quartiere alle spalle dello stabilimento siderurgico, di cui subisce l’inquinamento. Non ultimo, quello elettromagnetico delle già citate antenne.
«La pettolata - spiega - si svolge grazie all’apporto di altri fervorosi ‘tamburini’ come me, quali Giulio Tedesco, Mimmo Basile ‘’u pumpière’, Umberto Faita, l’elettrauto Giuseppe Mele detto ‘peppe ‘a frezzole’ e tanti altri collaboratori. Come sempre friggeremo le pettole nel locale messoci come sempre a disposizione dalla vedova di un nostro carissimo amico, Lino Solfrizzi ‘u pescatore’».

“Ci incontreremo, assieme ad alcuni collaboratori, attorno alle ore 4.30 per accogliere le donne del vicinato che ci porteranno la pastella per le pettole, che a turno friggeremo in un grande recipiente. E mentre le serviremo bollenti ai presenti, nell’inevitabile ‘arrang’arranghe’, arriverà la banda, costituita da piccolo gruppo di musicanti di Crispiano, che ci allieterà con le caratteristiche pastorali. Già diverse emittenti televisive da tutta la regione ci hanno preannunciato il loro arrivo con le telecamere per riprendere la festa– continua – E si continuerà fino all’ultima pettola servita (lo scorso anno ne preparammo circa 8 kg). Il nostro sarà anche un omaggio alla memoria degli amici scomparsi e in particolare dell’iniziatore di questa tradizione ai Tamburi, Vitino Lopez del bar Galese, in via Galeso, anche lui deceduto da anni”.

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