Cerca

Cerca

TRADIZIONI

Il presepe torna al centro della tradizione

L'esempio dell'associazione "Amici del Presepio"

Tradizione del presepe

Un presepe (foto d'archivio)

Dopo un lungo periodo di predominio di sfavillanti abeti natalizi, con gli addobbi fra i più ricercati ed appariscenti, da qualche tempo finalmente si assiste al ritorno del presepe. Ciò accade proprio quando alcuni grandi magazzini ne avevano decretato la scomparsa, destinando gli spazi ad esso solitamente destinati ad altri accessori natalizi. In soccorso di questa tradizione è venuta l’inventiva dei maestri presepisti, che con mille iniziative ne hanno incentivato la ripresa. Taranto è stata all’avanguardia di questo movimento di rinascita attraverso Pasquale Antonicelli e Corrado Costa i quali già dalla fine degli anni settanta, nei locali del convento di San Pasquale, organizzavano mini corsi nelle scuole elementari e medie. Ben presto la passione contagiò i giovanissimi allievi, che acquisirono una tale padronanza della lavorazione della creta e della cartapesta e dell’allestimento di scenari in legno da raggiungere in bravura i maestri. Inoltre da molto tempo si svolgono concorsi per i migliori presepi, a cura di parrocchie e associazioni per il tempo libero. In molti casi le competizione riguardano i minipresepi, spesso assurti dalla dignità di veri complementi di arredo, perciò in esposizione stabile nelle case. E ora, al contrario di come avveniva un tempo, sono i più piccoli, già allo spirare della prima aria natalizia, a sollecitare i papà e i nonni a disporre quanto necessario per l’allestimento degli scenari, scendendo dal tramezzo (o salendo dal box auto) i cartoni con l’occorrente. Se qualche statuina presenta la gamba spezzata oppure è mancante di un braccio, sarà sufficiente piazzarla nell’ambientazione in modo opportuno, fra un masso, un albero e una cascatella, per occultare l’inconveniente. E ad allestimento completato ai più anziani sorgerà il ricordo di quando si andava a prendere la creta al “monte delle vacche”, dove ora si trova l’ospedale “Santissima Annunziata”, oppure nelle campagne del quartiere Tamburi. E per i pupazzetti? C’era fino a un anno addietro l’esposizione presepistica de “Ai mille articoli” di via Anfiteatro, con elementi per ogni gusto e ogni tasca. Gli acquisti, a modico prezzo, erano possibili anche presso le due o tre bancarelle ubicate nei pressi della porticina di San Cataldo, come ricordava lo scrittore di tarantinità Giacinto Peluso, oppure nel negozio dei fratelli Carrino in piazza Duomo o in quello di Francesco e Giovanni Faggiano (padre e figlio). Ma questo accadeva nella notte dei tempi. Oggi, se si desidera qualche pezzo di ottima fattura, basterà recarsi nelle botteghe dei “figuli” di Grottaglie o degli artigiani leccesi, veri maestri nel settore. Amazon? Forse è meglio di no! Non pochi tarantini, già dagli inizi di novembre, da Taranto usano recarsi per gli acquisti, in gite organizzate, ai mercatini di Napoli a San Gregorio Armeno, a Spaccanapoli, dove i “pastori”, talvolta, hanno i volti dei più famosi personaggi della televisione e della politica.

Gli Amici del Presepio

In difesa di questa bella tradizione, a Taranto vanta lunga attività grazie all’Associazione italiana amici del presepio, nata da un’idea e da una amicizia di due appassionati del presepe. Era il 18 ottobre 1978 quando Corrado Costa e Pasquale Antonicelli, con un gruppo di appassionati artisti (cui si aggregò l‘altrettanto valente presepista Lucio Marangi) deliberarono la costituzione dell’associazione, i cui ideali si ispirano ai valori della fede cristiana con l’obiettivo della fraternità tra gli uomini.

Nel corso degli anni, l’associazione ha proposto programmi ambiziosi che hanno contribuito a far accrescere la conoscenza teorica e culturale e artistica del presepio e del suo significato, organizzando periodicamente conferenze tenute da relatori anche di fama nazionale e da insigni studiosi delle tradizioni locali.

L’associazione organizza inoltre corsi periodici in cui gli allievi sono guidati nell’allestimento e conoscenza dei materiali impiegati per elevare tecnicamente e artisticamente l’allestimento presepistico. Il presidente Francesco Schinaia insieme ai suoi collaboratori ha organizzato dallo scorso anno un corso dedicato ai bambini (6/8 anni) che ha registrato larga partecipazione, richiesto anche da numerose associazioni cittadine.

Fra le innumerevoli attività ed iniziative intraprese, segnaliamo l’istituzione dal 2003 del premio “Don Michele Grottoli” (a lungo parroco della basilica cattedrale) che si assegna nel corso della rassegna natalizia denominata “I presepi a Taranto” come riconoscimento a chi si è distinto per impegno, solidarietà, generosità e altruismo.  Nel 2004, in occasione del venticinquennale della costituzione della sede di Taranto, l’associazione ha voluto festeggiare la ricorrenza pubblicando il libro intitolato “Un racconto di Natale come tragitto di una stella” scritto da Vito Donato Litti.

Qualche anno più tardi, nel 2006, per meglio comprendere il significato profondo del Premio Grottoli, l’associazione ha dato alle stampa un secondo libro intitolato “Sulle tracce di un padre.. un cammino a ritroso” di Angela Ferilli che racconta la vita e le opere di mons. Michele Grottoli in trent’anni nella città vecchia, operando una sottile quanto determinata educazione delle menti e dei cuori di tutti coloro con cui intrecciò rapporti di amicizia o di semplice conoscenza.  Sempre dal 2006, l’associazione realizza un calendario da collezione con le immagini delle opere presepistiche più apprezzate di artisti locali e di livello nazionale.

Nel 2009, sotto la guida di Michele Parabita, è stato organizzato a Taranto il quarantesimo convegno nazionale dell’associazione dal titolo “il presepio: segno di annuncio e di speranza”, con la partecipazione di oltre trecento convegnisti da ogni parte dell’Italia e d’Europa.

Nel 2017 è stato realizzato un grande plastico diorama che nella sua ambientazione in scala raffigura scorci e vicoli della Taranto del settecento dove in primo piano è la casa natale di Giovanni Paisiello, in piazzetta Monteoliveto. Esposta nella chiesa di San Francesco di Paola, l’opera, di grande pregio e bellezza, è frutto del lavoro di gruppo di diversi presepisti, simbolo dell’amicizia che regna nell’associazione.

La sezione tarantina de “Gli amici del presepio” è attualmente presieduta da Francesco Schinaia, maestro presepista di indubbie doti artistiche che sulla linea dei suoi predecessori, sta portando avanti l’opera di promozione di questa bellissima arte; con lui operano nel direttivo il vice presidente Mauro Tomaselli, della segretaria Alda Plantone, il tesoriere Vincenzo Guarino e i consiglieri Angelo De Rosa e Ferdinando Rizzuto. La sede è ubicata in via Cavallotti 149, dove tutto l’anno (previa prenotazione) è possibile visitare una mostra di presepi ed un laboratorio attrezzato per la realizzazione dei presepi. L’auspicio è quello di dar vita nel futuro a un museo permanente, magari in uno degli edifici risanati del centro storico, che contribuirebbe ad assicurare ulteriore lustro alla città.

Le opere realizzate dagli artisti tarantini ogni anno si possono ammirare negli spazi espositivi di realtà che ne fanno richiesta ma soprattutto nell’annuale mostra de “I presepi a Taranto”, la cui ultima edizione del 2023, la trentacinquesima, nella galleria comunale del castello aragonese, ha registrato oltre tremila visitatori.

Intanto fervono i preparativi per l’edizione 2024 della mostra dei presepi, che si terrà anche quest’anno al castello aragonese (14 dicembre-6 gennaio) dove verranno esposte, insieme alle opere degli artisti tarantini, anche le realizzazioni dei bambini che hanno partecipato all’ultimo corso dell’associazione.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori