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SPECIALE CASA

Tinteggiatura fai da te (senza litigare col muro)

Come scegliere pittura, strumenti e tempi

Speciale Casa

Proteggi bene, prepara meglio e stendi con calma: il 70% del risultato è nella preparazione

Perché farla? Risparmi, impari e ti godi la soddisfazione del «l’ho fatto io». Se sbagli… mano di fondo, ripassi e nessuno saprà del tuo rullo troppo entusiasta.

Prima di iniziare

Sposta i mobili, copri tutto e prepara l’ambiente. Sgrassa pareti lucide (cucina!), stucca buchi e crepe, carteggia leggero, poi primer se il muro «beve» o il colore sotto è scuro. Nastro carta lungo battiscopa e stipiti: toglilo quando la pittura è ancora leggermente umida (il nastro è come le promesse: meglio mantenerle subito).

Strumenti essenziali (niente astronavi)

Rullo medio (pile 10–12 mm), pennello piatto per tagli, rullino per spigoli, vassoio con griglia, asta telescopica, scala seria. Stucco in pasta + spatola, carta vetrata 120–180, teli copritutto, guanti, occhiali e mascherina. Cappa anti-goccia opzionale ma consigliata (anche un cappellino va bene).

Pittura giusta, stanza giusta

Traspirante per camere e soffitti.
Lavabile/satinata per zone trafficate; superlavabile in cucina/bagno.
Finitura opaca perdona difetti; satinata regge più lavaggi; lucida è spietata (e rara sulle pareti).

Prova un campione colore A4 su due pareti diverse: la luce cambia tutto. Se temi l’«effetto scatola», colora una parete accento e lascia neutre le altre.

Quanta pittura comprare (la matematica gentile)

Superficie = (perimetro × altezza) − porte/finestre. Moltiplica per 2 mani e aggiungi +10–15% di margine. Etichetta pittura: resa tipica 10–12 m²/l per mano.

La mano (e il polso)

Soffitto prima, poi pareti. Taglio con pennello (bordo 5–8 cm), quindi rullo a W ampia e riempi. Lavora bagnato su bagnato, niente ripassi su zone asciutte (è lì che nascono i segni). Tra una mano e l’altra rispetta i tempi di asciugatura. In pausa, avvolgi rullo e pennello nella pellicola: restano vivi, tu pure.

Errori frequenti & salvataggi rapidi

Segni di rullo → poca pittura o ripassi tardivi: ricarica e sovrapponi. Aloni su colore scuro → mancato primer: dai un fondo o una terza mano. Gocce → rullo zuppo: sgronda meglio. Macchie che riaffiorano (nicotina/umidità) → isolante specifico, poi ritinta.

Finitura e pulizia (chiudi in bellezza)

Ispeziona in controluce, ritocca con mano leggera, rimuovi il nastro in diagonale. Lava subito gli attrezzi. Conserva pittura di scorta (200–300 ml) in barattolo etichettato («Stanza, colore, data»): il te-del-futuro ringrazia.

Checklist rapida

Coperture e nastro: fatti.
Stucco, carteggio, primer: fatti.
Campione colore provato: fatto.
Rullo, pennello, asta, vassoio: pronti.
Ventilazione ok, niente correnti d’aria.
Due mani programmate, tempi rispettati.

In sintesi

Proteggi bene, prepara meglio e stendi con calma: il 70% del risultato è nella preparazione.

Il resto è ritmo, luce buona e quel tocco di ironia che rende più leggeri te… e le tue pareti.

Buona tinteggiatura!

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