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Salute

Il botulino e l’acido ialuronico come rimedi per il dolore facciale

L’uso nelle manifestazioni sintomatologiche a carico dell’articolazione della mandibola e dei muscoli della masticazione

Il botulino e l’acido ialuronico come rimedi per il dolore facciale

Il botulino e l’acido ialuronico come rimedi per il dolore facciale

La tossina botulinica e l’acido ialuronico sono le due molecole attualmente più utilizzate nell’ambito della medicina estetica del volto. E’ meno risaputo, invece, il loro utilizzo nella terapia dei Disordini Temporomandibolari (che per brevità indicheremo come DTM), vale a dire il complesso delle manifestazioni sintomatologiche a carico della articolazione della mandibola e dei muscoli della masticazione.

In estrema sintesi si tratta del dolore localizzato alle guance, alle tempie, o davanti all’orecchio, accompagnato o meno da ridotta apertura della bocca o da deviazione della stessa in apertura, con l’eventuale presenza di un rumore di clic o di fruscio dell’articolazione stessa. Quest’ ultimo segno, che potrebbe essere avvertito come il più allarmante, se presente da solo non deve essere risolto. A questi sintomi possono essere correlati altri, considerati come secondari, quali: acufeni, cervicalgia, cefalea tensiva. La diagnosi dei DTM è complessa e viene determinata secondo linee guida elaborate dalle più prestigiose Società scientifiche internazionali del settore. In Italia, la SIGeDO è la massima espressione dei nostri migliori centri di ricerca universitaria. Per quanto riguarda invece la terapia dei DTM, si parla più correttamente di “gestione” del disturbo, con la quale lo specialista di dolore facciale accompagna il paziente indicando una serie di presidi che, soltanto se adottati nel loro insieme, costituiscono l’intera terapia. Per cui la fisioterapia mirata, il counseling comportamentale, terapie farmacologiche, placche di svincolo (Bite) occlusali costituiscono nell’ insieme la prima scelta terapeutica.

In aggiunta, al fine di ottenere un sollievo dal dolore nel breve/ medio termine, vi sono indicazioni scientifiche per utilizzare infiltrazioni di acido ialuronico per l’articolazione temporomandibolare, con una tecnica di ARTROCENTESI, concettualmente simile a quella impiegata in ortopedia, per esempio nel ginocchio. La tossina botulinica, invece, viene iniettata con tecniche simili a quelle della medicina estetica, in caso di dolore muscolare a carico dei masseteri, i muscoli masticatori della guancia, e dei temporali, i muscoli che si irradiano a ventaglio dal davanti e sopra l’orecchio. Entrambe le tecniche sono impiegate nel nostro studio, ottenendo un effetto lenitivo sul dolore nelle due sedi di intervento indicate. Va ribadito che un risultato soddisfacente si ottiene se comunque il paziente segue tutte le altre prescrizioni terapeutiche, in primis fisioterapia e counseling cognitivo comportamentale.

È bene sottolineare inoltre che sia l’artrocentesi che le infiltrazioni di botulino hanno effetti temporanei di mesi, e ne consegue che quasi mai, da sole, sono risolutive del problema, in quanto alla base dei disordini temporomandibolari vi è una gamma molteplice di fattori causali, quali traumi e microtraumi fisici, traumi emotivi e psicologici, fattori genetici, bruxismo, abitudini viziate di postura o di mordicchiamento, ed in minima parte l’occlusione dentaria. Quindi, nel singolo paziente, non è possibile definire quale o quali di questi fattori sia intervenuto, e ciò spiega la necessità di una gestione terapeutica composta di più presidi insieme.

 

dott. Paolo Cervarich
Odontoiatra Perfezionato in Parodontologia, Endodonzia e Odontoiatria Pediatrica

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