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L'intervista
16 Novembre 2024 - 06:15
Mino Borraccino
Da quattro anni è il consigliere del presidente della Regione, Michele Emiliano, per l’attuazione del Piano Taranto. Cosimo (Mino) Borraccino, è senz’altro tra i politici più esperti del territorio e a lui abbiamo chiesto di fare il punto su alcuni dei temi più sensibili che toccano Taranto e la sua provincia.
Consigliere, cominciamo da un tema a lei molto caro: l’aeroporto di Grottaglie.
Periodicamente mi affaccio all’aeroporto di Grottaglie per rendermi conto di persona dei lavori che, come Regione Puglia, col Presidente Michele Emiliano, abbiamo previsto, finanziato e appaltato per il completo rifacimento del terminal passeggeri. Dopo aver rifatto, negli anni scorsi, nell’ordine: la via di rullaggio; ampliato il piazzale di sosta dei velivoli; ristrutturati tutti gli hangar e realizzato la bretella di collegamento tra l’aeroporto e la statale TA/BR; stiamo per concludere il completo restyling, assegnando così la piena funzionalità al nostro aeroporto.
Questi lavori sono un preludio all’apertura dello scalo ai voli civili?
Alla fine dei lavori del terminal, previsti tra circa un anno, saremo pronti ad attivare tutte le procedure per avviare i voli di linea passeggeri. Sono particolarmente legato ai lavori del Terminal passeggeri, non solo perché da anni mi batto per efficientare la struttura aeroportuale al fine di attivarne i voli di linea ma anche perchè, nel 2019, da Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, firmai personalmente l’ulteriore finanziamento di altri 7milioni di euro.
A Grottaglie c’è una vertenza scottante: quella della Leonardo.
Siamo sconcertati per le ipotesi di “scorporo” della divisione aerostrutture della LeonardoSpA. Lo stabilimento di Grottaglie rappresenta una eccellenza produttiva ed un asse portante del sistema produttivo della Puglia che non può essere liquidato in questo modo. Ho partecipato alle manifestazioni dei lavoratori a Grottaglie, oltre che per portare la solidarietà della Regione e del Presidente Michele Emiliano anche per informare delle iniziative intraprese della Regione. Giovedì 14 novembre abbiamo tenuto una riunione coi sindacati convocata dalla Task Force Regionale per l’Occupazione. Continuiamo invece a sostenere, come fatto sinora, le misure di aiuto pubblico di cui disponiamo, per rafforzare la presenza in Puglia di Leonardo. Vogliamo sempre garantire, allo stabilimento Leonardo di Grottaglie, prospettive di produzione ed occupazione e di ciò ci faremo parte attiva col Presidente Emiliano.
Da Grottaglie a Statte: la vertenza Hiab...
Siamo stati 2 volte in 3 settimane sul posto a portare solidarietà, ai 103 lavoratori dell’azienda che produce gru da circa 6 decenni, con gli onorevoli Pagano e il Senatore Misiani. Abbiamo trovato decine di lavoratori che a fine mese non prenderanno lo stipendio e neppure potranno presentare la NASPI o andare in CIG! A loro va tutta la nostra solidarietà. Va chiarito che come Regione Puglia, insieme al Presidente Michele Emiliano abbiamo avanzato proposte pragmatiche per agevolare il salvataggio dei lavoratori, purtroppo non accolte dall’azienda. Vi è da aggiungere che già 70 lavoratori somministrati, all’inizio dell’anno, sono stati definitivamente messi fuori dal ciclo produttivo.
La madre di tutte le vertenze resta quella dell’ex Ilva. Crede che finalmente si riuscirà a trovare un punto di equilibrio tra salute e lavoro?
Seguo i temi ambientali e della salute, come da mandato assegnatomi dal Presidente della Regione, e specifico che non c’è solo la preoccupante vicenda della ex ILVA, che continua purtroppo a zigzagare sui temi principali che stanno a cuore alla città: salute, ambiente e livelli occupazionali. A tal proposito la settimana scorsa insieme alle altre figure istituzionali del Partito democratico abbiamo incontrato a Taranto prima i sindacati e poi le associazioni ambientaliste. Continuo a pensare che resta centrale il tema della decarbonizzazione, così come dal 2015 messa in agenda dalla Regione Puglia e dal Presidente Emiliano e su quella posizione dobbiamo tenere il punto, utilizzando bene ad esempio le ingenti risorse che la commissione europea ci ha assegnato per la cosiddetta “transizione giusta”.
A proposito di ambiente, è di nuovo centrale la questione delle discariche. Le popolazioni dei territori interessati continuano ad essere preoccupate. Quali azioni sta compiendo la Regione?
Anche su questo tema mi attivo quotidianamente. Infatti sabato scorso, aiutato da amici ingegneri, ho presentato ai 26 enti interessati, via Pec, le osservazioni al progetto della Lutum Srl, nello specifico, alla domanda di PAUR, relativa alla “Riattivazione di una installazione di smaltimento rifiuti non pericolosi ubicata in località Palombara nel Comune di Taranto, nell’isola amministrativa di Taranto, a ridosso dei comuni di Lizzano, Fragagnano, Monteparano, Roccaforzata e Faggiano, in previsione della conferenza dei servizi del prossimo 19 Novembre. Le personali osservazioni partono richiamando preliminarmente le precedenti osservazioni, sempre per lo stesso procedimento, inviate, dal sottoscritto, il 12 Luglio 2023, per specificare che, la procedura di che trattasi è di competenza regionale e non provinciale. Ho posto poi due questioni tecniche.
Quali?
La prima riguarda gli aspetti urbanistici e nello specifico quanto dichiarato dal Comune di Taranto, non lo condivido, in quanto ritengo vi siano delle competenze comunali che vanno esercitate. Come affermato nel parere, l’intervento del quale parliamo non è conforme allo strumento urbanistico, pertanto la discarica in questione, per poter essere autorizzata, deve ottenere il provvedimento di variante urbanistica da parte del Comune di Taranto.
La seconda questione?
Riguarda il Piano regionale dei rifiuti. L’attuale piano prevede il criterio escludente per i “Siti potenzialmente contaminati, tranne i casi per i quali il proponente, pur se non responsabile, provvede ad attuare le procedure e le attività di caratterizzazione ambientale, nonché ogni adempimento successivo e/o necessario”. Come affermato dallo stesso proponente, le attività di MISE/MIPRE sono ancora in corso per cui il proponente non ha terminato “ogni adempimento successivo e/o necessario” alle attività di caratterizzazione ambientale. Il vincolo “escludente” si ritiene, pertanto, cogente ed applicabile da parte della Provincia.A tal proposito, domenica scorsa ho partecipato a Lizzano, insieme a molti sindaci e amministratori del territorio alla imponente manifestazione, pacifica e gioiosa, per dire no alla riapertura della discarica ex Vergine.
Una grande questione che sta a cuore ai pugliesi: la sanità. I pazienti vorrebbero servizi più efficienti.
Ritengo che il problema maggiore per tutte le strutture riguardi la carenza di personale medico, nonostante da qualche mese abbiamo l’autorizzazione ad assumere oltre cento dirigenti medici negli ospedali della nostra provincia.
Ci sono segnali incoraggianti: molti concorsi sono partiti e alcuni sono già conclusi con il personale assunto, in particolare a Manduria dove ad esempio la radiologia, dopo l’arrivo del nuovo primario sta facendo cose egregie anche di sabato o con l’importante azione intrapresa dalla Asl per l’abbattimento delle liste d’attesa oltre che coi tempi martellanti coi quali si sta portando a compimento il nuovo ospedale, uno dei più grandi del mezzogiorno con ben 720 posto letto. Sempre a proposito di sanità aggiungo che stiamo seguendo con estrema attenzione la crisi di Cittadella della Carità (convocazione alla Presidenza della Regione il 19 novembre), mentre per il sistema Multiservizi Città di Taranto incontro fissato il 28 novembre.
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