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«Pelillo non avrebbe dovuto accettare»

«Pelillo lascia l’incarico di Commissario dell’Azienda ospedaliera fantasma di Taranto? Non avrebbe mai dovuto accettarlo! Non si gioca con i fondi pubblici distratti all’assistenza e recedere dal proposito di candidarsi a Sindaco della propria città, che credo sia amata più di ogni altra cosa, per accondiscendere a una proposta indecente di Emiliano. Si dimostra scarso amore per la propria città e tanto amore per sé stesso». Così, in una nota, il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo. «È apprezzabile comunque il ravvedimento operoso di Pelillo» continua Zullo. «Ora tocca ad altri, a chi sta ai vertici regionali del governo politico della sanità pugliese. Abbiano un sussulto di pudore e seguano l’esempio di Pelillo. Lo facciano per rispetto della sofferenza dei tanti pugliesi che oggi non riescono ad accedere alle cure e dei nostri operatori sanitari stremati e oltraggiati da un assessore che un giorno si è l’altro pure lancia contro di loro accuse che offendono dignità e professionalità». «Il mio incarico di Commissario per la istituenda Azienda Ospedaliera Santissima Annunziata si è concluso nei tempi assegnatimi con la consegna all’assessorato regionale della sanità del “piano di fattibilità economico-amministrativo per lo scorporo degli ospedali Ss Annunziata, Moscati e (in parte) San Marco di Grottaglie dall’attuale Asl e per la conseguente costituzione della nuova Azienda Ospedaliera» aveva scritto Pelillo in un comunicato, ricordando come «la costituzione della nuova Azienda Ospedaliera è un ulteriore passo di avvicinamento all’entrata in funzione del Policlinico San Cataldo che, in quanto policlinico, dovrà essere organizzato in una Asl Ospedaliera autonoma che, quando sarà, cambierà nome da Ss Annunziata in San Cataldo. Si è concluso, pertanto, il mio lavoro di coordinamento tra la società Deloitte, che materialmente ha redatto il piano, le diverse articolazioni della sanità regionale, dall’assessorato regionale all’Ares, l’intera organizzazione della Asl e le istituzioni civili di Taranto» sottolinea l’ex deputato tarantino. «A questo punto» continua «la Regione invierà il piano di fattibilità ai Ministeri competenti per ottenere il previsto parere favorevole. Subito dopo potrà istituire la nuova Asl Ospedaliera così come stabilito dalla legge regionale pubblicata nell’agosto scorso». E, se «un ringraziamento particolare» va «al Presidente Emiliano e alla sua giunta per avermi concesso la possibilità di contribuire nuovamente e in altra veste al progetto del San Cataldo», un passaggio degno di nota è quello in cui Pelillo ricorda di aver contribuito «sia formalmente per l’incarico affidatomi, sia informalmente nell’aver potuto dare una mano all’attuale direzione strategica della Asl nel rimettere in carreggiata il progetto che» - è la puntualizzazione - «a febbraio dello scorso anno quando io e la nuova direzione ci siamo insediati, risultava a mio parere gravemente compromesso». Quindi, la richiesta a Emiliano per un «altro sforzo per Taranto e per la sua gente, che se ne occupi personalmente, perché ora sarebbe un delitto non riuscire a realizzare pienamente quello che dodici anni fa sembrava solo un sogno».
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