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Sviluppo economico del territorio, bisogna fare sistema

Luciano De Gregorio

Luciano De Gregorio

L’Arsenale militare, rientri a pieno titolo nel piano strategico economico e sociale del nostro territorio. Lo sviluppo economico del territorio dal Pnrr al tavolo di concertazione del Cis, impone a noi tutti un richiamo dei soggetti interessati per fare una volta per tutte “Sistema”. Tecnopolo-porto-industria 4.0-cantieristica-turismo-mitilicoltura e pescicoltura-agricoltura. Non meno importante, e sempre più fondamentale, è il potenziamento delle attività del nostro arsenale militare. Nel corso di questi ultimi anni, da parte dei governi precedenti, ci sono stati impegni sottoscritti e, mai mantenuti. Da tempo si sono fatti interpreti le organizzazioni sindacali della difesa del nostro territorio analizzando con puntualità le condizioni degli insediamenti del ministero della difesa nella nostra città e le sue attuali ricadute produttive, occupazionali e sociali. Il problema degli organici e del ricambio generazionale negli Enti della Difesa del territorio jonico, accanto a quello degli investimenti necessari per sostenere la ripresa nelle aree industriali e manutentive (Arsenale Maristanav Diremmi ecc), resta tuttora privo di soluzioni concrete, visto l’esodo continuo di migliaia di lavoratori. Il piano triennale dei fabbisogni del Ministero della Difesa sembra essere già superato dalla realtà, perché sorretto dall’idea che entro il 31 dicembre 2024 i dipendenti siano 18.500, mentre, oggi sono già 16.500 rispetto al tetto delle 20.000 unità. È indispensabile che tutti gli attori istituzionali, politici e sindacali del nostro territorio, facciano squadra e sistema per un piano straordinario di assunzioni su scala nazionale, da distribuire in tutto il Paese, tenendo conto del ruolo strategico che Taranto deve assumere per la difesa e la sicurezza nel Mediterraneo. Con il governo neoeletto, quindi, si riapra un confronto serrato, dove gli impegni assunti vengano migliorati e soprattutto mantenuti. La politica ha bisogno di pacificazione e quando si amministra, si amministra per il territorio. Bene quindi, il richiamo che in tale direzione, ha lanciato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Taranto e il Mediterraneo, Taranto e il suo sviluppo non possono fare a meno di quella visione strategica legata alla stabilità di questo nostro mare. Il mediterraneo, punto di congiunzione di tre continenti, via di transito che da sola ospita il 20 % del traffico mondiale che catalizza interessi di attori con ambizioni globali e obiettivi connessi al controllo delle materie primee alla disponibilità di vie commerciali. Diventa quindi di particolare importanza, il potenziamento della cooperazione industriale nello sviluppo capacitivo con focus particolari sugli abilitanti strategici che sono oggi il nostro gap più significativo. La nota sarà invita al ministro della difesa Crosetto, al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, nonché alle organizzazioni sindacali della difesa, affinché si riavvii il confronto di merito. Luciano De Gregorio Mezzogiorno Federato
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