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Un viaggio leggero e suggestivo tra costellazioni e antiche leggende
23 Luglio 2025 - 08:00
Nel lontano anno 2000, Anna Montella dava alle stampe la sua prima pubblicazione, un piccolo ma prezioso “quaderno” intitolato Il Fascino del Meraviglioso. Questa prima opera, da subito fuori dal comune per il suo approccio delicato e originale, prendeva come pretesto le costellazioni per addentrarsi in un mondo che da sempre ha affascinato l’umanità: quello del mito e della favola. Ma attenzione: non si trattava né di un manuale di astronomia, né di astrologia, discipline scientifiche o pseudoscientifiche, bensì di un invito poetico e didattico a riscoprire quella zona di confine in cui il divino e l’umano si incontrano, intrecciando storie e simboli capaci di illuminare la nostra comprensione del passato e, forse, anche di noi stessi.
L'autrice è una studiosa, scrittrice e appassionata di letteratura e cultura classica, con una particolare attenzione all’immaginario mitologico e alle sue infinite declinazioni nel tempo e nelle forme. La sua formazione culturale si nutre di studi classici, letteratura comparata e antropologia culturale, campi nei quali ha saputo costruire una voce originale, capace di unire rigore e poesia. Nel corso della sua carriera ha pubblicato saggi, articoli e volumi che spaziano dal mito antico alla narrazione contemporanea, passando per la rilettura critica delle favole e dei simboli.
Il Fascino del Meraviglioso nasce da questa passione, con l’intento di essere un piccolo manuale, ma soprattutto un oggetto di curiosità e bellezza, da leggere e consultare con piacere, da collezionare quasi come un talismano culturale. In una società sempre più proiettata verso la razionalità spinta e la digitalizzazione fredda, l’opera di Montella ricorda la necessità di conservare e alimentare quel rapporto intimo con il mito, che non è solo materia da libri accademici, ma un patrimonio vivo di simboli e narrazioni che da millenni contribuiscono a definire l’esperienza umana.
Il volume è strutturato come un insieme di appunti, note e brevi riflessioni, attraverso le quali l’autrice accompagna il lettore nel viaggio delle costellazioni mitologiche, dalla loro origine nella notte stellata fino al loro ruolo nella cultura e nella tradizione popolare. Le figure mitologiche, gli dei, gli eroi, i racconti vengono presentati in modo semplice ma evocativo, con un linguaggio che unisce chiarezza e leggerezza, senza rinunciare alla profondità.
Nel tempo Anna Montella ha continuato a dedicarsi alla scrittura, pubblicando opere di diverso genere, spaziando dal saggio alla narrativa, dalla critica letteraria alla divulgazione culturale. Tuttavia, come spesso accade per chi ama davvero ciò che fa, il primo libro resta un punto di riferimento affettivo e intellettuale. Così, a 25 anni di distanza da quella prima pubblicazione, ha deciso di riportare in libreria l'opera in una nuova edizione ampliata, pensata per celebrare un quarto di secolo di parola scritta e di rapporto con il lettore.
Il lavoro, pur non avendo l’ambizione di essere un trattato o un manuale accademico di mitologia, si pone un obiettivo altrettanto importante: quello di risvegliare nella memoria del lettore quel senso di meraviglia e di incanto che accompagna la scoperta del mito. Attraverso le sue pagine si evoca un tempo in cui la realtà e la fantasia non erano distinte nettamente, ma si fondevano in un intreccio vivo e pulsante. Un’epoca in cui il divino camminava accanto agli uomini, le stelle raccontavano storie di dei e di eroi, e il senso del magico faceva parte integrante della vita quotidiana.
Il fascino di questo approccio sta proprio nella sua capacità di riportare in superficie quel mondo antico e sempre nuovo, fatto di simboli, racconti e archetipi, che continua a parlare all’anima umana anche oggi. Nel contesto della contemporaneità, dove spesso prevalgono cinismo e scetticismo, l’opera di Anna Montella rappresenta una boccata d’aria fresca, un invito a riaprire le porte della fantasia, dell’immaginazione e della curiosità culturale.
In un certo senso, Il Fascino del Meraviglioso non è solo un libro, ma un piccolo rito di passaggio: un percorso che ricorda come la conoscenza del passato mitico non sia un’eredità morta o superata, ma un tesoro da cui attingere continuamente per arricchire il nostro presente e per guardare al futuro con occhi nuovi.
Questa nuova edizione si presenta come un’occasione per riscoprire non solo un testo ormai introvabile, ma anche per riflettere sull’importanza della narrazione mitica nella nostra cultura e sulla capacità della scrittura di rinnovarsi senza perdere la propria radice più autentica.
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