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CAPITALE ITALIANA DEL GHOSTING

Taranto città del mare... e dei cuori spezzati

Un’estate tra amori sognati e chat mai più lette: la città jonica seconda in Italia per sparizioni sentimentali

Il giornale dell'estate

Rotonda Lungomare, Taranto (foto Luca Tocci)

Mare turchese, tramonti da copertina, atmosfera sensuale e profumo di salsedine. Taranto ha tutte le carte in regola per essere una meta perfetta per gli innamorati.

Eppure, sotto la superficie abbagliante della città jonica, si nasconde una realtà meno romantica: Taranto è tra le capitali italiane del ghosting, quel fenomeno relazionale in cui, all’improvviso, una persona sparisce senza lasciare traccia, senza spiegazioni, senza un messaggio, lasciando l’altro in balia del silenzio digitale.

A dirlo non sono solo le confessioni degli amici del cuore o le chat congelate su WhatsApp.

A certificare questa tendenza è un’indagine condotta da Unobravo, servizio di supporto psicologico online, che ha interpellato 1.527 adulti da Nord a Sud. I risultati? Impietosi per la città dei due mari. Il 61% dei tarantini ammette di aver fatto ghosting, mentre il 50% dichiara di averlo subito.

Numeri che collocano Taranto al secondo posto in Italia in questa classifica poco invidiabile, battuta solo da Reggio Calabria. Lì, infatti, il ghosting è praticamente un rito d’iniziazione: 64% di “sparizioni” attive e 61% di “vittime”. A seguire, città del Sud e del Centro come Napoli, Bari, Padova e Roma. Altro che romanticismo mediterraneo: sembra che l’amore al Sud sia diventato un affare da Houdini.

Eppure, e qui sta il paradosso tutto tarantino, solo il 14% degli intervistati considera accettabile usare il ghosting per troncare una relazione. Tradotto: a nessuno piace, ma tutti lo fanno. Un po’ come mangiare la pizza fredda alle 2 del mattino o ascoltare canzoni strappalacrime dopo una rottura: nessuno lo ammette volentieri, ma in tanti ci cascano.

Questa discrepanza tra comportamento e accettazione sociale racconta una tensione profonda nei rapporti umani, un disagio relazionale sempre più diffuso, soprattutto tra i più giovani. Non si tratta solo di paura del confronto: è la fatica di sostenere il peso emotivo dell’altro, il panico che prende quando si deve spiegare il “perché non funziona”. Così si sceglie il silenzio, che apparentemente costa meno. Ma lascia danni duraturi, come ben sa chi ha atteso per settimane un messaggio che non è mai arrivato.

E pensare che Taranto ha tutto per essere teatro di amori appassionati: panorami da cartolina, serate che iniziano con un aperitivo sul lungomare e finiscono sotto un cielo stellato, la sensualità languida del Sud. Ma forse proprio questa atmosfera, densa e intensa, spaventa chi non è pronto a viverla fino in fondo. Così, si scappa. E si sparisce.

Nel dettaglio, il report di Unobravo rivela che l’Italia intera è sempre più “ghosting-dipendente”, con città come Napoli dove oltre 1 persona su 5 (22%) considera il ghosting un metodo legittimo per concludere una relazione. Bari e Padova si attestano su percentuali simili, intorno al 55% sia per chi lo ha subito che per chi lo ha praticato. Roma, regina del drama, mantiene alto il suo tasso di sparizioni romantiche (53%), mentre città come Foggia e Livorno confermano che anche i centri meno “cool” sanno sparire benissimo.

Il Nord si salva solo in parte: Brescia, Cagliari e Rimini registrano percentuali più basse, a conferma che la cultura della comunicazione diretta forse resiste ancora in alcune aree del Paese.

Ma cos’è davvero il ghosting? Un tempo si chiamava “lasciare senza spiegazioni”, oggi ha una parola di tendenza, una nomea quasi glamour. Eppure, le conseguenze psicologiche possono essere pesanti: sensazioni di abbandono, insicurezza, calo dell’autostima. Un gesto “facile” che spesso è una vera bomba emotiva per chi lo subisce.

A Taranto, dove il calore umano è una cifra identitaria, questo fa ancora più male. Come si concilia il cuore grande dei tarantini con la tendenza a sparire? Forse è proprio la contraddizione il cuore pulsante del fenomeno: più grande è l’aspettativa, più alto il rischio di delusione.

Ma allora, che estate sarà per i cuori solitari del tacco d’Italia? Difficile dirlo. Certo è che, tra un bagno a Lido Azzurro e un cocktail al tramonto alla Rotonda del Lungomare, la speranza non manca mai. Magari il prossimo match su Tinder non sparirà dopo il primo caffè. O magari sì, ma almeno stavolta qualcuno lo prenderà con leggerezza.

E se proprio l’amore deve passare da un silenzio improvviso, che almeno sia accompagnato da una vista mozzafiato, una granita al limone e una playlist malinconica da vero esperto del “cuore spezzato con stile”.

D’altronde, se è vero che Taranto è la città dove si ama e si sparisce con passione, è anche vero che nessuno come i tarantini sa rialzarsi e ricominciare. Con un nuovo match, un nuovo tramonto e - si spera - un po’ più di sincerità.

Ecco il link allo studio completo.

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