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Il commercialista
26 Novembre 2024 - 07:03
Imprenditoria femminile
Sono disponibili ancora 15 milioni di euro di finanziamenti destinati ad incentivare le imprese femminili con contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati nella misura “ON-Imprese a Tasso Zero” da richiedere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo comunica lo stesso dicastero nei giorni scorsi attraverso il proprio sito internet istituzionale chiarendo che la misura si rivolge anche ai giovani imprenditori indipendentemente dal loro sesso.
Tramite il portale di Invitalia, la società ministeriale che fornisce supporto alla richiesta di incentivi, si può ancora fare domanda per accedere ai contributi a fondo perduto e a finanziamenti agevolati a tasso zero fino al 90% delle spese ammissibili.
La misura è regolata da un precedente decreto del MISE - oggi divenuto MIMIT - del 4 dicembre 2020 e poi via via rifinanziato per circa 100 milioni di euro in totale attingendo ai fondi del PNRR. Con riguardo alla quota riservata alle imprese femminili, il Ministero chiarisce che l’accesso ai contributi è riservato alle micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e quote di partecipazione, da donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni e da persone fisiche che intendano costituire una nuova impresa. Quali sono le attività incentivabili: la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, la fornitura di servizi alle imprese e alle persone, compresi quelli afferenti l’innovazione sociale, il commercio di beni e servizi, il turismo incluse le attività turistico culturali finalizzate a valorizzare la fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e accoglienza. Le agevolazioni spettanti saranno erogate nella forma di finanziamenti agevolati a tasso zero, per un massimo di 10 anni e di un contributo a fondo perduto, fino al 90 per cento della spesa ammissibile, pari a 1.500.000 euro per le imprese costituite da non più di 36 mesi e di 3.000.000 euro per le imprese costituite da più di 36 mesi e fino ad un massimo di 60 mesi. Cosa finanzia la misura? Le imprese possono richiedere il finanziamento per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. Non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro; è prevista invece la garanzia sotto forma di privilegio speciale per i finanziamenti superiori a 250 mila euro. È sempre richiesta l’ipoteca per i progetti di investimento che prevedono l’acquisto di un immobile. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Sono previste due linee di finanziamento con programmi di spesa e regime di aiuti diversi, a seconda che le imprese siano costituite da non più di 3 anni oppure da almeno 3 e non più di 5 anni. Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. Possono accedere ad un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto che non può superare il limite del 20% della spesa ammissibile. Le imprese possono richiedere anche un contributo per la copertura delle esigenze di capitale circolante collegate alle spese per materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa. Il contributo può arrivare fino al 20% delle spese di investimento.
Alcuni esempi di spese del piano d’impresa: opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile), macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici e servizi per l’ICT, brevetti, licenze e marchi, consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile), spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento, spese per la costituzione della società. Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Le agevolazioni consistono nel mix di tasso zero e fondo perduto, che non può superare il limite del 15% della spesa ammissibile.
Alcuni esempi di spese del piano d’impresa: Acquisto di immobili solo nel settore turistico (40% investimento ammissibile), opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile), macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.
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