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04 Settembre 2024 - 16:00
L'allarme lanciato dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche
«A gennaio scorso è scaduta la graduatoria regionale per il reclutamento di Infermieri, facendo perdere a migliaia di professionisti, la possibilità di una assunzione a tempo indeterminato. A breve sarà necessario procedere alle assunzioni per garantite il funzionamento delle strutture del Pnrr e dell’ospedale San Cataldo, ma senza una graduatoria per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, saranno tempi duri per la Sanità pugliese e tarantina».
Lo afferma Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto. «L’espletamento di una procedura concorsuale per titoli ed esami - afferma Volpe - impiega circa un anno e mezzo per la realizzazione di una graduatoria valida per il reclutamento del personale, per questo è necessario non perdere altro tempo e consegnare in tempi celeri e certi alle Aziende sanitarie strumenti idonei per l’assunzione a tempo indeterminato di personale. In questi mesi - prosegue - si sono avanzate proposte da più fronti sulla proroga delle graduatorie in scadenza nella Regione Puglia, al fine di non disperdere il patrimonio assunzionale che una graduatoria concorsuale consegna ai Direttori Generali delle Aziende sanitarie pugliesi, ma nessuna risposta ufficiale è stata mai fornita agli stakeholders».
Pierpaolo Volpe (Opi Taranto)
Il presidente Volpe fa una richiesta precisa. «È inaccettabile che la macchina amministrativa si regga sul personale a tempo determinato e sul lavoro straordinario del personale sanitario, per questo chiedo al Dipartimento salute della Regione Puglia di procedere speditamente nel fornire l’autorizzazione all’indizione di concorsi pubblici per l’assunzione di personale. L’assistenza di prossimità è la vera sfida per la Sanità del futuro, c’e sicuramente bisogno di personale formato e motivato, ma anche del giusto personale secondo i parametri che la stessa norma nazionale ci impone».
Lo sguardo è rivolto pure al prossimo futuro. «Anche l’ospedale San Cataldo non può e non deve diventare una cattedrale nel deserto, ma deve essere ‘riempito’ di personale per ridare dignità ad un territorio come quello di Taranto già fortemente provato dall’emergenza ambientale. È necessario poi il potenziamento dell’area della prevenzione e delle attività di screening in quanto nei prossimi anni si consumeranno i danni che l’Acciaieria più grande d’Europa ha prodotto sulla salute dei tarantini e pugliesi».
Volpe, infine, chiama in causa la Regione. «Elevo un grido d’allarme alla politica regionale per richiedere strumenti idonei per l’assunzione di personale, che siano essi rivolti alla proroga delle graduatorie o all’indizione di nuovi concorsi pubblici, con la consapevolezza che i tempi sono stretti, anzi strettissimi e non c’è altro tempo da perdere».
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