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Lavoro
26 Agosto 2024 - 17:00
Autobus di Kyma Mobilità
Ugl Autoferrotranvieri ha proclamato, per giorno 20 settembre, dalle ore 20 alle ore 24, uno sciopero del personale di Kyma Mobilità.
«La protesta, in totale condivisione con i propri iscritti e tantissimi altri lavoratori associati alle diverse organizzazioni sindacali, nasce a seguito del recente azzeramento del bilancio positivo aziendale relativo l'anno 2023 a cura del socio unico, che ha inteso far confluire nelle casse comunali l'intero utile di Kyma Mobilità, circa 4.300.000 euro. Tutto legittimo - si legge in una nota firmata da Riccardo Lupoli (segretario aziendale) e Andrea Basile (segretario territoriale) ma riteniamo che, prima di procedere ad azzerare il bilancio e quindi utilizzare i soldi di Kyma Mobilità per necessità comunali, sarebbe stato prioritario valutare in sinergia con le realtà sindacali, azioni concrete per ottimizzare le condizioni lavorative, efficientare il servizio, potenziare la sicurezza dei luoghi di lavoro, assicurare l’incolumità dei dipendenti (con particolare riferimento ai lavoratori front-line tutti), migliorare gli standard qualitativi d’esercizio da anni in grande sofferenza, e riconoscere ai lavoratori meritati incentivi economici per gli sforzi profusi quotidianamente negli ultimi anni, dal momento che, anch'essi hanno contribuito al conseguimento di questo eccellente risultato (utile d'esercizio 4 milioni e 300 mila euro), generando quindi grandi performance e relative premialità cospicue per le dirigenze».
«Molteplici le richieste sindacali volte a rafforzare il servizio, garantire la sicurezza operativa nei vari settori, ed accrescere il benessere del personale, ma, nostro malgrado, non si è ottenuto nessun miglioramento concreto, procrastinando temi rilevanti sopra esposti, come argomenti di secondo ordine. L'azienda - prosegue l'Ugl - aveva paventato anche nuove assunzioni, che dovevano partire a dicembre 2023 al fine di rinvigorire il servizio durante il periodo natalizio, con l'obiettivo di integrare circa 15/20 nuovi autisti, ricorrendo ad assunzioni con contratto M.O.G. (Monte Ore Garantito); ciononostante, ad oggi, sono state assunte solo 5 unità, e con un ritardo significativo, ovverosia non più di 3 mesi fa».
«Molte le preoccupazioni dei lavoratori, nonostante siano il perno centrale per la tutela del diritto alla mobilità, perfino pronti a fuggire da un mestiere con salari inadeguati rispetto le gravose responsabilità e le crescenti difficoltà economiche, ulteriormente inasprite dall’attuale aumento del costo della vita».
«Ugl Autoferrotranvierinon si è mai nascosta dietro ad un dito e non intende farlo neanche in questa circostanza, rivendicando ciò che ha richiesto nei vari incontri di “tentata conciliazione”, ovvero un riconoscimento per i lavoratori, a fronte dell'azzeramento dell'utile di bilancio, che ha portato benefici economici a tutti, tranne che ai dipendenti di Kyma Mobilità, ricordando alla dirigenza politica ed aziendale, secondo i quali procede tutto a "gonfie vele", che il risultato ottenuto è stato raggiunto principalmente grazie al contributo attivo e lo spirito di abnegazione del personale».
Tra le rivendicazioni principali, Ugl ha chiesto «l'incremento immediato (a partire dal 1° agosto 2024) del Ticket Pasto, dalle attuali 6,50 euro a 8,00 euro per i lavoratori di ogni settore».
«Tuttavia, un'amministrazione cieca e lontana dalla percezione reale dei dipendenti, ha deciso di rimandare la discussione ad ottobre (ultimo incontro 5 agosto scorso), formalizzando un esclusivo interesse politico, rivelatosi semplicemente uno “specchietto per le allodole” riproponendo la medesima calendarizzazione di incontri, già concordata a marzo scorso con le organizzazioni sindacali, e prospettando progetti comunque di pertinenza aziendale, senza definire i tempi di realizzazione. Questa strategia ha l'unico scopo di temporeggiare, offrendo solo aumenti marginali in cambio di ulteriori sacrifici da parte dei lavoratori, che non siamo assolutamente disponibili a negoziare».
Ugl, quindi, invita i lavoratori a partecipare allo sciopero del 20 settembre per «rivendicare i propri diritti e cercare di ottenere i giusti riconoscimenti».
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