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Sanità

«Servono provvedimenti urgenti per i pronto soccorso tarantini»

Perrini chiede la riapertura del presidio all'ospedale Moscati

Il pronto soccorso dell’ospedale Ss. Annunziata (foto d'archivio)

Il pronto soccorso dell’ospedale Ss. Annunziata (foto d'archivio)

«Che ci siano grossi problemi nei quattro pronto soccorso di Taranto e provincia non è un mistero. A giugno scorso avevo lanciato l’ennesimo allarme perché la situazione era talmente drammatica, nonostante il direttore generale della Asl di Taranto, Vito Colacicco, abbia cercato con alcuni provvedimenti di porre rimedio. I pronto soccorso del Santissima Annunziata di Taranto e dell'ospedale di Martina Franca sono in una situazione a dir poco drammatica, tenuto conto che quest'ultimo copre un'utenza molto vasta con pazienti provenienti dai Comuni delle vicine province di Bari e Brindisi».

Renato Perrini, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, chiede una audizione del Governatore pugliese Michele Emiliano in qualità di assessore alla Sanità.

«Non ci sfugge che oltre alla carenza di personale medico, una delle cause del sovraffollamento è legato all’abitudine di molti di recarsi al Pronto soccorso anche per casi di lieve gravità. Si tratta di situazioni che dovrebbe essere gestite da presidi minori dislocati in punti strategici del territorio. Invece negli ultimi anni la parola d’ordine è sempre stata quella di tagliare la spesa sanitaria. A danno della medicina territoriale».

«Una riflessione però va fatta - prosegue il consigliere regionale - oggi, alla luce di tutto quello che sta succedendo: nel 2014 è stato un errore chiudere il Pronto Soccorso del Moscati, che come struttura sanitaria, era centrale, in quando serviva non solo a sollevare il sovraccarico del Santissima Annunziata di Taranto, ma anche di altri Comuni vicini».

«Nelle scorse ore ho sollecitato che venga discussa la richiesta di audizione a firma del sottoscritto per trovare soluzioni tangibili. La riapertura del Pronto Soccorso del Moscati, potrebbe - anche in attesa del nuovo ospedale San Cataldo - essere anche una soluzione provvisoria per affrontare serenamente i prossimi anni».

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