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Il Siderurgico

Impianti di Acciaierie d'Italia "in affitto", ecco cosa cambia

Le nuove scadenze

Adolfo Urso e Giancarlo Quaranta

Adolfo Urso e Giancarlo Quaranta

Rinnovo fino al 2030: nuova scadenza nel contratto di affitto per gli impianti del Siderurgico di Taranto tra Ilva in amministrazione straordinaria e Acciaierie d'Italia - anche questa in amministrazione straordinaria.

La scadenza originaria era al 31 maggio 2024.

Per il commissario Giancarlo Quaranta l'ex Ilva potrà ora "continuare a gestire gli impianti dal punto di vista industriale" e "a valle del 31 maggio l'azienda avrà una sua storia grazie a questa firma" avvenuta ieri", che risale a lunedì.

"La gestione operativa degli stabilimenti verrà svolta dai commissari di Acciaierie d'Italia" ha sottolineato lo stesso Quaranta.

Ieri mattina a Palazzo Carpegna i Commissari di Acciaierie d'Italia in Amministrazione Straordinaria sono intervenuti in audizione presso la Nona Commissione (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato in relazione alle sezioni del DL Agricoltura riguardanti l'Ex Ilva.

"L''impegno di ADI in AS punta a ristabilire produzione, affidabilità e qualità dell'impianto Ex Ilva di Taranto come obiettivo cruciale per garantire l'operatività anche degli altri impianti legati al ciclo produttivo. A questo proposito le risorse derivanti dal patrimonio destinato di 150 milioni di euro saranno indirizzate alla realizzazione del Piano di Ripartenza elaborato dall'azienda con il fine di consentire, da un lato, la ripresa produttiva dello stabilimento e, dall'altro, garantire l'esecuzione dell'attività di manutenzione volte a ristabilire sicurezza e continuità nei livelli produttivi dell'impianto oltre ad assicurare l'occupazione dei diretti dell'Acciaieria".

"Abbiamo definito un piano industriale che opera nella direzione di poter dimostrare che quanto preventivato come valore del prestito ponte di 320 milioni potrà essere restituito dall'azienda" ha proseguito Quaranta. "In qualità di Commissari, il nostro ruolo è quello di ristabilire le condizioni per creare valore all'impianto. Abbiamo trovato un'azienda che su tre altoforni ne aveva solo uno operativo. Immaginiamo di recuperare un secondo altoforno per poterlo porre in marcia al termine della stagione estiva". 

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