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L'allarme
24 Novembre 2023 - 06:00
Il carcere di Taranto
“Il carcere di Taranto ha superato il numero di 900 detenuti”.
L’allarme viene lanciato dal Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria il quale si chiede perché a Taranto, nel carcere nato per 320 detenuti con un organico di 270 poliziotti, si è arrivati ad oltre 900 detenuti per 500 posti, mentre i poliziotti sono aumentati di pochissime decine, ad oggi, 300 unità.
“Proprio a Taranto erano previsti dei lavori urgentissimi ai padiglioni A e B per fare il cappotto esterno e per sostituire le finestre da cui entra vento ed acqua nelle stanze dei detenuti che giustamente protestano poiché la situazione è invivibile- sottolinea in una nota stampa il Sappe- per cui era previsto uno sfollamento, invece no, si continuano a mandare detenuti. Come è possibile che non tanto lontano da Taranto, Catanzaro, per esempio, con una capienza di 682 detenuti ne sono presenti 659 (dati Dap al 31 ottobre 2023) con un organico di 450 poliziotti (e potremmo fare decine e decine di esempi). A chi giova parlare di sovraffollamento record delle carceri, quando ci sono regioni semivuote, mentre la Puglia è la più affollata con oltre il 65% di detenuti in più?-prosegue il sindacato autonomo polizia penitenziaria- con agenti che sono costretti a vivere in questo inferno dantesco. Abbiamo denunciato più volte la grave situazione lavorativa.
Servitori dello Stato senza diritti per cui la costituzione, le leggi , i contratti, gli accordi sindacali sono carta straccia, costretti a turni massacranti con uno stress che ti brucia il cervello, obbligati a lavorare per 8-10-12 e più ore in ambienti igienico sanitari fatiscenti che violano di tutte le leggi in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza la possibilità di poter consumare i pasti e senza nemmeno un bagno per i bisogni fisiologici.
Abbiamo scritto alla Asl che avrebbe il potere di intervenire per ripristinare le condizioni minime di igiene e salute sia per i detenuti che per i lavoratori. Tutto inutile.
Più volte il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziario, ha denunciato pubblicamente all’amministrazione penitenziaria, ai dirigenti del Ministero della Giustizia, ai mass media e finanche alle varie Procure della Repubblica pugliesi, le responsabilità di chi da anni continua a tenere le carceri pugliesi in una situazione insostenibile, con il più alto indice di sovraffollamento di detenuti e il più basso numero di poliziotti. Tutto inutile.
Queste secondo noi, sono condizioni ideali per consentire ai detenuti più deboli di mettere in pratica i loro insani gesti a partire dai suicidi (tre), tentati suicidi nonché forme di protesta eclatanti facendo leva anche sui controlli che sono scarsi , proprio a causa della carenza di poliziotti.
E non è un caso che proprio nei penitenziari di Taranto e Foggia, che sono quelli più disastrati in termini percentuali detenuti/poliziotti (i più bassi a livello nazionale), che si sono verificati più casi di suicidio, nonché tanti episodi di violenza.
Il Sappe chiede al Santo Padre ed al Presidente della Repubblica che le parole dignità e umanità riacquistino il loro vero significato per offrire ai detentuti condizioni migliori nonché un cammino di rieducazione e ritorno nella società”.
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