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Il caso

Ordine degli Avvocati, elezioni rinviate

La decisione presa, a maggioranza, dal Consiglio in carica

Ordine degli Avvocati, nuovo colpo di scena

Ordine degli Avvocati, nuovo colpo di scena

Slittano le elezioni per il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Taranto. E si scrive un nuovo capitolo, quindi, dell’intricata vicenda iniziata con la passata consultazione elettorale, lo scorso gennaio. Ieri infatti il Consiglio in carica, su comunicazione della maggioranza, «ha deliberato a maggioranza dei presenti di rimandare le elezioni per Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, calendarizzate per lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 settembre prossimi, alle giornate di lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 di gennaio del 2024», come si può leggere un post su facebook del profilo ufficiale dell’Ordine tarantino.

«Tale deliberazione» si legge ancora «è stata presa in ossequio a un criterio di opportunità e di prudenza rispetto alla comunicazione pervenuta – il 29 agosto scorso - dalla Cancelleria delle Sezioni Unite Civili della Corte Suprema di Cassazione, della fissazione della udienza nei procedimenti  che vedono come parte l’Ordine degli Avvocati di Taranto ed altri da un lato, e gli avvocati Vincenzo Di Maggio, Paola Antonia Donvito, Orlando Rosario Pompeo, Comegna Sebastiano, De Franco Adriano, Macrì Giuseppe e Thiery Nestore dall’altro, per il giorno 12 dicembre 2023 in Camera di Consiglio, procedimento previsto dall’art.380-bis 1 del codice di procedura civile». «Ricordiamo che a mente di detto articolo le Sezioni Unite della Corte Suprema di Cassazione decideranno senza l’intervento del Pubblico Ministero e delle parti, che avranno facoltà di depositare i loro scritti nei termini assegnati, ed al termine della camera di consiglio depositeranno ordinanza sinteticamente motivata, salvo riservarsi il deposito nei successivi sessanta giorni. Vista la portata dei motivi di ricorso, infatti, la citata ordinanza deciderà con principi definitivi  in ordine al ben noto contendere scaturito dalla elezioni del  Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dello scorso mese di Gennaio» si legge ancora. La decisione di rinviare la consultazione elettorale è motivata proprio dal voler aspettare la decisione della Suprema Corte.

La querelle relativa all’Ordine degli Avvocati di Taranto, ad ogni buon conto, si trascina di fatto da prima dei giorni della scorsa tornata elettorale, quella del 25, 26, 27 e 28 gennaio 2023. Era il 23 gennaio, a due giorni dallo svolgimento delle elezioni, quando la Commissione elettorale escludeva dalla competizione elettorale, per presunta incandidabilità, gli avvocati Di Maggio, Donvito, Orlando e Comegna; il giorno dopo il Consiglio Nazionale Forense, adito in via d’urgenza, ordinava che la Commissione elettorale provvedesse all’immediata ammissione della candidatura dei ricorrenti e fissava l’udienza del 27 gennaio 2023 per il merito. Si va al voto, allora, con tre coalizioni in campo: la lista Di Maggio “Le Voci del Foro”, la lista Cigliola “nuovo impegno Forense” e la lista Casiello “Il rinnovamento continua - Coerenza e Trasparenza”. E se “Le Voci del Foro” ottiene 12 dei 21 seggi a disposizione, con gli avvocati Vincenzo Di Maggio e Paola Donvito come più suffragati era poi la Commissione elettorale, a maggioranza, a dichiarare ineleggibili sette candidati (Di Maggio, Donvito, Orlando e Comegna, De Franco, Macrì e Thiery), risultati tutti eletti (uno primo dei non eletti) nella lista Di Maggio. La maggioranza va quindi alle liste Cigliola-Casiello, nel frattempo alleatesi, con Gianleo Cigliola nuovo presidente.

Le battaglie a colpi di ricorsi

Da allora, ecco la sentenza del 17 maggio del Consiglio Nazionale Forense, che annullava le elezioni; la decisione del Consiglio dell’Ordine che - dopo aver in un primo momento dichiarato di voler attendere il giudizio della Cassazione sulla impugnazione della sentenza - fissava nuove elezioni per novembre; i ricorsi spediti al CNF e comunicati, per conoscenza, al Ministero della Giustizia ed alla Procura della Repubblica e il commissariamento deciso dal ministro Nordio, dopo l’ultima deliberazione del Consiglio che voleva anticipare le elezioni a metà settembre. Nuovo ricorso, e nuovo colpo di scena, con il Tar di Lecce che ferma il commissariamento: i giudici amministrativi accolgono la richiesta di sospensiva presentata, oltre che dall’avvocato Gianleo Cigliola, anche dagli avvocati Mirella Casiello, Carlo Raffo, Francesca Fischetti, Fabrizio Todaro, Francesco D’Errico, Giovanni Albano, Daniele Sacco, Emanuele Altamura, Luigia Brunetti. I ricorrenti contestavano il decreto del Ministero della Giustizia del 4 luglio, che disponeva lo scioglimento del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Taranto e la nomina dell’avv. Francesco Logrieco del Foro di Trani quale Commissario straordinario, e la delibera del Consiglio Nazionale Forense del 23 giugno, con cui è stato proposto al ministro della Giustizia il commissariamento. Su questo, giovedì 7 settembre il Tar di Lecce ha depositato ordinanza collegiale con la quale viene definitivamente sospesa l’efficacia del decreto di commassariamento del Consiglio dell’Ordine di Taranto,confermando la precedente ordinanza presidenziale del 14 luglio, e fissato fissato l’udienza pubblica del 6 febbraio 2024 per la trattazione del merito.

Prima del commissariamento, il Consiglio uscente, presieduto come detto dall’avvocato Cigliola, aveva indetto nuove elezioni da tenersi nelle giornate di lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 settembre prossimi. Elezioni ora rinviate.

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