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L'iniziativa

Occupare l'immaginario: a Martina Franca la dodicesima edizione dei Colloqui tra pensiero critico e creatività

L'appuntamento, ormai consolidato nel panorama culturale italiano, quest'anno si concentra su un tema quanto mai attuale: "ConFusioni. Creatività: occupare l'immaginario".

Occupare l'immaginario: a Martina Franca la dodicesima edizione dei Colloqui tra pensiero critico e creatività

Occupare l'immaginario: a Martina Franca la dodicesima edizione dei Colloqui tra pensiero critico e creatività

Martina Franca torna a essere crocevia di idee, riflessioni e dialoghi con la dodicesima edizione dei Colloqui di Martina Franca, in programma il 19 e 20 settembre 2025. L'appuntamento, ormai consolidato nel panorama culturale italiano, quest'anno si concentra su un tema quanto mai attuale: "ConFusioni. Creatività: occupare l'immaginario".

Le narrazioni collettive – religiose, politiche, economiche – hanno da sempre un ruolo centrale nella costruzione di identità e appartenenze comuni. Se da un lato favoriscono ordine, stabilità e cooperazione, dall'altro, quando diventano pervasive, rischiano di limitare la libertà immaginativa e il pensiero critico. Nell'epoca dei media digitali e degli algoritmi, questa tensione tra ordine e libertà, coesione e trasformazione si fa più sottile e complessa. I Colloqui offriranno uno spazio di confronto per riflettere su come mantenere vivo un pluralismo dell'immaginario, condizione necessaria per la creatività, la cultura e l'evoluzione sociale.

Il parterre di ospiti è, come sempre, ampio e multidisciplinare. Mario Abis, presidente di Makno e docente all'Università IULM, porterà la sua esperienza nel campo delle ricerche sociali e di mercato. Silvio Maselli, manager culturale e oggi amministratore unico di Fidelio, offrirà una prospettiva legata alle politiche culturali e industriali. La designer Sara Mondaini racconterà il suo percorso creativo tra brand internazionali e progetti radicati nel territorio pugliese. Diego Pisa, CEO di Teleperformance Italy, condividerà la sua visione su innovazione e responsabilità sociale d'impresa. La ricercatrice Emanuela Saracino, impegnata nelle neuroscienze e nelle nanotecnologie applicate alla medicina, interverrà con uno sguardo scientifico e divulgativo. Luciano Violante, già presidente della Camera dei deputati e oggi alla guida del centro di ricerca Futuri Probabili, offrirà infine una riflessione sul futuro delle istituzioni e delle società democratiche.

I Colloqui di Martina Franca si svolgeranno il 19 e 20 settembre presso la sede della Società Operaia. Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito colloquidimartinafranca.it. Sono previste agevolazioni per giovani e studenti.

Colloqui di Martina Franca è un evento realizzato e organizzato del Consorzio Costellazione Apulia.

Costellazione Apulia nasce nel dicembre del 2001 per volontà di alcuni imprenditori pugliesi; ad oggi raccoglie circa cinquanta imprese impegnate ad animare un dibattito culturale sui temi dello sviluppo economico e sociale rispettoso dell’umanità e dell’ambiente.

Il consorzio ha promosso ogni anno un forum tra imprenditori ed esperti, sui temi dello sviluppo sostenibile, del benessere e della decrescita felice, sul modello dei Colloqui di Dobbiaco.

Dal 2014 il forum annuale ha cambiato veste per diventare Colloqui di Martina Franca, evento aperto al pubblico italiano e straniero per tre giorni, di cui due interamente dedicati al confronto e alla discussione.

I Colloqui di Martina Franca si arricchiscono dell’insostituibile contributo e visioni di Vito Albino, Marco Morganti e Roberto Macchiarelli.

COLLOQUI DI MARTINA FRANCA 2025

Le narrazioni collettive — religiose, politiche ed economiche — svolgono una funzione fondamentale nel costruire identità condivise e senso di appartenenza.

Mitologie, ideali nazionali, promesse di progresso o salvezza contribuiscono a canalizzare energie e comportamenti in una direzione comune.

In questo senso, l’occupazione dell’immaginario può favorire ordine, stabilità e cooperazione, riducendo i conflitti e l’entropia sociale.

Ciò nonostante, quando il potere della narrazione sull’immaginario diventa troppo pervasivo, riesce a manipolare desideri, sogni e paure, al punto da limitare la capacità degli individui di immaginare alternative, rompere gli schemi o sviluppare un pensiero critico.

La colonizzazione dell’immaginario può, dunque, fungere da freno all’evoluzione culturale, scientifica e spirituale, non solo perché impone un “pensiero unico”, ma perché rende invisibili altre possibilità di essere e vivere.

In epoca contemporanea, con l’influenza dei media e degli algoritmi, questa dinamica si è fatta ancora più sottile, subdola e pervasiva.

Forse la chiave sta nel mantenere vivo un pluralismo dell’immaginario, ovvero tutelare la possibilità per più visioni del mondo di coesistere, dialogare e sfidarsi.

L’educazione al pensiero critico e l’accesso alla cultura diventano così fondamentali per proteggere lo spazio dell’immaginazione personale.

È una tensione antica ma ancora irrisolta: ordine o libertà, coesione o trasformazione?

E se provassimo a immaginare un ordine che nasce proprio dalle differenze, dal pluralismo e non dall’imposizione?

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