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Taranto

Assalto armato e tentato omicidio vicino alla stazione, un uomo strappato alla morte

Brillante operazione dei carabinieri che sono riusciti a fermare un 40enne tarantino. Ore contate per rintracciare anche i complici. La vittima è stata operata ed è ora in prognosi riservata

Carabinieri Taranto

Carabinieri Taranto

TARANTO - È stata un’attività investigativa rapida, complessa e sviluppata senza soluzione di continuità quella che ha permesso ai carabinieri di fare piena luce su un grave episodio di violenza consumato la sera del 20 dicembre nei pressi della stazione ferroviaria, nell’area di Porto. Un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto e condotta dalla Sezione Operativa del NORM della Compagnia di Taranto, che ha portato al fermo di un 40enne del posto, ritenuto uno dei presunti responsabili del tentato omicidio.

L’aggressione si è verificata nelle prime ore della sera, quando un uomo di 40 anni, che stava passeggiando a piedi insieme alla propria compagna convivente, è stato improvvisamente accerchiato e assalito da più persone. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’azione sarebbe stata caratterizzata fin da subito da una violenza estrema, con modalità tali da configurare atti diretti in modo inequivocabile a provocare la morte della vittima.

Uno degli aggressori, individuato come il principale indagato, si sarebbe avvicinato per primo colpendo il quarantenne con pugni e schiaffi al volto, facendolo cadere a terra. In quel frangente, un secondo soggetto avrebbe infierito sull’uomo con ripetuti calci, mentre la vittima tentava disperatamente di rialzarsi e di allontanarsi. Nel tentativo di sfuggire al pestaggio, l’uomo si sarebbe rifugiato dietro alcune auto in sosta, ma sarebbe stato nuovamente raggiunto e colpito con violenza in più parti del corpo.

La fase più drammatica dell’aggressione si è consumata subito dopo. L’indagato, impugnando un’arma da taglio, avrebbe continuato a colpire la vittima con l’aiuto di un terzo complice che la bloccava alle spalle, rendendola di fatto inerme. In quel contesto sarebbe stato sferrato un fendente alla schiena, nella regione toracica posteriore destra, provocando una profonda lesione polmonare, giudicata dai sanitari potenzialmente letale.

L’esito mortale è stato evitato solo grazie a circostanze indipendenti dalla volontà degli aggressori. Il ferito è stato infatti soccorso immediatamente dal personale del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale SS. Annunziata di Taranto, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravi, con numerose lesioni traumatiche e ferite da arma da taglio, tanto da rendere necessaria una prognosi riservata.

Le indagini sono scattate nell’immediatezza dei fatti e si sono sviluppate attraverso una meticolosa attività di ricostruzione, l’acquisizione di testimonianze, l’analisi degli elementi raccolti sul posto e una serie di approfondimenti investigativi che hanno consentito di delineare un quadro indiziario solido. Gli inquirenti sono riusciti così a individuare il presunto autore principale dell’aggressione, un quarantenne tarantino e a raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche a carico di altri soggetti, attualmente in corso di identificazione.

Sulla base degli elementi emersi, il Pubblico Ministero ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del 40enne, eseguito dai carabinieri nelle ore successive. L’uomo è stato condotto nella Casa Circondariale di Taranto.

L’operazione conferma l’azione costante dell’Arma dei Carabinieri, che in stretta collaborazione con la Procura continua a operare per contrastare i reati di maggiore allarme sociale, garantendo la tutela dell’incolumità dei cittadini e il controllo del territorio in aree particolarmente sensibili della città.

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