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07 Maggio 2023 - 06:31
San Cataldo
Antonio Fornaro, San Cataldo pellegrino Antonio Fornaro, ideatore e curatore della rubrica “Calannarie”, che questa settimana abbraccia l’arco temporale che va dal 7 al 13 maggio, farà gli approfondimenti su San Cataldo e sulle feste per San Francesco de Geronimo e sulla Madonna di Fatima
Il nostro San Cataldo
Il nostro San Cataldo non fu soltanto pellegrino quando si recò in Terra Santa, ma anche nei suoi venti anni di episcopato fu spesso chiamato in varie parti di Italia per predicare la fede cristiana. Quest’anno San Cataldo torna a vestire i panni del pellegrino degli Anni Duemila con la presenza della sua statua e delle sue reliquie in tre paesi della provincia ionica. Molto interessante ed innovativa è stata quest’anno la Giornata Cataldiana della Scuola. Altrettanto interessante la riapertura della cripta, della sala-ipogeo della colonna e la stanza del tesoro di San Cataldo. Speriamo che il prossimo anni i festeggiamenti civili siano più solenni. Intanto Fornaro ricorda che nel passato San Cataldo veniva festeggiato 4 volte all’anno: il 10 maggio in ricordo del ritrovamento del suo corpo e della prima traslazione dello stesso avvenuta il 10 maggio 1151. Una seconda processione si svolgeva il 17 maggio per l’Ottava. San Cataldo si festeggiava anche la I domenica di settembre senza processione, giorno del suo Patrocinio, e l’8 marzo, giorno della sua morte. Nel 1465 San Cataldo allontanò da Taranto la peste e il suo mezzobusto fu trasformato in statua intera. Il sindaco Troilo per l’occasione vietò l’ingresso dei forestieri a Taranto per evitare che si ammalassero di peste e nacque così la leggenda che San Cataldo si era nascosto in un pozzo di un palazzo e la sua statua fu scoperta da una giovane donna.
Per circa 25 anni nel secolo scorso non si effettuò la processione a terra del Santo, questa fu ripresa soltanto nel 1989. L’8 maggio 1965 non si svolse la processione di San Cataldo a mare perché il suo posto fu preso dalla Eucarestia della quale si svolgeva il congresso. Per l’occasione la Chiesa di San Cataldo diventò Basilica. La prima processione per il Santo risale al 1679 quando si portavano in processione le sue reliquie. Nel 1636 la notte di Natale crollò il tetto della Cattedrale e la statua del Santo e il tesoro dello stesso furono ospitati dal sindaco Montefuscoli che abitava a pochi metri dal Duomo nell’attuale Palazzo Troilo. Nel 1642 la processione all’esterno si svolgeva con la reliquia del cervello del Santo che fu trovato nella testa della statua nel 1737.
San Francesco de Geronimo e i grottagliesi
Per quanto riguarda San Francesco de Geronimo, Fornaro ricorda che nacque a Grottaglie il 17 dicembre 1642 e che fu primo di undici figli di cui tre sacerdoti. Studiò prima nel Seminario di Taranto e poi diventò gesuita e il suo apostolato si svolse a Napoli nella Chiesa del Gesù nuovo. Fu canonizzato il 26 maggio 1839, portò a Grottaglie il culto per San Ciro. Nella Città delle Ceramiche viene venerato nella Chiesa Madre e nel Santuario a lui intitolato nella Grottaglie vecchia dove viene esposto il suo corpo in una urna vitrea accanto a quella che fu la sua casa natale.
Talsano in festa per la Madonna di Fatima
Talsano festeggia la Madonna di Fatima da ben 42 anni e per volere di Mons. Motolese che istituì l’iniziativa del pellegrinaggio con la fiaccolata e la partecipazione degli ammalati in ricordo del fatto che anni fa la Vergine di Fatima salvò la vita al Papa San Giovanni Paolo II nel corso di un attentato. La Madonna apparve a Fatima nel Portogallo nel 1917 a tre pastorelli: Lucia, Francesco e Giacinta e lasciò loro un messaggio per tutta l’umanità. Lucia svelò le prime due parti mentre la terza rimase segreta per 83 anni ed è stata rivelata dalla Chiesa nel 2000.
I detti della settimana
Questi i detti della settimana: “La Malva da ogni male salva”, “A casa nuova scopa nuova”, “E’ legge di famiglia vendere a pariglia”, “L’amore rende uguale regnante e manovale”, “Ricchezza e fortuna cambiano come la luna”, “Il pagello (conosciuto a Taranto con il nome di ‘lutrine’) è pesce di cucina”, “A Taranto per dire poco per volta si usa l’espressione “ ‘a pizzeche e muddichele’”, “Di San Cataldo va via il freddo e arriva il caldo” “Se di maggio non arriva l’8 non ti togliere cappello e cappotto”.
Le effemeridi
Queste le effemeridi di Giuseppe Cravero che ci ricorda che il 9 maggio 1740 nacque a Taranto il musicista Giovanni Paisiello. Il 10 maggio 1891 la prima statua di San Cataldo intera viene portata a Napoli per restauri ma non ritornerà più perché fu fusa e rifatta dal Catello. Queste le effemeridi di Fornaro: il 9 maggio 1797 gli sposi Re Ferdinando e la Regina Maria Carolina furono ospiti dell’Arcivescovo di Taranto mons. Capecelatro. L’11 maggio 1918 Verona consacra la memoria del tarantino Angelo Berardi. Il 13 maggio 1569 il cardinale Girolamo de Corriglio diventa arcivescovo di Taranto. L’8 maggio 1921 in uno scontro con i Carabinieri, sul Ponte Porta Napoli, fu ucciso il liceale tarantino Domenico Mastronuzzi. Il 9 maggio 1944 l’archeologo Ciro Dragone fu eletto sindaco di Taranto. Il 10 maggio 1071 fu ritrovato il sarcofago con il corpo di San Cataldo.L’11 maggio 1860 Nicola Mignogna, tarantino, sbarca con i Mille a Marsala. Il 13 maggio 1540 il Papa Paolo III istituisce la Confraternita del Ss. Sacramento.
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