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Bari
30 Dicembre 2025 - 11:27
L'Istituto Tumori di Bari
BARI - L’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Irccs di riferimento per l’oncologia in Puglia, chiude il 2025 con numeri che confermano un deciso rafforzamento dell’attività clinica e organizzativa. L’incremento degli interventi chirurgici pari al 17% e dei ricoveri pari al 12% rispetto all’anno precedente consolida il ruolo dell’Istituto all’interno della Rete Oncologica Pugliese e contribuisce in modo concreto al contenimento della mobilità passiva oncologica, uno degli obiettivi strategici della sanità regionale.
La crescita, come sottolinea il Commissario straordinario Alessandro Delle Donne, riguarda l’intero sistema dell’Istituto. Aumentano le prestazioni ambulatoriali, degenziali e chirurgiche e si rafforza la capacità complessiva di presa in carico dei pazienti. A questi risultati si affiancano quelli legati alla ricerca, con un incremento dei finanziamenti, dei progetti attivi, dei brevetti depositati e dei riconoscimenti scientifici ottenuti. Negli ultimi 3 anni, un piano di investimenti sostenuto da fondi regionali, nazionali e dal PNRR per oltre 17 milioni di euro ha accompagnato il rilancio dell’Irccs, rendendo possibile una crescita significativa sia sul piano tecnologico sia su quello organizzativo.
I dati di attività relativi al 2025 evidenziano innanzitutto un aumento marcato della chirurgia oncologica, con un +17% rispetto al 2024. Nello stesso arco temporale, i ricoveri sono passati da 3.659 a 4.100, con una crescita complessiva del 12,1%. All’aumento dei volumi si associa anche una maggiore complessità dei casi trattati, come dimostra l’indice di complessità media, salito da 1,69 a 1,72, segnale di una presa in carico sempre più strutturata e qualificata dei pazienti oncologici.
In parallelo cresce anche l’attività di specialistica ambulatoriale, che comprende visite, esami di laboratorio, diagnostica per immagini e terapie. Il valore economico complessivo delle prestazioni erogate passa dai 22 milioni di euro del 2024 a oltre 25 milioni nel 2025, con un incremento del 13,6%, indice di un rafforzamento dell’offerta assistenziale e della capacità di risposta ai bisogni di salute del territorio.
Alla crescita dell’attività clinica si accompagna un importante investimento in tecnologie e spazi di cura. Negli ultimi anni l’Istituto ha potenziato la propria dotazione con strumentazioni di ultima generazione, tra cui il robot chirurgico Da Vinci, un nuovo acceleratore lineare per la radioterapia, una risonanza magnetica di nuova generazione e una TAC a 128 strati. Nello stesso percorso di innovazione, la Regione Puglia ha finanziato l’acquisto di una PET, destinata ad ampliare ulteriormente le capacità diagnostiche, e la realizzazione di una nuova piattaforma ambulatoriale, che ospita anche il corso di laurea in Scienze infermieristiche, di recente istituzione, e i nuovi laboratori di ricerca.
Sul piano organizzativo, l’Istituto ha rafforzato i servizi in un’ottica di umanizzazione delle cure, potenziando il settore di Medicina fisica e riabilitazione, che dispone, unico caso in Puglia, di una palestra dedicata alla riabilitazione dei pazienti oncologici ricoverati. Il rapporto strutturato con l’Università di Bari ha inoltre portato, nel mese di dicembre, all’inaugurazione del reparto di Urologia a direzione universitaria, rafforzando il percorso di integrazione tra didattica, assistenza e ricerca già avviato con la Ginecologia clinicizzata con Uniba. Un potenziamento significativo ha interessato anche altri reparti strategici, come Otorinolaringoiatria, Chirurgia generale e Chirurgia epatobiliopancreatica.
Un ruolo centrale nell’accesso ai servizi e nell’orientamento dei pazienti è svolto dal CORO – Centro di Orientamento Oncologico, pensato per garantire una presa in carico globale lungo l’intero percorso di cura, evitando frammentazioni e spostamenti ripetuti. Nel corso del 2025 il CORO ha registrato circa 1.800 prestazioni, confermandosi uno strumento chiave per migliorare l’appropriatezza e la continuità assistenziale. A questo si affianca il TeleCoro, che rafforza l’integrazione tra l’Istituto e il territorio.
L’incremento dell’attività dell’Irccs barese si inserisce in un contesto regionale più ampio, che evidenzia un progressivo rafforzamento dell’offerta oncologica pugliese e una riduzione dei cosiddetti viaggi della speranza. Oggi oltre l’85% dei pazienti oncologici pugliesi viene curato all’interno della regione, un dato che colloca la Puglia al decimo posto a livello nazionale per capacità di trattenere i pazienti sul territorio, davanti a regioni come Marche e Trentino-Alto Adige, secondo i dati Agenas della Quinta indagine nazionale sulle Reti oncologiche, riferiti al 2022 e pubblicati nel 2023.
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