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Natale 2025

Natale in cucina, ultime ore ai fornelli e boom di acquisti nei mercati contadini

Secondo Coldiretti Puglia cresce la spesa per pesce, olio e prodotti della tradizione: tra vigilia e pranzo si cucina fino a 4 ore

Natale in cucina, ultime ore ai fornelli e boom di acquisti nei mercati contadini

Cenone di Natale

BARI – Mancano poche ore alla cena della vigilia e al pranzo di Natale e in Puglia scatta la lunga maratona ai fornelli, con famiglie impegnate mediamente tra 3 e 4 ore nella preparazione delle ricette della tradizione. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, che ha monitorato l’andamento degli acquisti nei mercati contadini di Campagna Amica, registrando un sensibile aumento della domanda di prodotti tipici.

Nel dettaglio, si segnala una crescita del 20% per l’olio extravergine di oliva, sempre più presente sia nelle preparazioni casalinghe sia come dono gastronomico. In aumento anche le verdure di stagione con un +25%, le farine con un +35%, mentre il dato più rilevante riguarda il pesce, in crescita del 65%. Incremento del 25% anche per la carne, destinata soprattutto ai piatti del pranzo natalizio.

La tradizione culinaria distingue nettamente i due appuntamenti principali. La vigilia resta dominata dal pesce, consumato crudo oppure cucinato al forno o fritto. Il pranzo di Natale, invece, è dedicato ai tagli di carne utilizzati per brodi, brasati e ragù, senza rinunciare alle fritture tipiche come panzerotti e popizze, alle cime di rape stufate, alle verdure pastellate e ai dolci fatti in casa, che in molti casi prendono il posto dei prodotti industriali.

Le festività natalizie coincidono con il periodo di massimo consumo di pesce, che in Puglia raggiunge circa 30 kg pro capite all’anno, superando sia la media europea di 25 kg sia quella mondiale di 20 kg. Tra le specie più presenti sulle tavole figurano alici, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, vongole, pannocchie, triglie, pesce spada, gallinelle e sugarelli. Coldiretti Puglia evidenzia come il pesce a miglio zero sia ampiamente utilizzato, con varietà locali come alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie.

La disponibilità di specie diverse consente anche di contenere i costi dei menù della vigilia, senza rinunciare alla qualità. I cuochi pescatori di Campagna Amica hanno elaborato una proposta per 4 persone dal costo compreso tra 30 e 35 euro, che comprende spaghetti con battuto di alici, zuppa di pesce con triglie, gamberi bianchi, canocchie e pesce azzurro, oltre alla frittura di paranza. Accanto a questa proposta, la cucina marinara offre numerose alternative accessibili, dal polpo con patate ai gamberi agli agrumi, dalla calamarata alla spigola ripiena di broccolo romano in crosta, fino al capitone alla brace in salsa e al calamaro ripieno.

La scelta di pesce locale e a filiera corta, sottolinea Coldiretti Pesca, garantisce freschezza e qualità e contribuisce a sostenere il settore della pesca e dell’acquacoltura, che coinvolge circa 12.000 imbarcazioni. Allo stesso tempo, l’organizzazione invita i consumatori a prestare attenzione alle informazioni riportate sui banchi di vendita, considerando che una parte significativa del prodotto proviene dall’estero.

In particolare, viene raccomandato di verificare sempre l’etichetta, che deve indicare il metodo di produzione, il tipo di attrezzo utilizzato per la cattura e la zona di pesca o di allevamento, come Mar Adriatico, Mar Ionio o Sardegna. Per il pesce congelato è obbligatoria la data di congelamento, mentre per i prodotti decongelati deve essere chiaramente riportata la dicitura “decongelato”.

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