ANDRIA - La Flc Cgil è stata l’unica organizzazione sindacale a non firmare il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022/2024, una scelta definita meditata e coerente con la tutela del potere d’acquisto e della dignità professionale del personale della conoscenza.
Alla base della decisione, spiegano dal sindacato, l’inadeguatezza delle risorse economiche previste nell’ipotesi contrattuale presentata il 5 novembre alle organizzazioni sindacali. Gli incrementi salariali proposti consentirebbero infatti di recuperare solo il 6% a fronte di un’inflazione reale attestata intorno al 17%, determinando una perdita netta del potere d’acquisto. Per la Flc Cgil, dunque, non sussistevano le condizioni per una firma ritenuta responsabile e in linea con le richieste avanzate dalla categoria.
La Flc Cgil Bat ha espresso pieno sostegno alla posizione nazionale. La segretaria generale provinciale Angela Dell’Olio ha ribadito che non è possibile sottoscrivere un contratto che non tuteli i salari, non valorizzi il personale e non rappresenti un reale investimento sulla conoscenza. Nel suo intervento ha richiamato la situazione della scuola statale nella provincia di Barletta-Andria-Trani, inserita in un contesto socio-economico complesso, segnato da fragilità occupazionali e da un tessuto produttivo disomogeneo.
Secondo il sindacato, le difficoltà economiche delle famiglie si riflettono direttamente sull’offerta formativa, alimentando fenomeni di povertà educativa, minore accesso ai servizi integrativi e maggior rischio di dispersione scolastica. In questo scenario la scuola svolge un ruolo centrale di inclusione e coesione sociale, ma è chiamata a farlo con risorse limitate e carichi di lavoro crescenti, in un quadro segnato da una diffusa precarietà del lavoro scolastico.
La Flc Cgil Bat sottolinea inoltre come le retribuzioni del personale della scuola restino tra le più basse d’Europa e, all’interno della Pubblica Amministrazione, tra le meno remunerate. L’aumento del costo della vita ha aggravato una situazione già critica, a cui si aggiunge una scarsa valorizzazione delle competenze, in particolare per il personale ATA. Vengono segnalate anche criticità strutturali negli edifici scolastici della BAT, spesso datati, con interventi di manutenzione lenti e barriere architettoniche non ancora eliminate, con ricadute sulla sicurezza e sull’inclusione degli studenti con disabilità.
Per il sindacato, la scuola pubblica del territorio, come in molte aree del Mezzogiorno, continua a rappresentare un presidio sociale fondamentale, pur operando in condizioni di sottofinanziamento. Da qui la richiesta di maggiori risorse economiche, da destinare alla stabilizzazione degli organici docenti e ATA, all’adeguamento delle retribuzioni al reale costo della vita e alla media europea, e a investimenti strutturali su edilizia scolastica, sicurezza e accessibilità.
La Flc Cgil Bat ha infine ribadito l’intenzione di portare avanti queste rivendicazioni, rivendicando il ruolo della scuola non solo come luogo di istruzione, ma come elemento centrale per la democrazia e la giustizia sociale del territorio.
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