TARANTO - Anche quest’anno la Città vecchia rivive grazie alla tradizione, nello specifico quella della novena nei vicoli, ripresa da qualche anno grazie all’iniziativa del parroco della basilica cattedrale di San Cataldo, mons. Emanuele Ferro. Ogni sera, da martedì 16 dicembre, la funzione è animata dai bambini del catechismo e dell’oratorio, con i genitori al seguito e la partecipazione della banda musicale “Santa Cecilia”, che esegue le tradizionali pastorali tarantine.
Il momento di preghiera, con modalità diverse rispetto al passato e adattate ai tempi, si svolge in alcuni spazi e chiese dell’Isola, anche quelle solitamente meno interessate dalle visite guidate, con calorosa accoglienza dei residenti: in fondo anche questo è un modo per evangelizzare. Alle preghiere si alternano canti e momenti di drammatizzazione, con i piccoli negli abiti dei personaggi della Natività, quasi in un piccolo presepe, spesso con dialoghi in dialetto tarantino. L’effetto è suggestivo, anche per la partecipazione emotiva dei giovanissimi attori. Al termine, dopo la benedizione, c’è anche un momento di festa con la degustazione di pettole preparate da famiglie del posto visitato.
“Si tratta di uno degli appuntamenti di fede più belli e genuini di un intero anno – sottolinea mons. Emanuele Ferro –. Chi vi ha partecipato ne può attestare la bellezza semplice e l’annuncio del Natale che viene fatto dai nostri bambini, dalla banda, dai sorrisi, dalle preghiere e da un po’ di confusione, come solo noi la sappiamo creare”.
Lunedì 22 dicembre, alle ore 17.15, la novena avrà luogo nella chiesa di San Giuseppe; martedì 23 dicembre, alle ore 17.15, da quest’ultima chiesa si raggiungerà il santuario della Madonna della Salute, con conclusione in cattedrale; infine mercoledì 24 dicembre, alle ore 6, ci si ritroverà nel cappellone di San Cataldo con colazione per tutti i presenti.
La novena in questi giorni viene vissuta in tutte le chiese della diocesi, affollate anche nelle funzioni alle 6 del mattino, dove sostano in preghiera anche i patiti dello jogging mattutino e quanti sono dediti a quell’ora alla prima passeggiata dei cani, che tranquilli si accucciano tra i banchi senza disturbare. E per tutti, al termine, momento conviviale in sagrestia per un po’ di latte caldo e una fetta di crostata, per ritemprarsi dal freddo e dall’umidità di quell’inizio di giornata.
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