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Bari

Nuovo reparto di Urologia all’Istituto Tumori, spazi rinnovati e chirurgia robotica

Inaugurata la struttura al terzo piano del Giovanni Paolo II. Primo intervento con il sistema Da Vinci

Nuovo reparto di Urologia all’Istituto Tumori di Bari, spazi rinnovati e chirurgia robotica

Nuovo reparto di Urologia all’Istituto Tumori di Bari, spazi rinnovati e chirurgia robotica

BARI - È stato inaugurato oggi, venerdì 19 dicembre, il nuovo reparto di Urologia dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, Irccs di riferimento regionale. La struttura, oggetto di una completa ristrutturazione, è collocata al terzo piano dell’Istituto e amplia in modo significativo gli spazi dedicati all’attività urologica oncologica.

Il reparto ospita l’Unità operativa di Urologia clinicizzata a direzione universitaria, guidata dal professor Giuseppe Lucarelli, associato di Urologia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’unità è operativa dal 1 maggio, mentre l’apertura dei nuovi ambienti rappresenta un ulteriore passo avanti sotto il profilo strutturale e tecnologico.

L’inaugurazione segue di poche ore un risultato di rilievo clinico: nella giornata di ieri, 18 dicembre, è stato eseguito il primo intervento urologico con il sistema robotico Da Vinci, recentemente acquisito dall’Istituto nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021–2027, Azione 8.4, dedicata al rinnovo delle strumentazioni ospedaliere e allo sviluppo della telemedicina.

Per il Commissario Straordinario Alessandro Delle Donne, l’apertura del nuovo reparto e l’avvio della chirurgia robotica rappresentano un investimento strategico sulla qualità delle cure e sull’innovazione tecnologica. Dopo la clinicizzazione della Ginecologia nel 2022, questo passaggio si inserisce in un percorso di rafforzamento organizzativo e strutturale dell’Istituto, orientato alle discipline oncologiche ad alta complessità e a modelli assistenziali sempre più integrati.

Il robot chirurgico Da Vinci consente interventi mini-invasivi di elevatissima precisione, grazie alla visione tridimensionale ad alta definizione e a strumenti in grado di riprodurre movimenti estremamente accurati. I benefici riguardano la riduzione del trauma chirurgico, del dolore post-operatorio e dei tempi di recupero. La piattaforma sarà impiegata in ambito multidisciplinare, a supporto di più specialità chirurgiche dell’Istituto.

Il professor Lucarelli ha spiegato che il primo intervento effettuato con il nuovo sistema è stato una prostatectomia radicale robot-assistita, della durata di circa 2 ore e mezza, con un decorso post-operatorio regolare e la possibilità di una dimissione precoce. L’obiettivo dell’Unità operativa è offrire ai pazienti affetti da neoplasie urologiche trattamenti sempre più mirati e mini-invasivi, integrando tecnologia avanzata, competenze specialistiche e lavoro multidisciplinare in un contesto strutturale moderno e adeguato.

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